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Commissione regionale Pari Opportunità

Doppia preferenza, Nava e Falcomatà (Crpo): un passaggio fondamentale

Cinzia Nava, presidente della Commissione regionale Pari Opportunità e la vicepresidente, Monica Falcomatà, hanno commentato, con entusiasmo, l’approvazione, da parte del Consiglio regionale della Calabria, della legge sulla preferenza di genere.

«Una decisione assunta all’unanimità dall’Aula – hanno aggiunto – ed anche questa sinergia testimonia quanto forte e condiviso fosse il sentimento di realizzare un fronte comune intorno alla promozione delle pari opportunità, colmando un ritardo che era diventato insopportabile e che aveva portato la Calabria ad essere una delle quattro regioni italiane che non si erano adeguate alla legge 20 del 2016».

Parlando a nome dell’intera Commissione, la Nava e la Falcomatà hanno aggiunto: «oggi raggiungiamo un risultato importante che è anche legato all’impegno di tutto l’organismo consiliare che ho l’onore di guidare. Tanti i momenti di confronto e di stimolo che abbiamo sollecitato: dalle audizioni con il contributo degli onorevoli Wanda Ferro e Flora Sculco ad un forum per sensibilizzare tutto il Consiglio. Diverse le interlocuzioni con il precedente presidente del Consiglio Nicola Irto e con l’attuale presidente Domenico Tallini, mentre il ricordo commosso ci porta alla presidente della Giunta, Jole Santelli che era d’accordo per l’approvazione».

«In questo contesto  –hanno detto ancora – era anche in cantiere un progetto di legge per le donne lavoratrici proprio per garantire l’uguaglianza effettiva tra uomini e donne ed avevamo interessato l’assessore Domenica Catalfamo».

«Questo passaggio fondamentale – hanno concluso Nava e Falcomatà – ci auguriamo sia da spone per realizzare un reale cambio di mentalità, che vuole essere soprattutto culturale, prendendo consapevolezza di quel grande patrimonio di concretezza e sensibilità che è l’universo femminile capace in modo straordinario di armonizzare i diversi tempi della vita.  Lo devono capire soprattutto i partiti che devono vincere le tante diffidenze che abbiamo riscontrato fino ad oggi e cominciare a guardare alle donne come una vera ricchezza». (rrm)