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Pasquale Amato Premio Nosside

Al via le iscrizioni per il 36esimo Premio Mondiale di Poesia Nosside

Da domani, martedì 25 maggio, sono aperte le iscrizioni per il Premio Mondiale di Poesia Nosside, giunto alla 36esima edizione.

Il premio, fondato da Pasquale Amato, dedicato alla poetessa Nosside di Locri del III sec. a.C., ha per logo un’opera del maestro futurista Umberto Boccioni di Reggio Calabria, ispirata al mondo greco classico, e si fregia di una preziosa rielaborazione in argento del logo di Boccioni, eseguita dall’orafo Gerardo Sacco di Crotone per il vincitore Assoluto.

Ci si può iscrivere fino al 10 luglio e, da quella data, la giuria internazionale assumerà le decisioni entro il 30 settembre, e la cerimonia Finale di Premiazione si svolgerà, pandemia permettendo, il 26 novembre nella Piazza Paolo Orsi del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, casa dei Bronzi di Riace e di Porticello.

«L’anno più difficile, quello del tempo del coronavirus – ha detto il presidente Pasquale Amato –  è stato superato non piegandoci ma adattandoci. Abbiamo tenuto la barra dritta ed abbiamo preservato i caratteri fondamentali dell’unico concorso globale per una poesia inedita e mai premiata nel mondo,  senza confini di lingue e di forme di comunicazione, nonché componente dell’Unesco World Poetry Directory. Abbiamo infine inventato il video-evento finale, che ha riscosso ampi consensi. Il percorso del Nosside 2020 si è concluso con la recente pubblicazione dell’elegante Antologia stampata dall’Editore Media&Books, preceduta dall’edizione in e-book.

«Anche nel 2021 – ha proseguito – il Nosside riafferma la sua strategia culturale imperniata su due identità: il plurilinguismo, con cinque lingue ufficiali del Premio (italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese) e l’apertura a tutte le lingue del mondo e la loro pari dignità tra nazionali, originarie, minoritarie e dialetti;  la multimedialità, con l’accesso all’immaginario poetico nelle sue diverse forme di espressione. È magia antica della parola nella Poesia Scritta, suggestione della musica affiancata alla parola nella Poesia in Musica (Canzone d’autore) e fascino dell’immagine video e della computer grafica nella Poesia in Video. In sintonia con le due identità, rientra nel Regolamento un elemento connesso al territorio: la Menzione Speciale Nosside – Bergamotto di Reggio Calabria, destinata a una poesia (scritta, in musica e/o in video) ispirata al Principe Mondiale degli Agrumi. L’iniziativa si avvale della partnership del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria».

 «In 35 edizioni – ha proseguito Amato – sono stati raggiunti traguardi impensabili: proprio nel 2020 è stato raggiunto il traguardo di partecipanti di 100 Paesi in più di 140 lingue, idiomi e dialetti. Tali esiti sono il frutto del metodo di trasparenza nella selezione dei premiati (la giuria riceve le opere dei concorrenti contrassegnati da numeri) che garantisce pari opportunità a tutti i poeti senza distinzioni di stati o continenti, lingue, culture, razze, religioni, età; e dell’intenso lavoro di gruppo che vive il Progetto come un laboratorio permanente. Il Nosside si regge sulla gratuità dell’impegno dei dirigenti e collaboratori e dei componenti della Giuria, nonché sull’autofinanziamento imperniato su Donazioni private di singoli, associazioni, Fondazioni e aziende e su iniziative di Fund Raising. Ed ha fatto della salvaguardia della diversità linguistica del pianeta la sua bandiera, testimoniando – con la sua coerenza e la costante ascesa in tutti i continenti – quanto sia ricco e vario l’incontro alla pari tra le diverse lingue e quanto le grandi lingue più diffuse devono agli universi concettuali delle lingue anche più piccole».

«Altra arma vincente – ha concluso – è stata la scelta di non escludere dal suo seno le lingue più diffuse. Ha deciso piuttosto di usarle per consentire alle lingue dei popoli nativi e delle minoranze e ai dialetti di uscire dalla ghettizzazione per globalizzare la conoscenza dei tesori di cultura e comunicazione che rappresentano. In sostanza, il Nosside ha praticato una globalizzazione alternativa a quella del pensiero unico e della lingua unica. Una globalizzazione positiva che tende a esaltare, salvaguardare e valorizzare la diversità linguistica nel pianeta Terra prima che scompaia». (rrc)