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Carlo Tansi, Pippo Callipo e Francesco Aiello

ELEZIONI / Tansi contro Callipo per il voto “sprecato” e Morra attacca Aiello

Il candidato di Io resto in Calabria Pippo Callipo, supportato dai dem e dai Democratici progressisti, aveva invitato ieri gli elettori orientati a votare Tansi o Aiello a non «sprecare il voto».  «Mi rivolgo ai calabresi, – aveva detto Callipo – perché i nostri figli e i nostri nipoti rischiano di non avere un futuro in Calabria. Dobbiamo fermare la vecchia politica. I professori Francesco Aiello e Carlo Tansi sono ottime persone ma rischiano di non raggiungere il quorum. Il voto per loro è un voto perso perché aiuta il centrodestra, va ad avvantaggiare quei burattinai che si vantano di tirare le fila della politica calabrese da molti anni, con i risultati disastrosi che noi tutti abbiamo sotto gli occhi. Il 26 gennaio abbiamo un’occasione storica e non possiamo gettarla via, non possiamo sprecare il voto delle tante persone oneste e libere che mandano avanti la Calabria con enormi sforzi quotidiani».

Piccata la reazione di entrambi i candidati. «Il Cavaliere Callipo, – ha detto Tansi – con l’avvicinarsi alla fase finale di una competizione elettorale, non avendo altri argomenti, ha invitato gli elettori ad esprimere un “voto utile”. Peccato che a chiedere il voto utile siano proprio i responsabili del “disastro Calabria”. Responsabili che non hanno nemmeno la compiacenza e la vergogna di tacere. L’articolo 48 della Costituzione Italiana precisa tra l’altro che il voto è: personale ed uguale, libero e segreto. Il cosiddetto “voto utile” non è concepibile in uno stato democratico. Il candidato Callipo dovrebbe mostrare rispetto per una norma fondamentale della convivenza democratica perché il voto è l’espressione di programmi ed idee di sviluppo condivisi, non certo di calcoli strumentali. I calabresi questa volta hanno la possibilità di esprimere un voto utile al cambiamento. Chi ha dimostrato – con fatti concreti – di aver spezzato le catene del malaffare e della corruzione, e di aver cambiato in positivo uno dei settori più disastrati della Calabria, merita il sostegno dei Calabresi liberi. Solo in questo modo ci sarà il riscatto tanto atteso».

Anche Aiello ha mostrato indignazione dopo le dichiarazioni di Callipo sul voto a lui diretto, ma oggi il docente torinese dell’Unical s’è trovato un’altra grana di non poco conto: l’attacco diretto di Nicola Morra, presidente grillino della Commissione Antimafia, sul cugino del professore in odore di mafia, morto 5 anni fa. Morra ha accusato Aiello di aver nascosto la parentela con un presunto boss dichiarando che il Movimento «non può accettare una candidatura di questo tipo».

«Nicola Morra – ha replicato Aiello– conferma di voler danneggiare la nostra campagna elettorale. Prova scorrettamente a delegittimarmi a piacere e dunque a tagliare le gambe ai nostri candidati consiglieri. A questo punto è evidente che il senatore non parla come presidente della commissione Antimafia, ma porta avanti una battaglia personale di cui dovrà spiegare il senso; intanto ai nostri elettori, a chi crede nel nostro progetto e a tutte le persone oneste che ci stanno aiutando». «Ho già detto – prosegue Aiello – che io non ho nascosto alcunché, non potendo rispondere per le colpe di un mio cugino morto 5 anni fa. “Go” Morra, credi che la Calabria risorga avvantaggiando, come stai facendo, il centrodestra e il centrosinistra? A chi giova? Per me bisogna ascoltare i cittadini calabresi e considerare le storie di impegno personale e il programma con cui ci presentiamo. Se ritieni, tu continua a vedere ombre ovunque, io preferisco guardare il sole».

«Io sono sul territorio – sottolinea Aiello – mentre tu, Morra, pontifichi da New York; io sono in trincea, tu sei scappato dal fronte calabrese e ignori le nostre denunce, i nostri sforzi e i nostri ragionamenti. Tu escluderesti perfino i barbieri, perché maneggiano strumenti da taglio».

«Luigi Di Maio – conclude Aiello – sarà a Lamezia Terme il prossimo sabato 18 gennaio, e questo è un segnale chiaro, che conferma il pieno sostegno, nei miei confronti, degli esponenti di governo e dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. Sono certo che il livore di Morra nei nostri riguardi non impedirà ai calabresi di comprendere la differenza tra noi e i vecchi partiti. Grazie al cielo, abbiamo entusiasmo alle stelle e argomenti che vanno ben oltre il diffuso narcisismo politico».

Come se non bastasse, in serata è arrivata la doccia gelida di Italia Viva sul mancato sostegno a Callipo. Ernesto Magorno e Stefania Covello avevano diffuso una nota indicando che «Italia Viva non è in campo alle prossime elezioni per l’elezione del Presidente e per il rinnovo del Consiglio regionale della Calabria e, quindi, non essendo presente il simbolo, ai tanti che in questi giorni ci chiedono un’indicazione, ribadiamo la nostra posizione di non sostenere nessun candidato in campo». Poi è arrivata l’ulteriore precisazione direttamente da Andrea Orlando: «Italia Viva in Calabria non sostiene nessun candidato». (rp)