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Abate (M5S): lo sviluppo di Corigliano Rossano passa dai centri storici

La senatrice del Movimento 5 StelleRosa Silvana Abate, ha fatto presente al sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, le denunce e il profondo disagio che vive il centro storico di Corigliano Calabro.

«A lui – ha dichiarato la senatrice – ho segnalato anche la mancanza totale di illuminazione sulla via di accesso al paese. Gli ho suggerito come basterebbe far sistemare dalla ditta preposta i due fari che si trovano uno nei pressi del Ponte Margherita e l’altro nei pressi del cosiddetto “Girone”. Inoltre ho segnalato lo stato di degrado in cui versano varie strade del borgo, l’annoso problema dell’accumulo della spazzatura, oltre che chiedere al sindaco un maggior controllo dell’ordine pubblico soprattutto in quei quartieri più a rischio».

Da quello che si apprende, è che il sindaco abbia già fatto un giro di perlustrazione e di provvedere ad evadere tali richieste.

«Spero – ha aggiunto la senatrice Abate – che sia lui, sia l’assessore all’Open government e ai rapporti con il territorio, che ha le deleghe alla “Promozione dei centri storici” e ai “Rapporti con le contrade ed i quartieri”, procedano presto in questa direzione. Nell’ottica della mia visione di sviluppo turistico della Sibaritide, i tuoi borghi storici la Bizantina Rossano e la Medievale Corigliano devono costituire dei momenti fondamentali ed importanti, così come realmente sono, di tutta l’offerta culturale e storica del territorio. Proprio per questo motivo, a livello nazionale, in Senato, sto lavorando per costruire dei percorsi turistici ed enogastronomici che coinvolgano la cultura e l’agricoltura, elementi caratterizzanti dei borghi storici della Sibaritide».

«È in questa direzione, ad esempio – ha proseguito la senatrice del Movimento 5 Stelle – che va anche il lavoro da me fatto per il disegno di legge sulle Piccole produzioni locali che abbiamo approvato in Commissione Agricoltura e di cui sono stata relatrice. La normativa introduce semplificazioni che consentono il commercio diretto in ambito locale al fine di consentire ai piccoli produttori agricoli e ittici di commercializzare direttamente, in ambito locale, piccoli quantitativi dei loro prodotti».

«Non appena sarà approvata la legge – ha concluso – ci saranno le procedure per identificare gli imprenditori agricoli che possono operare la vendita diretta, i quantitativi e le tipologie di produzione consentite. Solo valorizzando le produzioni locali e i centri storici si possono costruire percorsi di valorizzazione turistica vincenti nei nostri territori che attraggano turisti da tutto il mondo». (rp)