Calabria Straordinaria, Agostinelli (Autorità di Sistema Portuale) illustra opere strategiche

Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, partecipando all’evento Calabria Straordinaria: Il Futuro del Turismo promosso dalla Regione Calabria, ha fatto il punto sulle infrastrutture portuali di sua competenza.

La manifestazione, svoltasi in Cittadella regionale, è stata l’occasione di confronto tra tutti gli attori del settore turistico, che hanno interagito tra loro in sei tavoli tematici, organizzati su diversi argomenti cruciali per lo sviluppo del territorio, come le infrastrutture e la mobilità, l’accoglienza, l’enogastronomia, il patrimonio culturale, i borghi, gli eventi, le bellezze del mare, della montagna e delle aree interne.

Al tavolo dedicato alle Infrastrutture e Mobilità, a cui hanno preso parte anche i vertici di Anas, Rfi, Trenitalia, Sacal, Assotrasporti, Assologistica, Asstra, Anav e Assarmatori, Agostinelli ha illustrato le opere strategiche di infrastrutturazione portuale dal punto di vista turistico e commerciale, soprattutto nei porti di Vibo Valentia Marina e di Corigliano Calabro, anche alla luce degli investimenti, recentemente presentati, di Baker Hughes. 

In particolare, Agostinelli ha parlato dei lavori relativi alla accessibilità al porto di Corigliano Calabro e quindi all’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura portuale e del territorio di riferimento. 

Nel contempo, per il porto di Crotone sono stati illustrati i lavori relativi al collegamento alle darsene turistiche del Porto Vecchio, per dare altresì valore agli investimenti sulla nautica da diporto che l’Ente ha avviato, e anche ad un eventuale e futuro investimento per il collegamento tra il porto e l’aeroporto. (rcz)

Il Tar: Banchina cortese del Porto di Vibo è funzionale alla pesca

Il Tar di Catanzaro ha decretato che la banchina Cortese del porto di Vibo Valentia Marina è funzionale alle unità pescherecce, così come disposto dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.

È questa la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro che ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del 15 novembre scorso con la quale l’Ente ha ordinato la destinazione funzionale delle banchine del porto Vibonese e delle relative aree portuali.

Nell’assumere la propria decisione e rigettando il ricorso presentato anche contro la Capitaneria di Porto e la Guardia costiera, la seconda sezione del Tar di Catanzaro ha evidenziato l’ampia discrezionalità in capo all’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio di regolamentazione degli usi del Porto di Vibo Valentia Marina, individuando, in particolare, i punti di ormeggio destinati alle unità di pesca lungo la banchina Cortese.

Si tratta di una decisione assunta grazie, anche, alla relazione della Capitaneria di Porto, dalla quale si evince come, da anni, lungo la banchina Cortese ormeggino in sicurezza diversi motopescherecci in virtù di una minore esposizione agli effetti della risacca, più evidenti invece nelle banchine Papandrea, Bengasi e Pola, in quanto orientate verso l’entrata dell’infrastruttura portuale.

Caratteristiche, quest’ultime, che hanno condotto l’Ente ad assumere la propria ordinanza secondo la quale la banchina Cortese è ritenuta più indicata e sicura per le barche di legno, che hanno una lunghezza che varia da 5 a 25 metri. (rvv)


L’Autorità di Sistema Portuale approva Bilancio di Previsione e Piano Operativo Triennale

I membri del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio hanno approvato, all’unanimità, il Bilancio di Previsione 2024-2026 e il Piano Operativo Triennale 2024-2026.

Tra le pieghe dei documenti di programmazione diverse sono le misure pianificate per la realizzazione di opere infrastrutturali e per la manutenzione straordinaria degli scali portuali che definiscono la strategia adottata dall’Ente, presieduto da Andrea Agostinelli, a sostegno della crescita dei porti di competenza (Gioia Tauro – Crotone – Taureana di Palmi – Corigliano Calabro e Vibo Valentia Marina). 

Gli investimenti e le infrastrutture previsti nel POT 2024-2026, organizzati nelle diverse annualità in modo coerente con la strategia attuata dall’Ente, prevedono un totale di 31 interventi per un complessivo investimento di 487,8 milioni di euro, dei quali 13 sono stati predisposti per l’anno in corso con una copertura finanziaria di oltre 68,4 milioni di euro. 

In particolare, nel porto di Gioia Tauro assume strategica rilevanza l’intervento di consolidamento e approfondimento dei fondali della banchina di levante nei tratti A – B – C. Del valore di 50 milioni di euro, i lavori puntano ad ottenere la profondità uniforme dell’intero canale portuale a 18 metri. Tra gli altri interventi, i lavori di manutenzione straordinaria lungo la banchina alti fondali e il consolidamento tra il raccordo della banchina E e il piazzale retrostante per un valore di 3 milioni di euro, oltre alla riqualificazione ambientale delle aree interne al porto e dell’arenile limitrofe presso l’area ex deposito Sensi. 

Nel porto di Crotone sono stati pianificati la riqualificazione del Molo Foraneo per un valore di 2 milioni di euro, l’intervento di dragaggio dell’imboccatura (1 milione di euro) e il completamento dell’impianto antincendio della banchina di Riva.

Nel porto di Corigliano Calabro, dopo aver realizzato l’impianto di illuminazione del porto, sono stati pianificati i lavori di riqualificazione del secondo lotto della banchina ad uso dei pescherecci. 

Nello scalo portuale di Vibo Valentia Marina si procederà ai lavori di demolizione dell’immobile Ex Civa e alla riqualificazione dell’area attraverso la realizzazione di piazzali attrezzati. 

Mentre proseguono i lavori di completamento della banchina di riva del porto di Taureana di Palmi, per un valore di 4,5 milioni di euro, si procederà alla riqualificazione delle infrastrutture presenti. 

Posti alla base dell’itera programmazione infrastrutturale il Bilancio di previsione 2024 e il pluriennale 2024/26 sono stati votati all’unanimità degli aventi diritto al voto, dopo essere stati adottati nel rispetto della normativa vigente in materia e con il parere favorevole del Collegio dei revisori dei conti. 

All’interno del Bilancio di previsione 2024 è stata stimata un’entrata di circa 72,5 milioni di euro con una previsione di spesa di oltre 86,5 milioni di euro, da cui ne deriva un disavanzo di gestione di circa 14,5 milioni euro che trova totale copertura nell’avanzo presunto di bilancio, al 31/12/2023, di oltre 98,4 milioni di euro. 

Tra le istanze di concessione discusse e votate, per il porto di Gioia Tauro, dopo avere ricevuto i pareri favorevoli e in considerazione dell’espansione dei traffici del terminal automotive Automar, è stato dato parere positivo del Comitato di Gestione alla richiesta di ampliamento di concessione di 40 mila metri quadri in un’area ubicata alle spalle dell’area nord dello scalo portuale.  

Parere positivo all’unanimità, anche, per la istanza della società Metal Carpenteria nel porto di Crotone, finalizzata alla realizzazione di manufatti di carpenteria metallica, Si tratta di un’attività che si inserisce nella strategia dell’Ente che punta a sviluppare la logistica a sostegno del rilancio del porto, che fa seguito agli investimenti presentati di recente dalla ditta Baker Hughes sia nel porto di Corigliano Calabro, sia in quello di Vibo Valentia Marina.  

A conclusione dei lavori del Comitato di Gestione, al punto 10 dell’ordine del giorno destinato alle comunicazioni varie ed eventuali, il presidente Andrea Agostinelli, in seguito alla presentazione delle dimissioni del Segretario Generale, Pietro Preziosi, a causa di un ritardo nella convocazione dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare, ha deciso di congelare le dimissioni dell’attuale Segretario Generale e, nel contempo, di presentare la designazione a Segretario Generale FF del dirigente delle Aree periferiche Alessandro Guerri, a partire dall’1 gennaio 2024 fino alla scadenza del mandato presidenziale, che ha ricevuto il parere unanime positivo degli aventi diritto al voto. 

«Nel ringraziare il Segretario Generale uscente e i Dirigenti dell’Ente per l’ottimo lavoro svolto – ha detto Agostinelli – ho deciso di designare il più giovane dei Dirigenti assunti, Alessandro Guerri, che si è distinto per preparazione, dinamismo, qualità dell’attività svolta, accompagnata da forte passione e attenzione, e che potrà mettere a frutto questa esperienza nel prosieguo della carriera». 

Nel contempo, il Presidente Agostinelli ha voluto offrire chiarimenti ai membri del Comitato di Gestione in merito ad alcuni articoli di stampa, pubblicati dai giornali locali, relativi alle 13 procedure concorsuali di assunzioni in atto.

«Si tratta – ha spiegato Agostinelli – di polemiche e articoli artatamente suggeriti, che hanno cercato di minare l’immagine del nostro operato, del quale mi preme ribadire la totale correttezza e trasparenza. Continueremo in questa attività strategica che si concluderà entro dicembre prossimo. Con riguardo, invece, alla delibera n° 473 del 18/10/2023 dell’Anac, anch’essa menzionata in tali articoli, daremo ampiamente conto all’Autorità Nazionale Anticorruzione delle nostre buone ragioni e della perfetta aderenza del Decreto di nomina dell’RPCT». 

La riunione del Comitato si è conclusa con l’apprezzamento per l’operato svolto dal presidente Andrea Agostinelli, espresso, tra gli altri, dal delegato della Regione Calabria, Tommaso Calabrò, che ha definito il presidente Agostinelli «importante guida della portualità calabrese, in un’attività di proficua e duratura sinergia con la Regione Calabria».

A tale proposito, il presidente Agostinelli ha voluto ringraziare il Governatore Roberto Occhiuto per l’attività di sostegno allo scalo di Gioia Tauro nel difficile momento seguente all’adozione della Direttiva 959/ETS: –

«Devo sottolineare – ha concluso – il lavoro del governatore Roberto Occhiuto che devo ringraziare per gli interventi puntuali presso il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin e il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e per la evidenziazione di questa problematicità con tutte le Autorità politiche di vertice» (rrc) 

 

Pd Calabria: Serve accordo tra Corap e Autorità di Sistema per evitare che si perdano 10 mln del Pnrr

Il consigliere regionale del Pd, Mimmo Bevacqua, ha ribadito la necessità di trovare un accordo tra Corap e Autorità di Sistema Portuale per evitare che si perdano i 10 mln del Pnrr. Per questo ha rivolto un appello al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, affinché «attivi tutti gli strumenti necessari per risolvere la controversia».

«Il porto di Gioia Tauro non può permettersi di perdere dieci milioni di euro del Pnrr e la Calabria non può assistere a una battaglia legale priva di senso tra l’Autorità di sistema portuale e il Corap sulla destinazione di aree che, peraltro, hanno già una chiara funzione di sviluppo per le attività portuali», ha detto Bevacqua, condividendo l’appello lanciato dal presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, «sulla necessità di fare chiarezza in ordine alla destinazione delle aree ex Enel (circa 97.68.53 ettari). Si tratta di un’area oggetto, da anni, di una tormentata disputa giudiziaria tra l’Autorità e il Corap che, in seguito all’ultima sentenza della Corte d’Appello, è stato riconosciuto proprietario».

«Una pronuncia cha ha un sapore squisitamente formale – ha proseguito – tanto da poter considerate il Corap un mero intestatario, così come emerge anche dal parere dell’ all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Reggio Calabria che pure Agostinelli ha richiamato. In ogni caso, sarebbe indispensabile evitare ulteriori scontri nelle aule di Tribunale tra Autorità e Enti che dovrebbero remare in una medesima direzione e cioè l’interesse superiore della collettività calabrese che non può certo permettersi di vedere sfumare risorse fondamentali».

«I dieci milioni del Pnrr costituiscono ossigeno indispensabile – ha concluso – per lo sviluppo del porto di Gioia Tauro e occorre al più presto una mediazione per trovare, in tempi rapidissimi, la migliore soluzione per tutti». (rrc)

Autorità Portuale e Arpacal insieme per lo sviluppo sostenibile del Porto di Crotone

Permettere al porto di Crotone uno sviluppo sostenibile, oltre che una riqualificazione ambientale. È di quanto hanno discusso l’Autorità di Sistema Portuale, guidato dal presidente Andrea Agostinelli e l’Arpacal, guidato dal commissario Emilio Errigo, in un incontro nella sede dell’Agenzia.

Presente, anche, il dirigente Alessandro Guerri. In particolare, il presidente Agostinelli e il commissario Errigo hanno confermato la fattiva convergenza, sempre più rinvigorita tra l’Autorità di Sistema portuale e l’Arpacal, su alcune tematiche determinanti per il futuro sviluppo che interesserà, soprattutto, il porto di Crotone e l’area Sensi in vista di un loro rilancio commerciale. 

Nello specifico, Agostinelli ed Errigo hanno affrontato il tema relativo al disinquinamento del sedime portuale, con relativa caratterizzazione delle sabbie, finalizzato ad un eventuale dragaggio delle sostanze inquinanti.

Inserito in una strutturata programmazione di riqualificazione dell’infrastruttura crotonese, l’obiettivo è quello di consentire l’utilizzo delle sue banchine da destinare a traffici commerciali più intensi con navi di tonnellaggio maggiore. (rcz)

Autorità di Sistema Portuale, approvato variazione e assestamento di bilancio del Piano operativo triennale

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, ha approvato all’unanimità la variazione e l’assestamento di Bilancio 2023, redatti dal dirigente Luigi Ventrici, e la collegata variazione al Piano Operativo Triennale 2023-2025, relativo alla programmazione infrastrutturale dell’Ente, redatta dal dirigente Maria Carmela De Maria.

Nel corso della seduta, l’attenzione è stata concentrata sulle specifiche variazioni di Bilancio ritenute indispensabili per dare risposte alla politica dell’Ente, finalizzata a determinare lo sviluppo dei porti interni alla propria circoscrizione, e per definire, così, la copertura finanziaria per la rimodulazione del Piano triennale delle opere 2023-2025. 

Considerata strategica ed essenziale all’ulteriore sviluppo del porto di Gioia Tauro, tra le misure in variazione, l’acquisizione del finanziamento di 18.370.000 euro, ottenuto dallo Stato tramite fondi Pnrr, per l’elettrificazione del primo lotto della banchina di levante. 

Nel contempo, a seguito della rimodulazione del progetto dei lavori di sopraelevazione e ristrutturazione dell’edificio dell’Ente, necessaria in conseguenza all’aggiornamento del nuovo preziario regionale e del caro prezzi, sono stati destinati all’opera ulteriori di 1,1 milioni di euro.

È stata, inoltre, definita la dotazione di 1.000.000 di euro, ad incremento di 2 milioni già stanziati, per interventi di manutenzione straordinaria di un immobile da destinare ad ulteriori uffici dell’Autorità di Sistema portuale, necessari a seguito dell’aumento del personale dell’Ente a conclusione delle procedure concorsuali in corso.

A sostegno dello sviluppo del porto di Crotone sono stati destinati 500.000 euro per i lavori di adeguamento strutturale della via di corsa dei binari della banchina 13 e del rifacimento dell’asfalto dello scalo portuale crotonese.

 Complessivamente, l’assestamento e la variazione inseriti nel Bilancio 2023 hanno determinato un aumento delle Entrate di oltre 19 milioni di euro, mentre le Uscite si attestano a circa 21 milioni di euro, e un rispettivo assestamento di 122 milioni di euro per le Entrate e di 161 milioni per le Uscite, con un disavanzo di circa 39 milioni di euro, coperto mediante l’utilizzo di un avanzo di amministrazione di oltre 136 milioni di euro. 

A conclusione della riunione del Comitato di Gestione, il presidente Andrea Agostinelli ha voluto aggiornare i presenti sulla questione relativa all’investimento di dieci milioni di euro del Pnrr, destinato alla realizzazione di opere di viabilità nell’area ex Enel, di cui è proprietario il Corap a seguito della recente sentenza del Consiglio di Stato, per le quali i lavori dovranno essere aggiudicati entro il 31 dicembre prossimo, pena la perdita del finanziamento. 

A tale proposito, Agostinelli ha illustrato la conclusione positiva di una recente riunione con la Regione Calabria nel corso della quale si è raggiunto l’accordo che vede l’Autorità di Sistema portuale disponibile ad essere Ente Attuatore dell’opera, avendone già definito e approvato il progetto, e la Regione Calabria disponibile a coprire i costi dell’Iva ed eventualmente gli extra costi che si determineranno dal caro prezzi.  

Un accordo che dovrà – ha concluso il presidente Agostinelli – essere perfezionato attraverso il relativo aggiornamento del Protocollo d’Intesa da sottoscrivere tra Regione Calabria, ADSP dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Commissario Zes Calabria e Corap.  (rrc)

 

A tu per tu con Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità Portuale

di GREGORIO CORIGLIANONelle mie giornate di mare da… passeggio, non sempre si fanno begli incontri, per fortuna che c’è un lungomare da fare invidia ad altre località più accorsate, per cui, giocoforza incontri un amico, un vecchio-giovane compagno di scuola, un telespettatore del tg regionale della Rai che ha ancora memoria di quando facevo il piccolo anchor man in Calabria –anni passati ma sempre vividi- ed interrompi la corsa al venticello iodato, almeno per i saluti.

Non avrei mai immaginato di aver avuto per compagno di mare da passeggio nientedimeno che Andrea Agostinelli. Agostinelli, e chi è costui, mi direte. Chi ha familiarità col porto, con la piana di San Ferdinando-Gioia Tauro (a quando un referendum per istituirla anche formalmente?) non può non sapere che è il gran visir dell’intero orbe terracqueo tirreno-ionico calabrese, più o meno. Insomma il presidente dell’autorità portuale. Urca! Gli sguardi si incontrano, eravamo uno verso Nicotera, l’altro verso il porto e ci scappa un toh! Ci eravamo visti qualche volta ad uno dei tanti convegni parolai di cui la Calabria è la regina, ma senza aver avuto la possibilità allungare il brodo, come l’acqua del mare di sera, quando si riesce a fare un tuffo, perché è cessato lo scarico di ogni ben di… Satana.

E siccome gli incontri si sono susseguiti, com’ finita? O iniziata? Che siamo andati davanti desco, di un localino, niente male, sul lungomare. Ci scambiamo i cellulari e finiamo, condividendolo, al Gibrain. Ero di fronte ad un Ammiraglio, una qualifica che è superiore allo stesso general dell’Esercito. Vuoi mettere? Di generali, tanti. Di Ammiragli, pochi. Toscaneggiando e non poco – l’uomo è di Livorno- mi dice che il suo sogno era quello di fare l’avvocato, poi però le scuole dell’avvocatura, dalle sue parti, non lo hanno convinto e si tuffò in mare, partecipando, dopo la laurea ad un corso di allievo ufficiale di Marina. Vinto? Terzo su scala nazionale ed eccolo, sottotenente di vascello effettivo. Monfalcone, caposezione accademico navale, comandante di qui, comandante di lì. Comando generale. Comandante Capitaneria di porto a Reggio Calabria e, quel che più conta, direttore marittimo, con un esercito da marinai alle dipendenze: tra Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Corigliano Calabro, Gioia Tauro. E metti che a cena Agostinelli – Corigliano, arriva ad un certo punto, il conoscitore della Piana per eccellenza, Agostino Pantano, da collega professionista che le ha girate tutte e tutti, agenzie, televisioni e quotidiani.  Saluta, si avvicina e manco a dirsi, dice di conoscere opere e virtù dell’Agostinelli, ansie e preoccupazioni, impegni e desideri.

«Parli te o parlo io, col Corigliano – dice l’ammiraglio –. No, parli lei», dico. «Siamo a cena insieme perché lei mi dica la sua esperienza di vita, dopo quella accademica, in questa terra». «Devo proprio?». «Se vuole, certo». Tornato al ministero, l’incontro e la conoscenza col ministro del Rio, fu un colpo di fulmine.

Due ore di colloquio ed ecco l’Agostinelli, commissario dell’Autorità portuale non fosse altro che per le sue conoscenze del mondo del mare e quel che altrettanto conta della Calabria marittima. Da commissario a presidente, non facile, il passo è stato breve. Dopo Buscemi, Guacci e Grimaldi ecco il nostro toscanaccio buono a scegliere ancora una volta il mare calabrese. Dire che ha sacrificato la vita al lavoro, è scontato, si capisce da come si accalora, al sorso di Madre Goccia, e dagli occhi con cui mi guarda. Due figlie, una a Copenaghen, l’altra in Cattolica a Roma. Di loro e solo di loro ha una profonda nostalgia, da buon padre di famiglia. Ma tant’è.

Ha voluto la bicicletta ed ora… è al timone del vascello. Un mestiere nuovissimo anche per lui che, abituato a vedere i porti dal profilo della sicurezza è passato a quello della produttività, allo sviluppo dei traffici. Non sono quale sia stato il meno difficile. Non me lo dice nettamente, ma è chiaro. «La vostra è un terra difficile, lei lo sa». A quel punto sismo passati al tu confidenziale, perché il cuore dell’Andrea di Livorno si era aperto sempre di più. Te la dico tutta, anche da ammiraglio della Marina. Questo compito, sia pure ingrato, è affascinante perché «puoi modificare il corso delle cose, col tuo impegno, con i progetti che metti in campo. Per questo, nella solitudine, è nato un grande amore! Durerà, non lo so», mi dice. Si sente in un certo senso, un carcerato in Calabria… la vita non è facile, qui. «Tutte le cose fatte non contano più, conta solo il futuro: ed il campo lo dobbiamo arare  ».