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REGGIO CALABRIA – Gente in Aspromonte presenta le attività del 2024

Gente in Aspromonte presenta le attività del 2024. Sabato 13 gennaio 2024, presso il “Museo del Bergamotto” di Reggio Calabria c’è stata la presentazione del Programma 2024 dell’Associazione Escursionistica “Gente in Aspromonte” con titolo “Le Fortificazioni in Aspromonte”.

Dopo i saluti del “Padrone di casa”, prof. Vittorio Caminiti che ha accolto con cordialità e cortesia tuti i partecipanti, è iniziata la carrellata di interventi, magistralmente coordinati dalla dott.sa Gabriella Deleo, vicepresidente di Gente in Aspromonte, dando la parola inizialmente al presidente dell’associazione Totò Pellegrino che, dopo aver fatto un piccolo riassunto delle attività svolte nel 2023, ha illustrato il nuovo Programma 2024 che ha per tema “Le Fortificazioni in Aspromonte”.

«Carissimi amici di “Gente in Aspromonte” e amanti della montagna – dice Pellegrino – nell’anno appena trascorso si è parlato molto della segnaletica sui sentieri. Ogni anno che passa aumenta questa conoscenza specifica e lungimirante, ma soltanto se si ha la consapevolezza di cosa vuol dire frequentare l’ambiente montano, rispettando chi ci vive e ci lavora. É fondamentale saper tutelare con cognizione i luoghi, maturando la capacità di leggere i cambiamenti in atto e avendo come supporto l’esperienza e la coscienza dei propri limiti. Questa è la missione di “Gente in Aspromonte”: formazione, conoscenza, frequentazione e impegno per la conservazione dell’ambiente montano. Nel programma per l’anno 2024 abbiamo cercato di mettere insieme tutto questo, frutto dell’impegno di molti Soci volontari, spesso silenziosi e fuori dai riflettori.Approfitto per ringraziarli tutti. L’Associazione continua a crescere ed è un dato positivo, ma non dobbiamo preoccuparci dei numeri dei tesserati o delle attività. Cerchiamo di sentirci più soci che tesserati, più protagonisti che utenti e impegniamoci a dare il nostro contributo per la vita dell’Associazione».

Continua Pellegrino: «Il territorio aspromontano, circondato da un anfiteatro di colline meravigliose è ricco di storia, cultura e antiche tradizioni, ed offre innumerevoli e diversificate possibilità per chi vuole, camminando, scoprire i suoi tesori in tutte le stagioni. Si tratta di sentieri in ambiente naturale, facilmente accessibili e privi di grandi difficoltà. Non occorre essere escursionisti esperti e allenati, è sufficiente un abbigliamento adeguato e la volontà di immergersi nella natura con spirito attento e curioso. Nel programma di questo anno “Le Fortificazioni in Aspromonte” per camminare proprio sui sentieri della storia percorreremo un’innovativa serie di itinerari che privilegiano ambienti di alto valore paesaggistico, naturalistico e storico, caratterizzati naturalmente dalla presenza di importanti opere fortificate. Infatti anche se i segni dei tempi, in alcuni casi sono stati disastrosi e negli ultimi decenni il cambiamento del clima e il comportamento non corretto da parte dell’uomo hanno messo fortemente in crisi le nostre montagne ancora oggi, in tantissimi luoghi dell’Aspromonte è ben visibile una parte di quella che all’epoca era stata una grande fortezza. Le Fortezze in Aspromonte erano state infatti pensate per difendersi dalle scorrerie avversarie ed impedire l’eventuale avanzata delle truppe lungo le valli. Erano pertanto collocate su cime elevate, quasi inaccessibili, ed armate con cannoni in grado di assicurare un esteso campo di tiro. Questa guida, ci condurrà in maniera dettagliata lungo questi percorsi, tutti da godere e da scoprire. L’obbiettivo del nostro programma è condividere con l’escursionista, sia abitante che turista, il nostro passato e celebrare l’eredità storico-bellica delle risorse paesaggistiche, che contribuiscono a rendere unico il territorio dell’Aspromonte. Non pretende di essere completa ed esauriente e non può certamente sostituire l’esperienza, la competenza e la disponibilità di un accompagnatore di alpinismo o di altri esperti, con i quali specialmente i giovani possono scoprire un mondo affascinante e vivere esperienze di gruppo ed emozioni che resteranno indelebili nella loro crescita umana».

«Tuttavia – conclude il presidente – occorre un’opera di educazione della società che inizi proprio dai più giovani, che insegni loro a conoscere la montagna e a frequentarla rispettosamente e civilmente per garantire la tutela della flora, della fauna, delle acque e valorizzare ulteriormente tradizioni e conoscenze locali. Questo piccolo contributo divulgativo vuole essere anche uno strumento agile e pratico per aiutare i ragazzi che si avvicinano alla montagna, forse per la prima volta, a frequentarla preparati ed in sicurezza e a rispettarne il territorio, la cultura e le tradizioni. Conoscere la montagna offre la possibilità di scoprire le relazioni che legano gli elementi naturali e il ruolo che l’uomo deve avere per mantenere il delicato equilibrio ambientale. Tutto ciò contribuisce a fare crescere nel giovane il senso di consapevolezza della propria personale corresponsabilità, nell’uso equilibrato delle risorse naturali ed a promuovere comportamenti corretti e civili, orientati verso lo sviluppo sostenibile».

Dopo questa esaustiva trattazione la dott.sa Deleo ha dato la parola al dott. Riccardo Consoli, ricercatore in Conservazione dei Beni Architettonici e Ambientali, che ci ha raccontato, per sommi capi, un po’ di tutte le sue esperienze, ricerche e studi sui siti archeologici del Parco Nazionale d’Aspromonte sottolineando in particolare gli studi sulla muratura calabrese dall’antichità fino all’epoca medioevale, studi e ricerche che continuerà a fare essendo coordinatore del Progetto Isap.

Dopo del suo intervento la parola è stata data alla Guida ufficiale del Parco d’Aspromonte sig. Lino Licari che a sua volta ci ha parlato delle sue ricerche che hanno portato alla scoperta di circa 31 fortini di cui un primo tratto tra Locri ed il Tirreno situati principalmente lungo gli antichi sentieri che da Locri conducevano a Medma (l’attuale Rosarno) ed in un secondo tratto che attraversava invece tutto l’Aspromonte, da Nord a Sud partendo dal Monte Limina e arrivando fino ad Amendolea di Condofuri definendola «una lunghissima via militare in quota che ha chiamato – con un antico termine grecanico – “Anadromos” delle fortezze, la quale in alcuni punti aveva anche rilevanza commerciale e per certi tratti procedeva in parallelo con i confini dei Calcidiesi reggini. Molti dei risultati delle sue ricerche le ha volute condividere e rendere fruibili a tutti riportandole in alcuni libri da lui stesso redatti tra i quali citiamo “Guida ai siti Archeologici del Parco Nazionale dell’Aspromonte».

Ha concluso l’evento l’ingegnere Sabrina Scalera facente funzione di Direttore dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte a causa dell’indisponibilità, a causa malattia, del dott. Giuseppe Putortì, la quale ci ha voluto illustrare il progetto, oltretutto già iniziato, necessario per il recupero dei vari siti archeologici presenti all’interno del Parco oltre che al recupero dei sentieri necessari per raggiungere e favorire la fruibilità dei siti stessi.

A fine presentazione l’Associazione Gente in Aspromonte ha voluto offrire a tutti i partecipanti ed ospiti di altre associazioni una degustazione di prodotti tipici della zona Ionica tra i quali il Caciocavallo di Ciminà, i vari salumi di produzione locale di Africo, il pane casereccio di Platì, il miele dell’Azienda Agricola Panzera e tanti altri prodotti accompagnati da un ottimo vino, sempre di produzione locale.

Appuntamento alla prima escursione dell’anno che sarà effettuata domenica 21 gennaio e che ci porterà a scoprire il Castello feudale di Ardore fatto costruire a fine 1600 dai duchi Gambacorta. (rrc)