Praia a Mare set del video promozionale “Terra dei Padri”

Oggi a Praia a Mare sono in programma le riprese per il video promozionale Terra dei Padri, progetto nato da un’idea dell’assessore regionale Fausto Orsomarso, con il contributo in fase operativa del sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, e diretto dal manager Lucio Presta.  

Dunque, dalle 18, Piazza della Resistenza diventerà dunque un set per il materiale promozionale dell’iniziativa incentrata sul fenomeno del turismo di emigrazione e che dedica un intero anno solare al tema del ritorno fsico dei calabresi sparsi nel mondo in Calabria, alla scoperta delle proprie radici.  

Alle riprese prenderà parte anche Elisabetta Gregoraci, nata a Soverato, nota infuencer internazionale e conduttrice televisiva, oltre che ambasciatrice nel mondo di “Calabria Straordinaria”. 

A partire dalle 22, Piazza della Resistenza ospiterà il concerto di Mimmo Cavallaro per un evento realizzato con il contributo della Regione Calabria, assessorato Marketing, Turismo e Mobilità nell’ambito proprio di “Calabria Straordinaria”. 

Cavallaro, originario di Caulonia, nel Reggino, è noto interprete oltre che sperimentatore della tradizione musicale calabrese, noto per la sua proposta artistica fatta di cantato in dialetto su musiche realizzate con l’utilizzo di strumenti della tradizione, come la lira calabrese. (rcs)

Antonino De Lorenzo è il nuovo sindaco di Praia a Mare

Antonino De Lorenzo, capolista di #Puntoeacapo, è il nuovo sindaco di Praia a Mare. Insieme a lui, correva alla carica di primo cittadino Anna Maiorana.

«Abbiamo vinto le elezioni comunali? Sì, ma ha vinto Praia a Mare. Il nostro obbiettivo non cambia: renderemo questo paese un posto migliore, guidandolo verso il ruolo che merita», ha dichiarato il primo cittadino, aggiungendo che «sarei un ipocrita, se non ammettessi che questo risultato lo avevamo pronosticato come gruppo, oltre che sperato. Più di tutto, questa vittoria ha rappresentato per noi tutti, candidati e sostenitori, un desiderio. Che oggi si avvera. Ovvero, avere la possibilità di dimostrare che un’altra Praia a Mare è possibile».

«Lo abbiamo detto dai palchi e in ogni occasione possibile – ha aggiunto – Praia a Mare ha enormi potenzialità di crescita e su questo lavoreremo. Il compito è impegnativo, certo, e basta solo questo per far capire quale grande responsabilità ci sentiamo, ora più che mai, sulle spalle».

Ma c’è un aspetto che più di tutti viene sottolineato dal nuovo primo cittadino praiese. «Anche durante le ore del voto – ha detto ancora Antonino De Lorenzo – ho respirato aria nuova. Ho visto con i miei occhi e toccato con le mie mani la volontà di cambiamento dei miei concittadini, culturale e sociale più di ogni altra cosa. Mi piace pensare che questo fattore venga fatto risaltare da chi racconterà oggi e negli anni a venire la storia di questa giornata, di questa elezione».

Poi, parole di ringraziamento: «Di cuore – dice ancora il neo-sindaco – ai miei compagni di avventura. A coloro che affianco a me compongono una squadra di 13 sindaci. A tutti coloro che, ugualmente validi, non sono rientrati nell’elenco dei candidati. E sono molti, e sono preziosissimi. Ovviamente, grazie, a chi ha depositato nelle urne quella scheda con il nostro simbolo barrato e che ha indicato i nomi di persone capaci e per bene per rappresentare le loro istanze nell’assise cittadina e nel Municipio. Grazie, infine, a tutti coloro che da oggi vorranno costruire per il bene di Praia a Mare, nelle azioni e nei comportamenti, al di là di ogni schieramento ideologico». (rcs)

Si presenta il progetto “Rigenerazione Med – Cibarsi di cultura Mediterranea” dell’ISS di Praia a Mare

Domani mattina, a Praia a Mare, alle 10.30, sarà presentato il progetto di RiGenerazione Med per un modello di vita ispirato alla Gentile e sostenibile ospitalità dell’ISS di Praia a Mare, guidato da Maria Cristina Rippa.

Il Patto di Amicizia – Rigenerazione Med è uno specifico ed operativo strumento tecnico «affinché le Nostre scuole possano configurarsi in una dimensione più ampia come Civic Center, ossia come modello di scuola aperta e dal ruolo attivo di animazione territoriale e di promozione culturale».

Il Patto di Amicizia, che vede unite le Scuole del patto di Amicizia, Provincia, Comune, Azienda Sanitaria, Università e Enti, si ispira al progetto del’IIS di Praia a Mare Cibarsi di Cultura Mediterranea per il rilancio della Riviera dei Cedri e dell’Italia Meridionale per la neo Magna Grecia del 21° secolo, e ha come oggetto la collaborazione fra le istituzioni scolastiche che vorranno aderire per la progettazione e la realizzazione della seguente attività: TG Med– Il sapore del sapere mediterraneo destinato agli istituti di istruzione superiore, TG Med Junior- Il sapore del sapere mediterraneo: edizione a cura degli alunni del primo ciclo.

Nella realizzazione del tg, gli inviati, ovvero gli alunni delle varie scuole aderenti, raccontano i saperi e i sapori del Mediterraneo tramite la realizzazione di video, di singoli o di più alunni, realizzati da ciascuna scuola e che confluiscono nel canale youtube dedicato RiGenerazione MED, interamente gestito dall’IIS di Praia senza alcun ulteriore carico per le altre scuole.
Si prevede la realizzazione di due video per anno scolastico (da inviare a csis03400d@istruzione.it entro il 30 novembre e 30 aprile) della durata massima di due minuti. Il canale youtube dedicato RiGenerazione MED confluisce nei QR Code posti sulle tre targhe del triMurales Hospes Hospiti Sacer, inno alla gentile ospitalità Mediterranea. (rcs)

 

 

 

PRAIA A MARE (CS) – Italia Nostra: Bene intervento di bonifica di Guardia Costiera all’isola di Dino

Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino, ha reso noto che la Guardia Costiera di Maratea ha rimosso, dai fondali antistanti l’isola di Dino, ben 39 massi di cemento di varie dimensioni posizionati abusivamente ed utilizzati come “corpi morti” per l’ormeggio delle imbarcazioni.

«Inoltre – si legge nella nota – sono stati rimossi una decina di pneumatici, circa 200 metri di cime e cavi di grosse dimensioni con relative boe e gavitelli di ancoraggio, una batteria e tanto altro materiale inerte. Inoltre i subacquei della Guardia Costiera hanno effettuato una ricognizione dei fondali nello specchio di mare in località Porto Rifugio antistante la Torre Crawford già da tempo oggetto di attenzione e segnalazione da parte di Italia Nostra di cui parleremo a parte».
«Italia Nostra – continua la nota – riconferma l’apprezzamento dell’intervento della Guardia Costiera di Maratea già manifestato direttamente e formalmente con il documento del 15 marzo 2022 e l’invio di un’ampia documentazione fotografica dei fondali, non solo perché la bonifica dei Fondali dell’Isola Dino corrisponde ad una battaglia storica di Italia Nostra iniziata precisamente il 13 novembre 2015, ma anche perché dopo l’intervento diretto della nostra Associazione nella pulizia dei fondali svoltosi per oltre 15 giorni nell’ottobre del 2019 e la nostra richiesta pressante di proseguire tale attività di bonifica anche con la rimozione dei massi di cemento utilizzati come ancoraggio delle imbarcazioni che costituivano una minaccia per la Posidonia Oceanica, l’unico soggetto pubblico che ha manifestato interesse e che ha ritenuto di intervenire nell’ambito del programma di tutela dell’ambiente marini e costiero è stata appunto la Guardia Costiera di Maratea che nuovamente ringraziamo».
«Ci auguriamo ora – conclude la nota – non solo che l’attività di bonifica iniziata nel 2021 proseguirà fino al suo completamento, se non avvenuto come crediamo, ma che soprattutto vengano acquisiti i risultati ottenuti e prevenute, con gli appropriati controlli soprattutto delle autorità locali, attività illecite finalizzate al posizionamento abusivo di altri apparati di ancoraggio con corpi morti cementizi che deturpano il panorama marino e gli habitat presenti». (rcs)

Il libraio di Praia a Mare che non vuole chiudere: la gente vuole leggere

Ieri mattina un libraio di Praia a Mare, Pasquale Lanzillotti, non ha alzato la serranda ma si è seduto davanti alla sua libreria ed è rimasto per tutto il giorno, per spiegare a clienti e concittadini il perché della chiusura.

Quella di Pasquale è la prima libreria aperta a Praia, quasi 20 anni fa. E fu una vera sfida, perché Praia è un paese da cui i giovani fuggono e nessuno sapeva chi e quanti fossero i praiesi che leggono. Ma fu un successo. Per una serie di traversie personali – tra cui la morte di entrambi i genitori – Pasquale qualche anno fa diede in gestione l’attività, tornandone al timone da qualche settimana. E scoprendo che i suoi affezionati clienti, paesani e turisti, non lo avevano dimenticato.
Ma poi arriva la polizia municipale, che gli intima la chiusura e, di fronte al no di Pasquale, gli commina un verbale da 5mila euro.
Perché Pasquale dovrebbe chiudere? Per un vecchio debito che la sua famiglia ha accumulato nei riguardi del Comune, derivante da una serie di utenze e tasse comunali applicate al notevole patrimonio immobiliare che i genitori hanno lasciato in eredità a Pasquale. Pasquale non si è mai rifiutato di pagare, ma ha sempre chiesto al Comune di indicargli in dettaglio a quanto ammontasse l’esborso per ogni singolo bene. Perché a non versare quelle tasse sono stati anche gli inquilini che si sono succeduti in appartamenti e magazzini.
Pasquale aveva persino raggiunto un’intesa per un piano di rientro con lo storico sindaco Antonio Praticò. Ma l’arresto di quest’ultimo nei mesi scorsi ha stravolto il quadro. Confidando in quell’accordo Pasquale ha riaperto la libreria, ma di quell’accordo la vice sindaca che ora svolge funzioni da prima cittadina non sa nulla e i vigili hanno agito: verbale e intimazione a chiudere.
Attraverso il suo legale, Pasquale ha passato l’ultima settimana a cercare un’intesa, a far capire che lui non è un evasore fiscale e a proporre soluzioni chiare e affidabili per pagare e scongiurare la chiusura, arrivando persino a offrire in garanzia gli stessi immobili su cui gravano le tasse accumulate. Dall’avvocato del Comune nessuna risposta, fino a ieri. Forse era andato al mare.
La cosa triste è che la libreria è un centro culturale, un’oasi di speranza, un simbolo: qualcosa di migliore può vivere anche in un paese da sempre pieno solo di bar, ristoranti e hotel. I ragazzi trovano i manga e la gente che legge lì se ne fotte di Amazon. Ma il Comune ha ciecamente ignorato anche questo, dimostrando solo cecità e servilismo e andando fino in fondo, come manco la burocrazia della vecchia Urss. Sotto gli occhi dei turisti e della stessa Ubik (con cui lavora Pasquale), che si è detta esterrefatta. (rcs)

PRAIA A MARE (CS) – Al via tesseramento e elezioni per la Pro Loco

La Pro Loco di Praia a Mare con il delegato dell’area Riviera dei Cedri, Salvatore Licursi, riparte dal tesseramento e dalle elezioni in Assemblea dei Soci.

Nei prossimi giorni saranno definite le linee guida secondo lo Statuto vigente, per accompagnare a rinnovare i vari organi in seguito alle dimissioni. Le date per l’apertura del tesseramento all’importante organizzazione del territorio di Praia a Mare saranno domenica 30 maggio e domenica 6 giugno, presso il cinema Loren.

Nel prossimo mese, attraverso la consulenza tecnica dell’Unpli provinciale nella persona del suo presidente Antonello Grosso La Valle, nonché consigliere nazionale e membro della commissione Nazionale Terzo Settore, saranno indicati gli indirizzi normativi al fine di adeguare lo statuto al nuovo Codice del Terzo Settore. Lo stesso nel dare il via al rinnovamento della Pro Loco dell’alto Tirreno cosentino ha evidenziato come il territorio di Praia a Mare, viste le grandi potenzialità e peculiarità che lo contraddistinguo e che ne hanno fatto da sempre una tra le mete più gettonate del turismo costiero ma anche come realtà economica e sociale di notevole importanza, esige un’attenzione particolare e l’avvio di una progettualità più impegnata e produttiva.

«Il nostro obiettivo – ha detto il presidente – è quello di condividere conoscenze e competenze, le risorse e i saperi attraverso l’organismo Unpli, per affrontare domanda e offerta e l’evoluzione di un cambiamento in atto anche nel mondo del volontariato. Entrare a far parte di una grande rete significa condividere un percorso di co-programmazione e co-progettazione dove pubblico e privato entrano in gioco perseguendo finalità e obiettivi nella logica dello sviluppo sostenibile. Fondamentale è anche che chi partecipa e condivi questo cammino deve gestire in maniera corretta e proficua i rapporti nell’interesse specifico del bene comune». (rcs) 

PRAIA A MARE (CS) – Successo per la Giornata Ecologica

Si è svolta con successo, a Praia a Mare, la giornata ecologica dedicata alla pulizia del tratto di spiaggia in cui ci sono numerosi esemplari di Giglio di mare, promosso da Italia Nostra – Alto Tirreno Cosentino.

«La zona, infatti – si legge in una nota – nonostante le numerose, insistenti sollecitazioni da sempre rivolte da “Italia Nostra” alle autorità cittadine, autorità che avrebbero il compito, reso obbligatorio dalla legge, di controllare e provvedere puntualmente alla pulizia e al decoro del luogo, sia rimuovendo i rifiuti portati dalle mareggiate, sia quelli che vengono colposamente o dolosamente abbandonati da persone che meriterebbero di vedersi comminate le severe sanzioni previste, versava da in gravi condizioni di incuria e di abbandono».

«Va anche detto – continua la nota – che l’impegno dei soci non si è limitato soltanto ad un’accurata pulizia dell’area, ma è consistito, inoltre, nell’esposizione, nella forma più opportuna, di alcuni cartelli, che si spera tutti rispettino,  che informano chiaramente della presenza in quel luogo della specie protetta, della necessità di rispettarla in ogni possibile modo, e delle gravi sanzioni previste per chi si rende responsabile di comportamenti illeciti, o da considerare comunque nocivi per questa meravigliosa specie vegetale». 

«Non è certamente questa, aggiungiamo – continua ancora la nota – l’unica occasione in cui Italia Nostra ha fatto presenti le più che legittime, più che giuste ragioni che, inducendo tutti ad osservare il rispetto della natura, dovrebbero convincere soprattutto l’Amministrazione Comunale  a difendere in ogni modo quei beni naturali che sono anche l’unica vera ricchezza  della nostra Città. Purtroppo, abbiamo dovuto capire a nostre spese che a queste questioni c’è pochissimo ascolto».

«Nondimeno – prosegue Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino – abbiamo fatto per primi  la nostra parte,mettendo la nostra Associazione al servizio del Bene comune . Ora ci aspettiamo  che altri facciano la loro,  a partire dall’Amministrazione comunale, per togliere con urgenza i rifiuti dalla spiaggia. Molti di questi rifiuti sono plastiche  di piccole dimensioni, leggere che i primi venti possono riportare in mare. Allora fare presto è assolutamente urgente». (rcs)

PRAIA A MARE (CS) – Domenica Italia Nostra ripulisce la spiaggia dei Gigli di mare

Domenica 28 febbraio, l’Associazione Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino, insieme ai volontari, ripulirà la spiaggia dei Gigli di mare di Praia a Mare dai rifiuti, plastici e non solo, che le mareggiate  hanno lasciato sulla spiaggia.

L’appuntamento è per le 9 alla spiaggia di fronte la Marlane.

«Su tutta la chilometrica costa di Praia a Mare – si legge in una nota – le mareggiate hanno spiaggiato non soltanto grandi quantità di materiali legnosi, ma anche rifiuti di ogni genere: plastica di tutti i tipi e dimensioni, copertoni di ruote di auto, pezzi metallici anche di grandi dimensioni, solo per citarne alcuni. Purtroppo, ad ogni mareggiata la situazione che si presenta è sempre la stessa, peggiorando sempre di più. Il mare ci sta presentando il conto del disastro ecologico che è stato portato avanti in questi decenni». 

«Bisogna assolutamente – continua la nota – cambiare al più presto il sistema di consumo, passando da un’economia lineare dell’usa e getta verso un’economia circolare, basata sul riutilizzo ed il riciclo.  Inoltre, bisogna che i cittadini, le istituzioni e le associazioni tutte si mobilitino per rimuovere tali rifiuti affinché non tornino in mare, sperando che un domani non ci sia più bisogno di giornate come questa. Italia Nostra sta facendo da tempo la sua parte». (rcs)

PRAIA A MARE (CS) – L’allarme di Italia Nostra: centralina del Fiume Noce potrebbe fare danni anche in Calabria

Italia Nostra – sezione Alto Tirreno Cosentino ha lanciato l’allarme circa il danno che l’impianto idroelettrico del fiume Noce – che si trova in località Saporana di Trecchina – potrebbe arrecare lungo le coste di Tortora, Maratea, Praia a Mare.

Come riporta l’Associazione, infatti, è comparsa una nuova centralina che si va ad aggiungere a quella già realizzata poco più a monte: «si tratta di uno sbarramento in calcestruzzo, alto circa  5 metri, per intercettare la portata di acqua e convogliarla verso un impianto di produzione dell’energia elettrica ubicato a lato dello sbarramento». Come sottolineato da Italia Nostra, «è la prima prima opera realizzata di questo tipo ma pare siano  tante le proposte che sono state presentate da imprese private agli enti competenti (Autorità di Bacino e le due regioni Basilicata e Calabria). In passato i Comuni di Tortora e Maratea si sono sempre opposti ma, stavolta, non sono stati neppure interpellati».

«I danni – ha spiegato – che maggiormente provocano questi impianti, riguardano l’alterazione idrologica complessiva sia della portata che della temperatura che determinano gli impatti più severi sugli ecosistemi e non facilmente mitigabili, l’alterazione morfologica del corso d’acqua, l’abbassamento della falda acquifera ,  l’alterazione del trasporto solido, il mancato ripascimento delle zone costiere. Quest’ultimo aspetto è, certamente, il più significativo e grave degli effetti negativi che tale intervento sul Fiume Noce potrebbe  già produrre da subito lungo la costa Tortora, Maratea, Praia a Mare».

«Per tutte queste ragioni – ha spiegato l’Associazione – assolutamente fondamentali per gli equilibri ambientali dei territori costieri e per la loro stessa tenuta economica, Italia Nostra ha chiesto, in modo pressante,  all’Autorità di Bacino, ai competenti Dipartimento della Regione Calabria e Basilicata ed a tutte le altre autorità interessate: di conoscere gli studi eseguiti sul trasporto dei solidi a mare e la valutazione dell’impatto ambientale delle opere in costruzione con specifico riguardo agli effetti sul ripascimento naturale del litorale; di avviare un confronto stringente con gli Enti locali interessati e con i rappresentanti dei vari interessi legati al corso fluviale ed al litorale riguardo alle opere in costruzione; di sospendere  ed interrompere ogni altro eventuale intervento per la realizzazione di centraline idroelettriche fino a quando non sia stata svolta una profonda riflessione tecnico-ambientale sulle conseguenze negative presenti e future lungo il corso del fiume Noce e sul litorale».

«Da 20 anni è, infatti – ha detto ancora Italia Nostra – in corso un difficilissimo riordino dell’equilibrio del Fiume Noce con interventi di eliminazione e riduzione di quegli stessi sbarramenti che, ora, vengono rialzati senza memoria e responsabilità. Un riordino resosi necessario dopo che, alla fine degli anni ’90, l’abitato della Marina di Tortora era stato sfiorato da un alluvione disastrosa per pochi centimetri e dopo che il 30 dicembre 2000 una mareggiata aveva distrutto 80 abitazioni private e 500 metri di lungomare del Comune di Tortora. Cosa era successo ? Che in un impeto di cementificazione selvaggia – che già aveva interessato la fascia costiera negli anni del boom edilizio e seguenti – nel 1985-86 anche il Fiume Noce era stato interessato dalla costruzione di 45 briglie di salto negli ultimi 11 km di fiume dalla centrale idroelettrica in località San Sago di Tortora (e Parrutta di Trecchina) che hanno avuto un impatto devastante».

«Nei successivi 14 anni, dal 1986 al 2000 – ha spiegato Italia Nostra – la foce del Fiume Noce è arretrata di 130 metri, le spiagge di Tortora e di Castro- cucco di Maratea  sono arretrate in proporzione ed anche di 100 metri, il fiume Noce ha alzato il suo letto anche di 3 metri correndo nella piana di Castrocucco al disopra del piano di campagna protetto da argini che venivano alzati ogni anno per far fronte al pericolo di alluvione. Dal 2001, grazie alla spinta dei Comuni di Tortora e Maratea, le due Regioni, attraverso le due Autorità di bacino regionali, hanno approvato e finanziato un progetto di riordino che è andato avanti molto lentamente perché finanziato a piccoli stralci. Pur non avendo completato le opere di riordino in 20 anni, quegli interventi hanno permesso il riavanzamento della foce di oltre 70 metri ed hanno salvato in parte  fino ad oggi la spiaggia di Tortora e quella di Maratea Castrocucco».

«Fino ad oggi – ha spiegato ancora Italia Nostra – ma non sappiamo se lo sarà ancora in futuro. Infatti, gli interventi non sono completati ed i risultati conseguiti vengono messi a rischio da questa nuova opera che va in direzione contraria. Tutti possono, infatti, comprendere che uno sbarramento sul Fiume Noce a 7 km dal mare impedisce il ripascimento delle spiagge di Maratea e Tortora che sono alimentate dalle sabbie che arrivano durante le piene del fiume. Infatti il “trasporto solido fluviale”, così si chiama, viene interrotto dallo sbarramento ed il rischio di danni sul litorale è certo, certissimo alla luce anche delle esperienze già vissute negli scorsi decenni sullo stesso fiume. E, pur tuttavia, non sembra esserci memoria dei disastri recenti sul fiume Noce causati da opere d’ingegneria non ben valutate».

«Non sappiamo – hanno concluso – quali valutazioni strategiche abbiano portato ad autorizzare un opera siffatta, ma è necessario intervenire prima che sia troppo tardi. Gli Enti competenti, e in particolare l’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale e le Regioni Basilicata e Calabria, devono spiegarci come è stato possibile autorizzare una tale opera  e se e come hanno valutato gli effetti sul litorale. Per due decenni le cose che scriviamo sono state documentate da studi e monitoraggi agli atti degli Enti competenti, che non solo le hanno condivise, ma hanno finanziato per oltre 2 milioni di euro ben quattro interventi di riordino del tratto terminale del fiume Noce nel 2001, 2003, 2005 e 2008 ed un quinto di completamento è in fase  avanzata per altri 2 milioni di euro. Questi atti tecnici avevano impedito, fino ad oggi, la costruzioni di sbarramenti per la produzione di energia elettrica sul tratto terminale del Fiume Noce. Che cosa ha fatto cambiare idea alle due regioni ed all’Autorità di Bacino?». (rcs)

 

 

 

PRAIA A MARE (CS) – I volontari di Italia Nostra restituiscono decoro ai Gigli di Mare

Un bel gesto, quello fatto dagli 11 volontari di Italia Nostra – sezione Alto Tirreno Cosentino che, questa mattina, a Praia a Mare, hanno ripulito dai rifiuti tutta l’area naturalistica costiera, sotto la ex Marlane, interessata dalla presenza delle dune e dei Gigli di Mare, pianta protetta da una legge della Regione Calabria.

«Abbiamo ripulito – si legge in una nota – una vasta area che aveva proprio bisogno di questo nostro intervento; abbiamo differenziato quello che era possibile differenziare, strappando i rifiuti dal canneto che precede le bune dove erano stati abbandonati e liberato i Gigli di Mare da quella sporcizia così antitetica con la loro bellezza ed il loro candore. I rifiuti, nelle apposite buste, sono stati raggruppati in due punti unitamente ai rifiuti ingombranti disseminati nell’area».
«Ora – prosegue la nota – ci attendiamo che il Comune di Praia a Mare già da domani mattina li trasferisca in discarica con i mezzi dell’Ente. Abbiamo restituito a quest’area naturalistica almeno il decoro che essa merita e ci auguriamo che da parte dei cittadini di Praia a Mare e altrove ci sia rispetto per questo sito che ha urgente bisogno di quelle misure di protezione e di vigilanza che la legge prevede, e che Italia Nostra ha finora pazientemente ma invano sollecitato.
Ma anche la pazienza ha un limite».

«È vero che soggetti incivili, insozzatori seriali del nostro territorio – si legge in una nota di Italia Nostra – non hanno alcun riguardo nemmeno di un’ area a grande valenza naturalistica da proteggere e preservare, ma è altrettanto vero che quest’ area è completamente abbandonata a se stessa, trasformata in un letamaio, e lasciata al degrado dall’Amministrazione comunale».

«Peccato – prosegue la nota – perché la natura è stata generosissima nei confronti di questo comune, e mentre altri comuni sono impegnati a rinaturalizzare fasce costiere seminando proprio la pianta dei Gigli di Mare che svolge anche un’ azione importante contro l’erosione costiera, qui invece si distrugge e si abbandona senza alcuna amore per la natura e la biodiversità». (rcs)