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Emilio Errigo

L’OPINIONE / Emilio Errigo: Il fascino degli ultimi in classifica

di EMILIO ERRIGO – Madre Teresa, ne “Il Cammino semplice, pubblicato da Arnoldo Mondadori Editore nel 1995, faceva riportare nella seconda di copertina, una scritta estrapolata dal muro a Shishu Bhavan, la Casa dei Bambini di Calcutta: «L’uomo è irragionevole, illogico, egocentrico non importa, amalo; Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici; non importa fai il bene;  Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici; non importa, realizzali.
Il bene che fai verrà domani dimenticato. Non importa, fa il bene. L’onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile. Non importa, sii franco e onesto. Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo. Non importa, costruisci. Se la gente, se ne risentirà. Non importa, aiutala. Da al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci. Non importa, dà il meglio di te.

Il Cardinale Angelo Comastri, che ho conosciuto e incontrato più volte all’interno della Santa Sede, già arciprete della Basilica papale di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, credo il più grande studioso e conoscitore della vita e opere di Madre Teresa, il uno dei suoi libri dedicati alla vita di Santa Madre Teresa, pubblicato da Edizioni San Paolo nel 2016, dal titolo, Ho conosciuto una Santa, riportava sul retro di copertina una convinzione della nostra Santa Teresa di Calcutta: «La vita è una sola e io debbo spenderla tutta per seminare amore fino all’ultimo respiro».

Avrei voluto custodire nel mio cuore ballerino e nella mia mente, questi insegnamenti di vita universali, ma l’incalzare degli eventi che vedono ancora una volta la Calabria e tutto il popolo di Calabria, chiamato in causa, anzi direi destinatari di giudizi scientifici e statistici, non buoni e belli a leggersi e ascoltare, ho ritenuto in fede di parteciparli in condivisione con i nostri lettori di Calabria.Live.

Parlatene male, ma vi prego, continuate a parlarne della Calabria e della Gente di Calabria, che c’è nata e vi abita.
Grazie a quanti sono impegnati anima e corpo, nel tentativo di affievolire la speranza di quanti ancora credono in un migliore futuro per la Calabria.

Far sapere al mondo che in tre Province della Regione Calabria, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria, quest’ultima, ultima tra le ultime, Città d’Italia, esistano gli ultimi, gli emarginati e dimenticati sociali, i disoccupati, inoccupati, malati, malavitosi, delinquenti, criminali, analfabeti, inculturati, inoperosi e altro di che tacere, non credo che si completi l’opera letteraria e cinematografica, occorre non fermarsi con lo scrivere, filmare, rappresentare il vero, credo che sia cosa buona, giusta e atto di dovere morale, di ricercarne approfonditamente le cause, le origini, scavando ed esplorando con tutti e metodi e mezzi, resi disponibili dalle nuove tecnologie fino al raggiungimento di una o tante verità negate e nascoste e non saprei dirvi il perché.

Nello studio universitario delle scienze mediche, umane e criminali, i professori nel corso degli insegnamenti delle singole materie del corso di laurea e successivo biennio di specializzazione, ci hanno sempre esortato e consigliato, di andare sempre a fondo nello studio delle cause di un fatto rilevante per la salute e la vita di un essere vivente, mai fermarsi nell’ esaminare superficialmente ed esternamente, le origini causali di un evento, al fine di ricercarne i nessi di causalità.

A me pare che lo studio multidisciplinare portato a conoscenza dei più e dei meno, considerati “gli ultimi tra i primi”, meriti molto di più di un approfondimento, ricerca, studio economico, statistico e quant’altro già fatto per giungere alla conclusione del report penalizzante per l’immagine e la già provata vita delle tre o cinque Città Province della Calabria.

Vi saremo molto grati e tanto riconoscenti, se con analogo impegno, quali attenti studiosi e qualificati ricercatori, fate comprendere a noi tutti, assetati di sapere e conoscere, quali siano le vere cause, il perché, il come mai, per colpa o per dolo di chi, nelle tre province della Calabria, Crotone, Vibo Valentia e soprattutto in particolare, nei 97 Comuni della Città Metropolitana Reggio Calabria, ai Cittadini d’Italia, chiamati anche Italiani, non gli vengono garantiti pariteticamente, i diritti costituzionali, tra i quali, il lavoro, la libertà d’impresa, la salute, il ben e buon vivere, cosi come accade nella maggior parte della Città d’Italia.
Spiegateci il perché se volete, altrimenti tacete per sempre cortesemente! (ee)

[Emilio Errigo è nato a Reggio di Calabria, docente universitario e generale in ausiliaria della G.di F.]