Commissione regionale Pari Opportunità incontra il presidente dell’Osservatorio regionale per lo sport

«Nella ferma convinzione che i due organismi possano giocare una partita importante su un terreno comune che è quello dello sport», la Commissione regionale Pari Opportunità ha audito il presidente dell’Osservatorio regionale per lo Sport, Fabio Colella.

Presente anche l’avv. Giovanni Fedele, dirigente dell’Area Processo legislativo e Assistenza giuridica del Consiglio regionale, nonché componente dell’Osservatorio.

La presidente della Commissione Anna De Gaio, ha espresso «soddisfazione per il coinvolgimento dell’Osservatorio in ordine alla promozione e attuazione di obiettivi comuni e condivisi in un momento storico in cui l’attenzione sullo sport femminile è massima anche alla luce dei risultati conseguiti a livello nazionale».

Da parte sua, il presidente Colella ha detto che «i recenti indirizzi nazionali e internazionali che si stanno delineando nella dimensione olimpica, lasciano intravedere nel prossimo futuro la possibilità di assistere allo svolgimento di campionati misti che vanno certamente nella direzione della valorizzazione degli atleti uomini e donne. Trattasi di un cambiamento culturale che sta investendo tutti i livelli consentendo alle donne di entrare a pieno titolo in tutti i consigli federali, sia come atlete che come rappresentanti delle società sportive nonché nella dirigenza».

«Questi passaggi storici – ha sottolineato – devono essere assecondati e nello stesso tempo analizzati e approfonditi, atteso che ancora persistono disuguaglianze di genere in diversi segmenti: uno per tutti la differenza che si registra nella fine carriera per un uomo e una donna che si ripercuote sia a livello retributivo che nella scelta da parte delle federazioni sportive di atleti uomini piuttosto che donne. In tal senso, dalla Commissione regionale pari opportunità e dal Consiglio regionale potrebbero nascere proposte e sollecitazioni su questi temi da portare, laddove ritenuto opportuno, anche nelle competenti sedi nazionali».

L’avv. Colella ha evidenziato «le persistenti problematiche legate all’impiantistica sportiva e al coinvolgimento di tutte le discipline sportive ma anche la possibilità che con i bandi di prossima emanazione si potrebbe pensare ad un sistema premiale che agevoli gli spazi e le società sportive partecipanti che ampliano il ventaglio di proposte sportive sia al maschile che al femminile».

La presidente De Gaio ha confermato «la disponibilità a intraprendere percorsi comuni affinché le pari opportunità, nella più ampia accezione, siano declinate in ogni pratica sportiva divenendo un potente mezzo di promozione umana, solidarietà e sviluppo sociale».

Inoltre, ha espresso «la consapevolezza del faticoso lavoro ancora da compiere perché, se da un lato è stata rivolta maggiore attenzione mediatica alle discipline sportive femminili, citando il caso della nazionale femminile di calcio, è evidente che lo stesso successo sportivo avrebbe avuto una diversa e più consistente risonanza e visibilità se avesse riguardato la squadra maschile. Ecco perché diventa essenziale che governi, federazioni sportive, organizzazioni non governative e società civile lavorino insieme per promuovere politiche e iniziative concrete a sostegno delle pari opportunità nello sport».

Dal canto suo, l’avv. Fedele, nel porgere il proprio saluto alla Commissione in veste di componente dell’Osservatorio ha ricordato la «piena disponibilità a fornire supporto ai due organismi attraverso la struttura che dirige, per eventuali approfondimenti tecnico-giuridici che si rendessero necessari».

In chiusura, sia la presidente De Gaio che il presidente Colella hanno convenuto sulla necessità di concordare strategie comuni che passano attraverso la promozione di programmi di sviluppo per le atlete, la sensibilizzazione attraverso campagne di comunicazione e la promozione di una cultura sportiva più inclusiva e rispettosa. (rrc)

 

Anna De Gaio (CRPO): L’impegno della Commissione per le donne calabresi

In occasione della Festa della Donna, Anna De Gaio, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, ha ribadito l’impegno dell’organismo nei confronti delle donne calabresi.

«L’ 8 marzo quest’anno – ha detto – ricorre a pochi giorni da una grave tragedia che è avvenuta vicino le coste della nostra amata Calabria, una tragedia che mi porta a dedicare il mio pensiero a quelle madri che hanno visto morire i propri figli in mare, a quei figli che hanno visto morire le loro madri ed è a loro che intendo dedicare questa giornata, a loro e a tutte le donne che sono vittime di soprusi e di regimi che ne privano la libertà, alle donne che vivono in situazioni di guerra in uno dei tanti, troppi luoghi di conflitto nel mondo». 

«L’8 marzo quest’anno – ha aggiunto – ricorre anche a poche settimane dalla costituzione della “Commissione regionale per l’uguaglianza dei diritti e delle pari opportunità tra uomo e donna”, di cui ho l’onore di essere presidente, un ruolo che intendo caratterizzare per l’attenzione e l’impegno a ogni aspetto della vita delle donne, alla ricerca delle strategie efficaci per garantire concretamente diritti e pari opportunità per tutte le donne, in particolare il diritto al lavoro dignitoso con tutto ciò che può favorire una buona conciliazione lavoro-famiglia affinché nessuna donna debba più scegliere tra maternità e lavoro.  Gli indici di denatalità ci impongono di individuare politiche adeguate a favorire la maternità costruendo opportunità di lavoro ma anche strutture di supporto come asili nido e scuole dell’infanzia».

«Altro aspetto da porre come priorità per il lavoro della Commissione – ha proseguito – è il diritto alla salute inteso come diritto a una vita sana, non solo in termini di assenza di patologie, ma anche in termini di benessere psicofisico. Bisogna invertire la rotta per ciò che riguarda la prevenzione di tumori femminili e l’assistenza alla maternità sia durante la gravidanza che nella fasi post-natali e anche la tutela della vita, sin dal suo concepimento, deve essere tra le nostre priorità, come lo sarà il contrasto a ogni forma di violenza esercitata dagli uomini sulle donne».  

«I temi, dunque, di cui la Commissione è chiamata ad occuparsi – ha concluso – sono molteplici e complessi, ma non mancherà l’impegno costante di questo organismo che, attraverso il lavoro sinergico di tutte le sue componenti, certamente sarà in grado di dare il giusto rilievo ad ognuno di essi». (rrc)

Cinzia Nava (Crpo): Nella Legge di Bilancio un fondo contro la discriminazione e violenza di genere

La presidente della Commissione regionale Pari OpportunitàCinzia Nava, ha espresso apprezzamento per il fondo, previsto nella Legge di Bilancio 2021, di sei milioni di euro, contro al discriminazione e la violenza di genere a favore degli Enti del Terzo Settore.

«La violenza di genere – ha dichiarato la presidente Nava — desta sempre più preoccupazione e non c’è ormai giorno che la cronaca non registri episodi di particolare gravità e forme di aggressione fisica e psicologica. Segno evidente della manifesta volontà da parte dell’uomo di esercitare un controllo sulle donne, ad ogni costo. Gesti che lasciano ferite anche nel cuore».

«Il contrasto a questo fenomeno – ha sottolineato Nava – parte soprattutto dal rafforzamento della rete territoriale degli enti e delle associazioni non profit presenti sul territorio. Realtà che possono essere in grado di operare efficacemente dispiegando il massimo grado di impegno solo se supportate da interventi economici. Interessante, in questo senso, anche la previsione che le amministrazioni competenti concedano in comodato d’uso gratuito alle associazioni indicate beni immobili di utilizzo collettivo. La Convenzione di Istanbul, peraltro, stabilisce un legame tra l’obiettivo della parità tra i sessi e quello dell’eliminazione della violenza nei confronti delle donne». 

«La Commissione regionale per le Pari Opportunità – ha concluso – è impegnata da sempre a sensibilizzare alla non violenza ma è necessario sostenere i Centri antiviolenza (Cav) e le case rifugio che fanno un lavoro egregio per le vittime.  Un Paese che si interessa alle donne, è un Paese civile e culturalmente evoluto». (rrc)

Doppia preferenza, Nava e Falcomatà (Crpo): un passaggio fondamentale

Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità e la vicepresidente, Monica Falcomatà, hanno commentato, con entusiasmo, l’approvazione, da parte del Consiglio regionale della Calabria, della legge sulla preferenza di genere.

«Una decisione assunta all’unanimità dall’Aula – hanno aggiunto – ed anche questa sinergia testimonia quanto forte e condiviso fosse il sentimento di realizzare un fronte comune intorno alla promozione delle pari opportunità, colmando un ritardo che era diventato insopportabile e che aveva portato la Calabria ad essere una delle quattro regioni italiane che non si erano adeguate alla legge 20 del 2016».

Parlando a nome dell’intera Commissione, la Nava e la Falcomatà hanno aggiunto: «oggi raggiungiamo un risultato importante che è anche legato all’impegno di tutto l’organismo consiliare che ho l’onore di guidare. Tanti i momenti di confronto e di stimolo che abbiamo sollecitato: dalle audizioni con il contributo degli onorevoli Wanda Ferro e Flora Sculco ad un forum per sensibilizzare tutto il Consiglio. Diverse le interlocuzioni con il precedente presidente del Consiglio Nicola Irto e con l’attuale presidente Domenico Tallini, mentre il ricordo commosso ci porta alla presidente della Giunta, Jole Santelli che era d’accordo per l’approvazione».

«In questo contesto  –hanno detto ancora – era anche in cantiere un progetto di legge per le donne lavoratrici proprio per garantire l’uguaglianza effettiva tra uomini e donne ed avevamo interessato l’assessore Domenica Catalfamo».

«Questo passaggio fondamentale – hanno concluso Nava e Falcomatà – ci auguriamo sia da spone per realizzare un reale cambio di mentalità, che vuole essere soprattutto culturale, prendendo consapevolezza di quel grande patrimonio di concretezza e sensibilità che è l’universo femminile capace in modo straordinario di armonizzare i diversi tempi della vita.  Lo devono capire soprattutto i partiti che devono vincere le tante diffidenze che abbiamo riscontrato fino ad oggi e cominciare a guardare alle donne come una vera ricchezza». (rrm)