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A Siderno conclusi i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Portosalvo

A Siderno conclusi i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Portosalvo

di ARISTIDE BAVASi sono conclusi alla grande i festeggiamenti in onore della Patrona della Città di Siderno.  Si aspettava un grande successo e grande successo è stato.

Dopo lo stop forzato causato dalla Pandemia i festeggiamenti in onore della Patrona della Città, Maria SS. Di Portosalvo erano molto attesi e, alla fine, è stata la cronaca di un successo annunciato. Anche se qualcuno ha storto il naso per i sei giorni che hanno caratterizzato i festeggiamenti patronali alla fine, probabilmente, questo è servito a diluire in qualche modo le presenze che sono state tantissime ma che non hanno provocato il caos che si temeva neppure nell’ambito della circolazione stradale.

Solo nelle giornate di punta e in particolare il 7 e l’ 8 ottobre le maggiori difficoltà sono state riscontrate nel reperire i parcheggi, soprattutto nel centro cittadino. Ma l’amministrazione comunale aveva pensato anche a questo ed aveva creato parcheggi alternativi in zone decentrate. Alla fine, quindi, c’è stato spazio per tutti. Difficile quantificare il numero complessivo delle presenze ma certamente si sono superate le 50.000.

In ogni caso è stato grande successo cosa che ha confermato che la festa sidernese è l’evento per eccellenza della fascia ionica reggina. Tra l’altro in questa edizione si è ampiamente notata , tra i cittadini, una notevole voglia partecipativa  e sono in molti che hanno riscoperto l’orgoglio nel sentirsi, finalmente cittadini di Siderno dopo le parentesi buie degli anni trascorsi. Soprattutto le ultime due giornate, quelle di mercoledì e giovedì hanno registrato sin dalla mattinata larga presenza di folla anche grazie agli spettacoli folkloristici che hanno fatto da cornice alla festa. Particolare affollato, giovedi,  anche il corteo partito dal Palazzo municipale per portare il cero votivo in Chiesa come omaggio alla Madonna.

E dopo il rituale dell’accensione del cero, la Comunità ha seguito con grande attenzione il messaggio del sindaco Maria Teresa Fragomeni e l’omelia del Vescovo Mons. Francesco Oliva che hanno toccato anche importanti problemi sociali.  E’ stata una giornata molto intensa perché, poi, nel tardo pomeriggio e sino a sera, così come avevano fatto in occasione della Processione a mare del giorno precedente,  i cittadini di Siderno hanno preso parte in gran numero  alla processione  che si è snodata per le vie della città. Anche in questo caso molti canti a grande voglia partecipativa. Nella tarda serata, dopo il rientro della statua della  Madonna in Chiesa, folla delle grandi occasioni anche per il concerto delle “Vibrazioni” con Piazza Portosalvo gremita in ogni spazio. Poi il gran finale con i fuochi d’artificio.

Ieri mattina la consueta appendice della festa con il Corso della Repubblica ancora chiuso al traffico automobilistico per consentire agli ambulanti di smontare le loro “bancarelle” ancora meta di un buon gruppo di cittadini impegnati a fare i loro ultimi acquisti. Sei di festa intensa che si è sviluppata anche sul lungomare dove giostre e giostrine hanno fatto la felicità di grandi a bambini e dove , come da tradizione, sono stati istallati molti punti vendita del tradizionale “pane e salsiccia” che hanno costituito anch’essi un momento gastronomico di grande  attrattiva. Una grande festa, dunque all’interno della quale non sono mancati importanti messaggi sociali sia da parte del Vescovo Mons. Francesco Oliva che da parte dello stesso sindaco Maria Teresa Fragomeni.

Per il Vescono «La città di Siderno, che è una delle più importanti della Locride, si deve impegnare in tre sfide molto importanti: la condivisione delle attività con gli altri Comuni, un maggiore interesse per le periferie e una necessaria attenzione alle problematiche sociali  con particolare riferimento agli anziani, ai poveri e ai sofferenti».

Tanto ha detto in una delle parti più significative della sua omelia nel corso della quale ha fatto anche fare alla importanza che potrebbe avere per l’intero territorio della Locride l’auspicata unione dei lungomare, quasi a richiamare la necessità che si guardi al futuro complessivo di tutto il territorio della Locride. Il presule non ha mancato di ricordare  il grave periodo che stiamo vivendo auspicando Pace e fratellanza. Maria Teresa Fragomeni nel suo intervento rivolto alla comunità ha subito precisato che «Il ricco programma dei festeggiamenti è stato dedicato  alla ripresa ed al rilancio della vita sociale e culturale della città».

«Sono giorni – ha detto – scanditi da un grande senso religioso e di affetto nei confronti della nostra patrona, Maria Santissima di Porto Salvo e la festa Patronale fa venire alla mente di noi tutti sentimenti, ricordi e tradizioni che ci accompagnano sin dall’età più verde della nostra vita. Ricordi, emozioni e sentimenti, che ci spingono a onorare le nostre origini e soprattutto rappresentano radici profonde per quei concittadini che, per diverse ragioni, hanno dovuto lasciare la propria terra d’origine» .

Ha voluto fare anche «un accorato appello ai nostri giovani affinché non disperdano questo importante patrimonio di tradizione popolare e devozione. Il futuro del nostro Comune passa inevitabilmente – ha concluso – dalla preservazione della sua memoria storica, che si deve coniugare con la giusta fame di futuro dei nostri cittadini più giovani».

«Una festa intensa, insomma, che ancora una volta ha esaltato il ruolo che Maria SS. di Portosalvo ha per la città di Siderno. (ab)