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L’OPINIONE / Nicola Fiorita: Notte Piccante segno che strada per rilanciare centro storico è giusta

di NICOLA FIORITA – C’è chi parla di 60.000 presenze durante le tre serate, chi di 80.000, altri ancora di oltre 100.000. Difficile dirlo e difficile calcolare, anche perché ad essere invasi dalla “marea rossa” sono stati anche i vicoli, le scalinate, le piazze e piazzette meno conosciute e frequentate, la Villa Margherita. E poi sicuramente ci saranno state persone presenti per tutte e tre le serate per cui sbilanciarsi con le cifre non è opportuno.

A me interessa solo registrare un successo senza precedenti che ci indica che la strada per rilanciare il nostro meraviglioso centro storico è quella giusta. Polemiche e critiche, alcune costruttive, alcune solo devastanti, ci stanno. Servono per crescere e migliorare.

Non ci si dica, però, che Catanzaro offre solo questo e trascuri la cultura con la C maiuscola: già durante le Notti Piccanti c’era la possibilità per tutti di visitare un’importante mostra come Capolavori svelati al San Giovanni e altre esposizioni, entrare nei musei, assistere a performance di danza e presentazione di libri, scoprire angoli nascosti della città.

E anche durante tutto l’anno – a dispetto di chi dice che nella nostra città non c’è mai niente da fare –  ci sono decine e decine di eventi, ogni settimana, pubblici e privati, nei due Teatri principali – il Politeama e Il Comunale –, nelle due sale cinematografiche, negli spazi museali, nelle biblioteche. Forse bisognerebbe potenziare la comunicazione di questi eventi per favorire una partecipazione più consistente.

Nessuno si sogna di dire che la Notte Piccante, ormai divenuto brand identitario della Città, risolve i problemi del centro storico. È solo un segmento di una strategia più complessiva, un evento che mira ad esaltare una delle funzioni del nostro centro storico, quella legata alle tradizioni, all’enogastronomia, all’intrattenimento popolare.

Ci vuole altro, lo sappiamo e ci stiamo lavorando: più posti auto (30 al piano terra del Politeama li abbiamo ricavati, ma ovviamente è solo un primo passo), più mobilità (e la metropolitana Lido-Centro sarà decisiva, così come il rilancio della funicolare), più presenza dell’Università con i suoi giovani, più valorizzazione dei beni paesaggistici, storici e architettonici, una politica abitativa per ripopolare gli antichi quartieri, più insediamenti artigianali.

Un discorso a parte merita il rilancio del commercio che vive un momento difficile; è un comparto che soffre e che ha bisogno di sostegno, ma anche di un profondo rinnovamento, di un salto di qualità che possa rendere attrattive le nostre “botteghe”.

Le Notti Piccanti hanno dimostrato due cose: che il nostro centro storico è accessibile, nonostante le carenze strutturali irrisolte in decenni e decenni (se si fanno certi numeri, vuol dire che la gente, sia pure con difficoltà, è riuscita a raggiungere corso Mazzini) e che la pedonalizzazione del corso è una forte richiesta che viene dal basso.

Devo ovviamente ringraziare l’organizzatore privato, Roberto Talarico, per avere messo in piedi un evento così complicato e distribuito in più location, tutti i partecipanti e gli espositori, gli artisti e gli operatori del food, e poi le forze dell’ordine, la nostra Polizia Locale, gli operatori ecologici, i dipendenti dell’Amc. Sono grato infine ai residenti del centro storico per lo spirito collaborativo con cui hanno affrontato tre giorni di inevitabili disagi. (nf)