Radici di Calabria, il gruppo folk ideato in Svizzera da Patrizia Perrone: il trionfo della tarantella

di INNOCENZA GIANNUZZI – Ascoltare, ballare o suonare la musica identitaria calabrese è un modo per affermare la propria identità, che le composizioni musicali sono conosciute e divulgate dalle nostre comunità all’estero, in quanto parte integrante di un comune patrimonio culturale, degno di considerazione perché specchio dell’identità nazionale italiana  e regionale.

Nella  fredda Svizzera, nasce nel 2007 il gruppo folcloristico ”Radici di Calabria”, l’ideatrice è Patrizia Perrone, la quale ha compreso , anche se nata in Svizzera che, la musica permette di raccontarsi, di dare forma e struttura ai pensieri, agli stati d’animo, alle atmosfere del momento, presente, passato e futuro. Ha un immenso potere evocativo che va, spesso, oltre la parola, riuscendo a comunicare anche il non-detto. Insieme poi, musica e parole raccontano l’universo culturale delle Calabria, ne rispecchiano il modo di cogliere la realtà, ci dicono ciò che siamo e ciò che vorremmo o dovremmo essere. Cristallizzano, dunque, la memoria e il sentimento di una collettività, permettendole di esprimere il proprio essere le proprie radici.

Insieme al marito Salvatore Verta ed al loro gruppo studiano coreografie, realizzano i vestiti tipici calabresi, cristallizzano i valori, trasmettono idee e innescano processi di partecipazione  non solo nelle nostre comunità. Proprio per la sua capacità di comunicare anche il non detto, la nostra “Tarantella” ,permette di spaziare, di andare oltre la parola,  di non avere confini linguistici e geografici, grazie ai suoi codici espressivi, riesce infatti ad istituire ponti relazionali anche tra culture fisicamente lontane. In questo processo osmotico, di influenze reciproche, il bagaglio culturale che Patrizia e Salvatore e del  loro gruppo  si trasfonde in quello elvetico, ne deriva qualcosa di nuovo, di originale adattato a quel determinato contesto umano e socioculturale ma in cui permane, sempre e comunque, un substrato comune che collega le diverse identità a suon di musica.

L’armonia che il gruppo “Radici di Calabria”, riesce a trasmettere  al popolo svizzero è la nostra identità, i nostri costumi i nostri colori, la nostra storia, dentro ogni nota ogni coreografia da loro creata , vi è la Calabria, che arde nei loro animi,  riescono a trasferire questo amore nelle città elvetiche, gratuitamente solo per la felicità di suonare orgogliosamente l’essere Calabresi.

A volte, non si dà la giusta importanza alle nostre comunità all’estero, forse perché non vicine a noi, ma sono loro che per colmare la nostalgia divengono i migliori influencer della nostra terra. (ig)

Conclusa “Calabria Valley”: la Svizzera attende eccellenze nella ricerca

Si è concluso oggi il progetto “Calabria Valley”, quattro giornate di scouting realizzate dalla Camera di Commercio Italiana in Svizzera, rappresentata dal dott. Fabrizio Macrì, in cooperazione con il Settore Internazionalizzazione della Regione Calabria, all’Unical con la dirigente Gina Aquino, in attuazione degli indirizzi strategici per la promozione internazionale del Sistema Calabria 2017-2020.

Il progetto “Calabria Valley” è destinato alla promozione in Svizzera delle eccellenze regionali nel campo dell’innovazione e della Ricerca e Sviluppo e si propone di consentire ad una selezione di imprese e start-up calabresi di cogliere le opportunità offerte dal fabbisogno di innovazione svizzero. Nello specifico, l’iniziativa si è rivolta alle aziende afferenti ai settori ICT, diagnostica, innovazione dei materiali, green-tech. Le aziende che hanno chiesto di partecipare alle quattro sessioni sono state 120; fra queste ne sono state selezionate 60, di cui 18 startup.

Durante le quattro giornate, che si sono svolte dal 25 al 28 febbraio, è stato presentato il mercato svizzero e gli operatori calabresi del settore interessato hanno potuto beneficiare di incontri one to one con esperti svizzeri per valutare l’opportunità di accedere ad un contatto con investitori svizzeri (nel caso di start-up); accedere a rapporti con potenziali committenti industriali o commerciali svizzeri (nel caso di start-up late stage o aziende); acquisire servizi di ricerca e sviluppo presso enti di ricerca svizzeri.

L’iniziativa, certamente positiva per gli esiti che si propone, si inserisce nell’ampio quadro dei programmi promozionali sui mercati esteri che la Regione Calabria, a seguito di appositi inviti per l’acquisizione di manifestazione di interesse realizzerà con il sistema camerale calabrese e con le Camere di Commercio italiane all’estero con le quali, nello specifico, 12 progetti sono avviati per l’annualità 2018 mentre ulteriori 20 progetti saranno avviati con altrettante Camere nel corso del 2019. (rcz)