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Elezioni regionali Calabria 2021

L’OPINIONE / Antonio Errigo: l’astensionismo è la peggiore sconfitta per i calabresi

di ANTONIO ERRIGO –L’Italia è in fermento per le prossime elezioni. E la Calabria, chiamata a scegliere la nuova classe dirigente regionale, è alla vigilia di un nuovo appuntamento con se stessa (l’ennesimo!) e con la prospettiva di una rigenerazione, di un cambio di passo.
Sappiamo tutti che non vi è elezione politica durante la quale questo o quel candidato non prometta un serio impegno per contrastare l’assenza di reddito e lavoro. Impegni il più delle volte seri, tante altre, invece, figli di una propaganda elettorale che mira a solleticare e lusingare le masse.
Da questo punto di vista si prefigura un periodo importante per i calabresi che auspico numerosi in cabina elettorale. Questo auspicio è dettato dal fatto che nessuno di noi ricorda mai che il voto è un diritto-dovere, che il voto è la nostra arma per tenere saldamente tra le mani quella sovranità che la nostra Costituzione ci ha voluto consegnare, che non entrare in modo coscienzioso dentro quella cabina elettorale significa rinunziare a questa piccola ma potentissima frazione di sovranità che spetta a tutti i cittadini.

Partecipare alle elezioni, farlo in modo attivo, informarsi con la giusta dose di cinismo e diffidenza, significa dimostrare interesse al destino della propria terra. E noi calabresi, troppo spesso, alla nostra terra ci teniamo fintanto che non ci sia qualcosa di realmente concreto che dobbiamo fare (per esempio, votare!)…

C’è chi ai doveri civici, all’impegno attivo in favore del bene delle nostre terre, predilige parole violente, insulti e invettive di ogni tipo sui social network (i famosi “leoni da tastiera”) pronunciate verso partiti, liste e singoli candidati e, con grande probabilità, neanche si avvicina ai seggi.

Per carità, anche astenersi ha un valore e molte volte l’astensione dal voto è un vero e proprio desiderio di palesare la propria volontà politica. Mi chiedo però quanto sia utile.

Spero con convinzione che questa tornata – per molti versi più importante di altre – non sia sporcata da un’astensione molto elevata perché agli evidenti segni di insofferenza del popolo calabrese si aggiungerebbe solo un ulteriore sconfitta: quella di pensare o far pensare che la Calabria è in mano a pochi quando invece la Calabria è di tutti. Tutti coloro i quali si impegneranno per offrire la propria opinione come e quando serve.
Il 3 ed il 4 ottobre serve la vostra opinione. Buon voto a tutti. (ae)