;
Aaron Ciechanover e Roberto Occhiuto

Il Premio Nobel Ciechanover a Roma per il Dulbecco Institute di Lamezia

Mara Carfagna
La ministra per il Sud Mara Carfagna

Visita romana del premio Nobel Aaron Ciechanover di particolare importanza per la Calabria: lo scienziato israeliano, insignito nel 2004 del Nobel per la Chimica, è venuto a Roma quale alto consulente del progetto Renato Dulbecco Institute che sta nascendo a Lamezia terme. Il Premio Nobel, arrivato in Italia su invito del prof. Giuseppe Nisticò commissario della Fondazione Dulbecco per valutare i progetti di ricerca che saranno presentati nel programma per l’utilizzazione dei fondi del Recovery Plan. Il prof. Ciechanover, in occasione del suo viaggio a Roma ha voluto indirizzare una lettera alla ministra per il Sud Mara Carfagna con la quale spiega perché intende sostenere questa iniziativa di grande valenza scientifica e industriale che consentirà, in maniera incontrovertibile, lo sviluppo economico e sociale della regione Calabria.

Una delle prime persone che è andata a salutarlo e conoscerlo all’Hotel Hassler dove lui risiede in questi giorni romani, accompagnato dal prof. Giuseppe Nisticò, il quale è amico personale da oltre 20 anni del premio Nobel Chiecanover che, fra l’altro, è stato anche suo ospite in Calabria, è stato il candidato presidente alla Regione Roberto Occhiuto, attualmente capogruppo di Forza a Montecitorio.

Occhiuto, dopo aver ringraziato Ciechanover per la sua spinta propulsiva a favore del Renato Dulbecco Institute ha confermato al premio Nobel che in Calabria esistono campus universitari e istituti di ricerca di livello internazionale. Pertanto, sarà possibile creare un ponte e una collaborazione fra il Dulbecco Institute e le Università di Catanzaro e Cosenza che sono equidistanti da Lamezia per cui tutta l’area può rappresentare un’area ideale per lo sviluppo di un Parco biotecnologico avanzato capace di attrarre imprese biotecnologiche e industrie non solo nazionali ma anche internazionali.

Difatti, punti di eccellenza dell’Università della Calabria, guidata dal Rettore Nicola Leone, sono le biotecnologie, le nanotecnologie e ricerche farmaceutiche, l’informatica, la robotica, l’intelligenza artificiale, i Laboratori di Fisica e Ingegneria, mentre alla Facoltà di Medicina del campus di Germaneto eccellono istituti di prestigio internazionale come il Dipartimento di Oncologia diretto dai proff. Pierfrancesco Tassone e Pier Sandro Tagliaferri, il Dipartimento di Farmaco-tossicologia diretto dallo stesso Giovambattista De Sarro e dal prof. Vincenzo Mollace, nonché Dipartimenti di Chimica Farmaceutica e di Cardiologia e Malattie respiratorie oltre alla Biologia molecolare che stanno già interagendo con l’Istituto Dulbecco in progetti europei di avanguardia.

Il candidato presidente Occhiuto si è detto felice di poter ospitare in Calabria nel prossimo mese di ottobre il premio Nobel Aaron Ciechanover perché si renda conto di persona come il patrimonio dei ricercatori calabresi sia veramente eccellente.
È piaciuta molto al premo Nobel la dichiarazione di Occhiuto secondo cui la Calabria intende rompere con il passato e offrire nuove opportunità di crescita grazie alla valorizzazione del patrimonio umano attraverso la realizzazione di infrastrutture di eccellenza che, fra l’altro, sono indispensabili per trattenere i giovani nella nostra regione, evitare la fuga di cervelli e favorire il loro rientro per creare una massa critica di ingegni che saranno competitivi sulla scena mondiale della ricerca.

Occhiuto si è espresso favorevolmente alla creazione in Calabria di una Silicon Valley che prevede una rete mirabile di centri di eccellenza non solo nel campo della sanità, ma anche in quello delle tecnologie avanzate in tutti i settori, nonché nella valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, archeologico della nostra regione che ne è una vera e propria miniera. È questo un punto di partenza: la nostra ambizione – ha detto Occhiuto – è quella di intervenire in tutte le aree della Calabria valorizzando le vocazioni naturali del territorio.

Giuseppe Nisticò e Aaron Ciechanover
Giuseppe Nisticò e Aaron Ciechanover

Ciechanover, d’altro canto, si è dichiarato sicuro del successo di tale progetto perché conosce le capacità scientifiche e manageriali del prof. Nisticò il quale da commissario della Fondazione Rita Levi Montalcini in meno di un anno è riuscito a realizzare l’Istituto intitolato alla scienziata presso l’Ospedale Regina Elena dell’Università Sapienza.

Infine, il premio Nobel ha espresso parere favorevole sui due progetti che il RDI sta presentando al ministero del Sud per utilizzare le risorse del Recovery Plan e della innovatività delle regioni meridionali. Il primo progetto riguarda la produzione di nanoanticorpi per debellare la variante Delta del coronavirus e il secondo riguarda la valutazione dell’efficacia e della tollerabilità di nanoanticorpi contro forme di cancro resistenti alle terapie attuali.

Il prof. Ciechanover si è detto sicuro che la Calabria può imitare il modello di Israele e cioè creare intorno al Dulbecco Institute una serie di imprese biotecnologiche e di industrie che realizzeranno un bioparco HiTech intorno alle Università come è successo in Israele e cioè con l’Hebrew University, il Technion e il Weizmann Institute che hanno permesso di far raggiungere al Paese traguardi scientifici ed economici inimmaginabili. Queste infrastrutture hanno consentito altresì di prevenire il fenomeno del brain drain, cioè la fuga di cervelli di giovani israeliani in altre parti del mondo. (rrm)