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VIBO – Nasce la Fondazione I.t.s Elaia Calabria

È nata la Fondazione I.T.S Elaia Calabria  per l’area “Tecnologie Innovative per i beni e le attività culturali” e per l’ambito d’intervento “Turismo e attività culturali”, le cui sedi didattiche saranno a Vibo Valentia e a Santa Maria del Cedro.

Guidata dall’ex dirigente dell’Alberghiero Carlo Pugliese, la Fondazione Elaia è stata voluta dal consorzio Cogetur di Ricadi, dall’Arca di Scalea, la Galileo Srl, del Consorzio Ecotur di Scalea, l’Iis “P. Galluppi” di Tropea, l’Ipssar “L. Einaudi” di Lamezia Terme, l’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia, l’Ipseoa “San Francesco” di Paola, l’associazione DidasCalabria di Cosenza, l’Accademia nazionale per l’avviamento alle professioni di Vibo Valentia, l’Università della Calabria, il Comune di Tropea,  con l’obiettivo di far nascere una Scuola di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica riferita alla filiera turistica e culturale, che consentirà di formare il tecnico superiore impiegato per la gestione dell’impresa turistico-ricettiva e il tecnico superiore impiegato per gestire e promuove le relazioni e i rapporti con soggetti pubblici e privati e con associazioni di settore al fine di un’adeguata e condivisa definizione dell’offerta e dei prodotti turistici del territorio, delle sue peculiarità turistiche ed enogastronomiche, ivi comprese le nuove tipologie di servizi per i turismi.

«Il comparto del Turismo Italiano – si legge in una nota – gioca un ruolo centrale per l’economia del Paese (valore aggiunto: 6% del PIL da impatto diretto; 13% del PIL includendo impatto indiretto) ed ancor più per quello della Regione Calabria».

«Tenendo conto di questi dati – ha dichiarato il neo presidente Carlo Pugliese – considerato che l’Italia tra tutti i paese dell’Ue registra un deficit di percorsi di studio professionalizzanti a ciclo breve collegati con il mondo del lavoro, la nascita di una Fondazione ITS Turismo in Calabria, non può che essere una grande opportunità di crescita per l’ecosistema territoriale, e questo grazie alla collaborazione attiva di professionisti, direttamente investiti dai modelli di trasformazione ed evoluzione dell’offerta culturale e turistica del territorio». (rvv)