Sapia (Fai Cisl): Bene attivazione del Dipartimento regionale dedicato alla Forestazione

Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria ha accolto positivamente «la scelta del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e della Giunta regionale di attivare un Dipartimento regionale dedicato alla forestazione calabrese, comparto che da anni è segnato dall’emergenza e da un costante, quanto inesorabile, svotamento del numero degli addetti e in cui, come continuiamo a sostenere, è necessario l’avvio di un ricambio generazionale».

Sapia, ricordando che «il settore forestale è asset strategico per una regione come la Calabria, prevalentemente montuosa, che vanta di importanti ricchezze naturali, uno straordinario patrimonio boschivo e paesaggistico ma segnata costantemente da dissesto idrogeologico e rischio idraulico», ha augurato buon lavoro a Domenico Pallaria, nuovo Dirigente Generale del Dipartimento Forestazione della Calabria, e cogliamo l’occasione per estendere gli auguri di buon lavoro anche ai nuovi dirigenti Salvatore Siviglia e Domenico Costarella, alla guida dei Dipartimenti Ambiente e Protezione Civile, settori strettamente connessi a quello forestale».

«Convinti dell’importanza strategica del dialogo nell’interesse del territorio, delle aree interne e del lavoro forestale calabrese – ha proseguito il segretario generale – sarà fondamentale continuare a coltivare il percorso di confronto regionale avviato con l’assessore all’Agricoltura e Forestazione Gianluca Gallo a sostegno di un comparto strategico per la Calabria e che indichiamo come Forestazione 2.0, anche in considerazione delle opportunità rappresentate dal Pnrr». 

«Per l’avvio di una Forestazione 2.0 – si legge nella nota sindacale – serviranno importanti azioni congiunte per programmare nuove strategie di tutela ambientale, rivisitare la legge nazionale 442/84 e così avviare un immediato quanto necessario ricambio generazionale finalizzato ad una maggiore cura del territorio, manutenzione delle risorse forestali, attività di rimboschimento e rafforzamento del servizio di antincendio boschivo (AIB)».

«I tempi sono maturi – ha concluso – per attuare pienamente quella che chiamiamo “rivoluzione verde”, promuovere sviluppo, sostenere la contrattazione regionale, coniugare e innovazione e occupazione. Insieme costruire un nuovo paradigma di forestazione, cioè il ruolo di vera industria della nostra regione, per il benessere ambientale, sociale ed economico della Calabria e in particolare per le future generazioni calabresi». (rrm)

Sapia (Fai Cisl): Bene decisione sgombero tendopoli S. Ferdinando, serve fare rete, confronto e integrazione

Il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia, ha definito «una buona notizia l’intenzione di finanziare lo sgombero e la bonifica della tendopoli di San Ferdinando» e ha apprezzato la scelta politica del presidente Roberto Occhiuto, «segno di un nuovo percorso per sostenere l’integrazione sociale e garantire dignità e diritti alla persona».

Per Sapia, infatti, «in Calabria c’è molto da fare sul tema dei ghetti e il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Per come emerso durante il VII Congresso regionale della Fai Cisl Calabria, saranno indispensabili azioni e strategie condivise, coinvolgendo anche le parti sindacali e datoriali per superare quei limiti infrastrutturali, logistici e sociali come la carenza alla cooperazione e la piaga del caporalato».

«La vera strategia – ha spiegato – parallelamente a nuovi interventi sui trasporti e alloggi, sarà quella di sostenere il lavoro contrattualizzato e ben retribuito, ulteriori attività di prevenzione, formazione e informazione, incontro di domanda e offerta.  Serviranno partecipazione, dialogo, progettazione e investimenti, sia per smantellare i ghetti in Calabria che per realizzare nuovi modelli di accoglienza ecocompatibili e funzionali alle attività lavorative, mettendo al centro persona e lavoro».

«In Calabria – ha evidenziato – sostenere il lavoro agricolo di qualità significa anche sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, dignità delle persone, integrazione sociale e qualità delle produzioni. All’umanità, accoglienza e generosità delle comunità calabresi, bisognerà sostenere momenti di confronto per coltivare l’idea di fare rete partendo insieme dalla legge 199 e dalle nuove norme sulla clausola sociale nella prossima Pac». 

«È tempo – ha concluso – di coltivare nuovi luoghi di confronto regionale e cogliere tutte le opportunità previste dal Piano Triennale di contrasto al caporalato e sfruttamento lavorativo in agricoltura e dal Protocollo siglato con l’Anci e i Ministeri del Lavoro, dell’Agricoltura e dell’Interno». (rcz)

Michele Sapia confermato segretario generale di Fai Cisl Calabria

Prestigioso incarico per Michele Sapia, che è stato confermato segretario generale di Fai Cisl Calabria.

La conferma è arrivata nel corso del VII Congresso svoltosi a Maierato, dal titolo RiGenerazione: persona, lavoro, ambiente. Al fianco di Sapia, sono stati rieletti Lucia Madia e Francesco Ferraro.

Tra le priorità indicate da Sapia nella sua relazione, caporalato e lavoro nero in agricoltura, spopolamento delle aree interne, dissesto idrogeologico, rilancio dei consorzi di bonifica e del settore ittico regionale, disoccupazione giovanile e femminile:

«La pur interessante ripresa dell’occupazione regionale, che a fine 2021 registra un +1,3%, non sarà sufficiente a colmare il tonfo dell’annus horribilis della pandemia – ha detto il sindacalista – ma non possiamo cedere alla rassegnazione, dobbiamo fare leva sulle enormi potenzialità ancora inespresse delle nostre bellezze paesaggistiche, risorse naturali, eccellenze agroalimentari e biodiversità».

«L’agroindustria regionale – ha aggiunto Sapia – produce quasi il 7% del valore aggiunto del comparto del Mezzogiorno e più dell’1,3% del valore aggiunto dell’agroindustria nazionale, e oggi abbiamo tante possibilità di crescita ulteriore, però servono politiche innovative e lungimiranti. I borghi, le aree interne, le foreste possono rappresentare uno straordinario motore di crescita se si investirà in prevenzione, riforestazione ed economia circolare».

Criticata dal sindacalista la Legge regionale 442 del 1984 che disciplina l’impiego dei lavoratori idraulici e forestali: «Tanti cantieri forestali non esistono più, e le ore di lavoro perse dimostrano quanto siano obsolete le nostre normative davanti alle sfide della transizione ecologica e della prevenzione del rischio idrogeologico e degli incendi: serve un uso produttivo del bosco che possa generare lavoro e tutela dell’ambiente in una regione che ha un patrimonio forestale senza eguali in Europa, mentre invece ancora importiamo la maggioranza del legno e abbandoniamo a sé stessi i boschi», ha detto Sapia, lanciando in conclusione un appello a istituzioni e società civile a «camminare insieme per sostenere una ripartenza strutturale della nostra economia».

Tra le novità del Congresso, l’avvio anche in Calabria della campagna Fai-Cisl Tutele in movimento, con l’inaugurazione e la benedizione, da parte di Don Francesco Sicari, del camper che il sindacato utilizzerà per presidiare il territorio: «Uno strumento in più per combattere il caporalato e dare ai lavoratori e alle loro famiglie assistenza legale e fiscale, in tutti i territori, anche i più periferici», ha detto Sapia.

Il patrimonio agroalimentare regionale, è emerso dai lavori congressuali, vanta 269 prodotti tradizionali e di nicchia, 17 prodotti tutelati, di cui 12 con il marchio Dop e 5 con quello Igp, a cui vanno aggiunti i 13 vini Doc e 13 Igt, un elenco in cui figurano eccellenze assolute, conosciute in tutto il mondo.

«È da questa ricchezza che possiamo e dobbiamo ripartire», ha sostenuto nel suo intervento il Segretario generale della Cisl Calabria, Tonino Russo, che ha invocato «un patto sociale tra governo regionale, imprese, sindacati ed enti locali, indispensabile affinché la politica possa usare le risorse in maniera adeguata e strategica».

«Sono ancora troppi i giovani costretti ad emigrare – ha denunciato Russo – con conseguenze negative in termini di fuga di cervelli e calo demografico: dobbiamo invertire la tendenza e la ricetta della Cisl è quella ribadita più volte dal nostro Segretario generale Luigi Sbarra, trasformando le risorse del Pnrr in cantieri e lavoro di qualità, sbloccando le infrastrutture, riscattando le aree interne, abbattendo il carico fiscale e contributivo sulle aziende che investono nella formazione e nell’occupazione stabile, e continuando il confronto sulla previdenza per evitare che i lavoratori precari e discontinui di oggi diventino i pensionati poveri di domani».

Durante il Congresso sono stati consegnati anche i premi del concorso fotografico “Fai uno scatto”, rivolto ai giovani per valorizzare l’agroalimentare calabrese e dedicato alla memoria di Mario Massara, giovane sindacalista della Fai-Cisl Calabria recentemente scomparso.

Oltre a delegati, operatori e dirigenti, sono intervenuti anche rappresentanti di altre sigle sindacali, delle parti datoriali e delle istituzioni regionali.

I lavori si sono conclusi con l’intervento del Segretario generale della Fai-Cisl nazionale, Onofrio Rota, che ha sottolineato l’importanza del Pnrr «per rigenerare una società più equa, inclusiva e fondata sul lavoro di qualità, ben contrattualizzato e retribuito».

«Abbiamo un’opportunità unica – ha detto Rota – per uscire da un ventennio della paura, cominciato con gli attentati dell’undici settembre 2001 e rafforzato dalla crisi finanziaria del 2008 e oggi dalla pandemia. Le nostre proposte spingono affinché le risorse vengano messe al servizio di un nuovo modello sociale, quello che abbiamo scelto con l’adesione al Manifesto di Assisi, per un’economia più a misura d’uomo e legato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale».

«Vogliamo che il lavoro agricolo diventi veramente attrattivo per i più giovani – ha aggiunto il leader della Fai Cisl – e per farlo dobbiamo cacciare il malaffare e gli sfruttatori dall’agroalimentare e incrementare i redditi, le tutele, la sicurezza e le pensioni di chi lavora nelle nostre campagne».

I lavori congressuali sono stati anticipati dal Congresso di Terra Viva Calabria, federazione di secondo livello che nella Fai Cisl rappresenta i produttori agricoli; alla presidenza dell’associazione è stato confermato Francesco Fortunato(rvv)

A Maierato il 17 e 18 gennaio il VII Congresso Fai Cisl Calabria

Lunedì 17 e martedì 18 gennaio, a Maierato, al Popilia Country Resort, è in programma il VII Congresso regionale della Fai Cisl Calabria, dal titolo RiGenerazione, Persona, Lavoro, Ambiente – Coltivare un cambiamento partecipato nel territorio calabrese.

I lavori si apriranno nel pomeriggio del 17 con la relazione del Segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia e l’intervento del Segretario generale della Cisl calabrese, Tonino Russo. Il dibattito proseguirà nella mattinata del 18 e sarà concluso dal Segretario generale nazionale Onofrio Rota. Nel pomeriggio del 18 si svolgeranno le operazioni di voto per gli adempimenti congressuali

«Il tema del nostro VII Congresso – scrive in una nota il Segretario generale della Fai Cisl Calabria, Michele Sapia – mette la persona, il lavoro, l’ambiente al centro della rinascita della Calabria. Vogliamo sottolineare che è necessario un processo partecipato e condiviso di ripartenza, per i lavoratori, i giovani, il ricambio generazionale e il territorio. Desideriamo promuovere un messaggio di speranza e ottimismo, confrontarci sul futuro di questa terra. Essere, insieme per la Calabria».

Nel corso dei due giorni, sono previsti la proiezione di video, la premiazione del Bando fotografico “FAIunoscatto”, un recital di poesia in vernacolo a cura di Angelo Canino, la benedizione e l’inaugurazione del furgone van “Tutele in movimento”. (rvv)

Maltempo, Sapia (Fai Cisl): Servono interventi straordinari per accompagnare regioni nella gestione progetti di riqualificazione

Michele Sapia, segretario generale di Fai Cisl Calabria, ha evidenziato come «gli ennesimi danni provocati dal maltempo nel Sud Italia, ci fanno di nuovo pagare un caro prezzo in termini di vite umane e dissesto idrogeologico» e che «servono interventi straordinari con cui accompagnare le regioni verso una gestione virtuosa dei progetti di riqualificazione del territorio».

«È di incontestabile evidenza, infatti – ha proseguito Sapia – che in Calabria i temi della transizione ecologica e ambientale sono alcuni dei più urgenti da affrontare nell’ambito di un nuovo modello di sviluppo, che non metta in contrapposizione lavoro, ambiente e salute pubblica».

«È necessario acquisire consapevolezza – ha proseguito – dell’essenzialità del lavoro forestale, dei consorzi di bonifica e dei parchi nonché della corretta gestione del patrimonio boschivo regionale che può generare effetti positivi straordinari sull’ambiente e l’occupazione. Non si può continuare a cementificare, togliere terreno e aree verdi all’ambiente, modificare i corsi d’acqua dei torrenti senza un minimo di progettualità e pianificazione territoriale».

«La forestazione e il comparto della bonifica – ha aggiunto – cogliendo le opportunità offerte dal Pnrr e non solo, dovranno essere i veri propulsori per mettere in sicurezza il territorio regionale, distribuire benessere e generare lavoro nelle aree interne e svantaggiate».

«In Calabria, dove troppe sono le periferie socio-ambientali – ha concluso il Segretario generale della Fai Cisl regionale – servono responsabilità, partecipazione, progettualità e ulteriore forza lavoro nella gestione del territorio, lotta al dissesto idrogeologico e prevenzione per preservare l’ambiente e garantire sicurezza alle comunità. Basta piangere morti, contare i danni e le devastazioni a stagioni alterne a causa dell’incuria umana, del maltempo e degli incendi». (rcz)

Rota e Sapia (Fai Cisl): Pnrr opportunità per valorizzare multifunzionalità del lavoro forestale

Il «Pnrr è un’opportunità per valorizzare la multifunzionalità del lavoro forestale». È quanto hanno ribadito Michele Sapia, segretario generale Fai Cisl CalabriaOnofrio Rota, segretario generale Fai Cisl, nel corso dell’evento Forestazione 2.0. Proposte, sfide e opportunità per il benessere ambientale e sociale della Calabria. Insieme per le future generazioni, organizzato dalla Fai Cisl Calabria. 

Al convegno, moderato dal giornalista del “Corriere della Calabria” Danilo Monteleone, hanno partecipato anche  il Segretario generale di Cisl Calabria, Tonino Russo, i docenti Francesco Iovino (Università della Calabria) e Giuseppe Zimbalatti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), la Sottosegretaria per il Sud e la coesione territoriale Dalila Nesci, gli assessori regionali Gianluca Gallo (Agricoltura e Forestazione) e Sergio De Caprio (Ambiente), il Responsabile nazionale “Aree Protette e Biodiversità” di Legambiente, Antonio Nicoletti e lo scrittore calabrese Francesco Bevilacqua

Per Sapia, infatti, «la nostra Regione è fragile sia economicamente che dal punto di vista idrogeologico. Per questo motivo è urgente avviare un piano di prevenzione, valorizzazione del lavoro forestale, cultura della pianificazione e non dell’improvvisazione».

«Siamo convinti – ha spiegato – che serva un Piano straordinario regionale di manutenzione, rimboschimento e prevenzione per il territorio, con l’istituzione di una cabina di regionale e il rafforzamento del servizio Aib. E proprio per questo è importante superare la legge 442/84, che impedisce nuove assunzioni. Il ricambio generazionale, in questo comparto, è urgente: per creare posti di lavoro, salvaguardare l’ambiente e evitare lo spopolamento delle zone interne. È assurdo pensare di fare manutenzione e prevenzione, con poche migliaia di lavoratori forestali, con una media di età superiore ai 59 anni, in un territorio tra i più fragili d’Italia e con un alto indice di boscosità».

Significativi anche i dati sul consumo di suolo in Calabria. Nel 2019 sono scomparsi 76mila ettari, più del 5% del suolo regionale, con la conseguente perdita di materia prima legnosa di 20mila metri cubi (tra il 2012 e 2019).  

“Il Pnrr – ha spiegato Onofrio – sarà prezioso per investire sulle nostre infrastrutture, ma soprattutto bisogna che tutti comprendano la centralità della nostra infrastruttura verde per eccellenza, cioè i nostri boschi e foreste, per questo cantieri forestali e consorzi di bonifica devono essere una leva per nuova occupazione e lavoro di qualità. La stessa Organizzazione Mondiale del Lavoro ha recentemente individuato nei green job e nella rural economy settori chiave tra quelli in grado di generare in futuro posti di lavoro».

«Su questo tema, come sindacato – ha proseguito – continuiamo anche a presidiare la trattativa per il rinnovo del Ccnl di comparto, scaduto da oltre 9 anni e il ripristino delle risorse statali, a favore del settore forestale calabrese, che ha subito un taglio di 40milioni di euro. Oggi le vere sentinelle del dissesto idrogeologico sono i lavoratori forestali e della bonifica. Quindi, per realizzare un vero progetto ambientale per il Paese bisogna saper valorizzare questi lavoratori, il resto sono solo parole».

Le conclusioni sono state affidate al Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che ha dichiarato: «La forestazione è un settore centrale per l’economia complessiva della Calabria, per la tutela del territorio e dell’ambiente. Per questo occorrono investimenti adeguati e coerenti da parte dello Stato e della Regione per salvaguardare e potenziare l’occupazione, completando e costruendo le necessarie infrastrutture per tutelare il territorio dal rischio idrogeologico. Ma soprattutto bisogna fare un grande piano di formazione rivolto ai giovani e per gli addetti di questo settore».

«La forestazione – ha proseguito Sbarra – è una grande opportunità per la Calabria, ma è una sfida per tutto il nostro Paese perché costruire le condizioni per il benessere ambientale e sociale significa sostenere anche la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, proteggendo il futuro del nostro pianeta e delle future generazioni, che è quello che ci ha chiesto anche Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato Si’». (rvv)

 

Fai bella l’Italia in Calabria, Sapia (Cisl): Serve maggiore responsabilità individuale e buoni esempi

Anche in Calabria si è svolta, con successo, l’iniziativa Fai bella l’Italia, organizzata da Fai Cisl in collaborazione con Terra VivaFondazione Fai Cisl – Studi e Ricerche per sensibilizzare sui temi della cura dell’ambiente.

Una giornata, per il segretario regionale del Fai Cisl CalabriaMichele Sapia, che «è stata, senza dubbio, un’occasione preziosa per evidenziare l’importanza della manutenzione del territorio e della cura dell’ambiente, per praticare semplici gesti capaci di suscitare maggiore responsabilità quotidiana ed evitare abitudini che danneggiano l’ambiente e le persone che lo abitano. A dimostrazione che c’è bisogno di un cambio di passo, la grande quantità di rifiuti abbandonati che sono stati raccolti durante l’iniziativa regionale della Fai Cisl e le varie attività di manutenzione e cura di vari spazi e aree verdi».

«La pandemia da Covid-19 – ha aggiunto – ha sicuramente reso più complessa l’organizzazione di “Fai bella l’Italia”, ma non ha fermato la volontà e l’entusiasmo delle tante persone volenterose che oggi hanno dimostrato amore per la natura e che ringraziamo per l’impegno, la passione la disponibilità a mettersi in campo per il bene comune».

«Con questa iniziativa – ha proseguito il segretario generale della Fai Cisl Calabria – la nostra regione ha oggi zone e paesaggi più puliti e curati.  Ma c’è sicuramente bisogno non solo di maggiore responsabilità individuale, efficace   informazione e buoni esempi: servono anche interventi e investimenti a favore dell’ambiente e del presidio umano, azioni per sensibilizzare le diverse generazioni, per salvaguardare paesaggi e zone bellissime di mare e di montagna in una terra come la Calabria, che vanta uno straordinario patrimonio paesaggistico e naturalistico da tutti apprezzato, ma non in egual modo rispettato».

«Quest’anno in Calabria – ha spiegato ancora Sapia – abbiamo inteso organizzare più azioni condotte in siti diversi e caratterizzate da piccoli gesti concreti con una grande valenza educativa per la diffusione di una cultura della natura, si sono organizzati più eventi sull’intero territorio regionale. Molte, infatti, le aree interessate e può essere utile scorrerne l’elenco: Foce torrente Colognati, Corigliano-Rossano; Località Visciglietto, comune di Sorbo San Basile; Pineta Siano in Catanzaro; Località Prato San Pietro Lametino, Lamezia Terme; Abetaia Madama Laura località Morici Jacurso; Parco Giochi sito in Papanice; Fontana Cerchiaro acqua diuretica, Caccuri; Fiume Nica comune di Crucoli; Pineta di Sant’Onofrio; Diga Angitola; Villetta comunale di Cicala; Rione Sant’Antonio, Comune di Scandale; Marina di Melito di Porto Salvo; Strada Collinare Pentimele; Azienda Agricola associata a Terra Viva in Stilo; Strada per Motta San Giovanni; Gambarie d’Aspromonte; Spiaggia San Ferdinando; Area del Santuario Monte Stella, Stilo; Area verde di Schiavonea, Corigliano-Rossano; Parco giochi tematico Spezzano Albanese; Località Montagnola, comune di Acri; Roggiano Gravina; Chiesa Santa Maria del Patire, Corigliano Rossano; Fontana contrada Prato, Spezzano Albanese; Scogliera località Zolfara Corigliano Rossano».

«Sono stati, dunque, tanti – ha concluso Sapia – i momenti che hanno visto protagonisti lavoratori e lavoratrici, volontari e simpatizzanti della Fai Cisl assieme all’impegno di dirigenti, operatori, delegati sindacali e delle loro famiglie». (rrm)

Il 5 giugno torna in Calabria “Fai bella l’Italia”, l’iniziativa nazionale di Fai Cisl

Sabato 5 giugno torna, con la terza edizione, Fai bella l’Italia, l’iniziativa nazionale del sindacato Fai Cisl dedicato alla cura dell’ambiente. Lo ha reso noto il segretario generale di Fai Cisl Calabria, Michele Sapia.

«Per la Calabria – ha spiegato Sapia – abbiamo pensato a più azioni in luoghi diversi, a piccoli gesti educativi finalizzati a diffondere una cultura della natura. Proprio in famiglia, infatti, si maturano idee e valori, stili di vita, ci si educa al rispetto delle fondamentali regole di comportamento ambientale. Dunque, l’iniziativa Fai bella l’Italia costituirà, ancora una volta, un’occasione sia per riscoprire e riaffermare l’amore per la natura, il valore del benessere ambientale e del presidio umano a tutela del territorio, sia per ampliare l’azione di cura dell’ambiente, coinvolgendo i delegati e i lavoratori con le loro famiglie nell’impegno comune per la pulizia e la cura di vari luoghi in tutta la nostra Calabria».

«La Fai Cisl vuole, con questa iniziativa – ha proseguito il segretario generale – riaffermare che senza ambiente non c’è futuro e, inoltre, rafforzare la consapevolezza che il comportamento individuale ha importanti ricadute sulla salute sia personale che collettiva. Lanceremo, perciò, un messaggio forte su questo tema centrale per tutte le generazioni. È indubbiamente necessario uno sforzo educativo sul tema dell’ambiente, e sarà strategico sostenere ulteriori azioni a favore del presidio umano a tutela del territorio, rilanciare il valore del lavoro svolto dagli addetti forestali e della bonifica, la lotta al dissesto idrogeologico, la tutela delle bellezze paesaggistiche e la manutenzione del bosco. Infine, perché no?, “Fai bella l’Italia” sarà in Calabria anche un’opportunità per fare ginnastica verde». (rcz)

Fai Cisl Calabria: Servono coordinamento, prevenzione e responsabilità per il territorio

Il segretario generale della Fai Cisl CalabriaMichele Sapia, ha sottolineato che «servono coordinamento, prevenzione e responsabilità per pianificare azioni, nuove proposte occupazioni e affrontare le emergenze in Calabria».

«Eventi come smottamenti, esondazioni e allagamenti con il relativo triste bagaglio di famiglie evacuate –ha dichiarato Sapia – rappresentano una questione troppo delicata e importante per tutta la comunità sociale. Altro che clima impazzito: i danni al territorio sono il risultato di anni di leggerezze e violenze a danno della natura. Lo abbiamo detto a più riprese e lo ripeteremo a più non posso: servono politiche per l’ambiente».

«Le risorse – ha aggiunto – per il dissesto del territorio (il Piano nazionale di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico – Dl n. 76/2020 art. 54 comma 2 – Piano stralcio 2020, prevede per la Calabria, sul fondo per la progettazione, il finanziamento di cinque interventi, per un totale di euro 11.178.628,27) sono opportunità da cogliere; ma sarà strategico valorizzare il coordinamento tra enti gestori della forestazione, Protezione civile, Regione Calabria e amministrazioni comunali interessate, sia per affrontare le emergenze, sia per programmare e pianificare azioni di prevenzione».

«E vogliamo ribadire – ha sottolineato Sapia – che per la Fai Cisl l’attività di prevenzione si pratica sul territorio con il lavoro, e significa rinaturalizzazione, manutenzione del suolo e del sottobosco, gestione responsabile della risorsa idrica e del suolo, attività antincendio boschivo, rimboschimento delle aree montane e ripristino di quelle opere realizzate in anni lontani dai lavoratori forestali calabresi. Ricordare il lavoro svolto dagli addetti forestali significa, infatti, anche fare tesoro della lezione del passato ed evitare di ripetere certi errori nel futuro».

«È necessaria – ha proseguito il segretario generale della Fai Cisl Calabria – una concezione della gestione degli spazi verdi non arcaica e medievale, ma di prevenzione del dissesto idrogeologico. Su questo capitolo tanti sono i Fondi e i Piani, ci sono molte risorse finanziarie, ma anche tante, forse troppe, difficoltà che poi si traducono in progetti non esecutivi o addirittura capacità di spesa molto bassa. Mentre per le attività di forestazione in Calabria riscontriamo sempre meno risorse e più difficoltà. Si pensi al taglio della dotazione finanziaria riconfermato dal Governo Nazionale e dalla bozza del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza Next Generation Eu, di solito sintetizzato come Recovery plan, in cui al momento le risorse per il patrimonio forestale non sono previste».

Su questo tema il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, ha sottolineato che davanti alla crisi pandemica non possiamo lasciare settori strategici in balia degli eventi: serve, da subito, una visione più chiara, che porti ad esempio a superare il taglio per il settore forestale calabrese e per i 3,77 miliardi di euro previsti per la manutenzione idrogeologica nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, che sono importanti ma chiaramente insufficienti se si vuole trasformare la crisi in opportunità per un nuovo modello di crescita.

«Su questo tema – ha ha detto ancora Sapia – non smetteremo di battere, perché siamo consapevoli che la tutela del territorio dipende dalla cura dell’ambiente e qui in Calabria serve un nuovo paradigma per il settore forestale. La pandemia, è bene ricordarlo, oltre alle grosse difficoltà causate sul piano dell’emergenza sanitaria ed economica, ha evidenziato l’importanza del benessere ambientale, del bosco e della biodiversità, di preservare cioè una “casa comune” (per usare l’espressione di Papa Francesco nella Laudato si’) per chi verrà dopo di noi. È necessario, dunque, un grande senso di responsabilità per aprire nuove prospettive al cammino delle future generazioni sia in termini ambientali che occupazionali».

«In Calabria, infatti – ha concluso – da troppi anni si assiste inermi alla distruzione di una importante fabbrica, dal grandissimo valore sociale e ambientale, che si chiama “forestazione”. È ora di un cambio di rotta e velocità in una regione che è stata narrata da viaggiatori e scrittori come realtà unica nella sua straordinaria armonia ambientale. È necessario evitare il costante impoverimento di aree verdi nelle zone montane e nei centri abitati, ponendo l’attenzione sul valore dell’aria pulita, senza la quale non ci potrà mai essere benessere sanitario». (rcz)

Al via la seconda edizione del concorso fotografico “Fai uno scatto” del Fai Cisl Calabria

Al via la seconda edizione del concorso promosso dal Fai Cisl Calabria dal titolo Fai uno scatto. Insieme oltre la pandemia… per il lavoro agro-ambientale e il territorio calabrese.

«Abbiamo voluto – ha spiegato il segretario Generale, Michele Sapia – bandire nuovamente un concorso di questo tipo, allo scopo di promuovere, tra i giovani e lavoratori, attraverso l’arte fotografica, tutti i comparti del sistema agro-ambientale regionale e le tematiche legate al lavoro in questi settori ed esaltare, in particolare, la grande opera svolta da molte lavoratrici e lavoratori in questo difficile momento di pandemia, mantenendo alta l’attenzione sui temi dell’ambiente e del presidio umano».

«Gli scatti fotografici, come stabilito nel regolamento – ha aggiunto – potranno infatti ritrarre momenti che richiamino i temi legati precisamente al territorio calabrese in particolare alla tutela del territorio e dell’ambiente, alla biodiversità, ai prodotti di eccellenza del Made in Calabria, alle bellezze paesaggistiche regionali, al presidio umano, alle tradizioni culinarie ed enogastronomiche, alle trasformazioni ambientali causate dai cambiamenti climatici e dal dissesto idrogeologico, e, in questo momento segnato dalla pandemia causata dal Covid-19, al valore del lavoro nei settori del sistema agroalimentare calabrese».

«La nostra regione – ha concluso Sapia – è ricca di bellezze paesaggistiche e naturali, di prodotti agroalimentari straordinari, di borghi marinari e montani suggestivi, di lavoro faticoso e dignitoso, risorse naturali e umane, per cui ci aspettiamo immagini originali, che sappiamo cogliere le peculiarità di questa terra. Alla fine, ci auguriamo che a vincere siano l’ambiente e il territorio, le produzioni agroalimentari di eccellenza e il presidio umano, e il lavoro di qualità».

L’iniziativa è riservata ai giovani dai 18 ai 35 anni e ai lavoratori iscritti alla Fai Cisl Calabria, residenti nel territorio calabrese, che potranno inviare gli scatti fotografici, entro il 31 maggio 2021, all’indirizzo di posta elettronica della Federazione regionale: fai.calabria@cisl.it.

Le immagini pervenute e ritenute idonee a partecipare, saranno sottoposte al giudizio di un’apposita commissione che decreterà sei vincitori, tre per la categoria giovani e tre per la categoria lavoratrici e lavoratori, che riceveranno, in premio, un tablet ciascuno. Un premio utile che, non solo in questo periodo, potrà essere funzionale per l’attività formativa e sociale, ma anche per continuare a fotografare la Calabria, quella bella, di cui non si parla abbastanza.

Tutte le informazioni e i documenti necessari per partecipare al concorso sono consultabili sul sito della Fai Cisl Calabria (www.faicislcalabria.it). (rrm)