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La Garante della Salute Stanganelli: Vigilanza assidua strumento efficace contro reati salute pubblica

Appello di Luca Garofalo, la Garante Stanganelli: Preso in carico il problema

di PINO NANO – Dopo aver pubblicato ieri la storia di Luca Garofalo, il disabile calabrese che cerca disperatamente di farsi acquistare dall’ASP di Crotone una nuova carrozzella per poter vivere, ci scrive il Garante per la Salute Anna Maria Stanganelli, per manifestare la grande disponibilità della Regione.

Come tutte le donne manager che si rispettino, Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute per la Regione Calabria, è una macchina da guerra.

«Ho contattato – ci scrive – nelle scorse ore Luca Garofalo, dopo aver appreso dalla stampa la sua difficoltà nell’ottenimento di una carrozzina a rotelle elettrica, che possa consentirgli una maggiore autonomia e lo svolgimento delle attività quotidiane all’esterno». «Sono in attesa della sua documentazione – ha spiegato –, che mi trasmetterà a stretto giro, per chiedere ufficialmente agli uffici competenti dell’Asp di Crotone quali motivazioni eventualmente ostano all’ottenimento di tale importante ausilio tecnico».

Ma Anna Maria Stanganelli è andata molto oltre: «Ho informato il Garante dei diritti delle persone con disabilità, Ernesto Siclari che sta seguendo assieme a me la vicenda. Nello stesso tempo, è pervenuta a quest’Ufficio comunicazione da parte del Presidente della Prima circoscrizione della provincia di Reggio Calabria del Lions International, Sandro Borruto, che mi ha comunicato anche a nome degli altri Presidenti delle altre circoscrizioni, Maurizio Bonanno e Giovanni Malomo che i clubs calabresi, guidati dal Governatore Pasquale Bruscino, sono pronti a farsi carico delle spese per l’ausilio richiesto».

Ma già nei giorni scorsi con il Lions International il Garante Anna Maria Stanganelli e il Garante Ernesto Siclari avevano stipulato un protocollo d’intesa sui temi dell’inclusione sociale e della disabilità, «un supporto importante, che nel caso di diniego da parte del Servizio Sanitario regionale, consentirà al giovane Luca, di ottenere questo ausilio così importante per lui. Gli ho promesso che nei prossimi giorni andrò a trovarlo».

Mai risposta ufficiale è arrivata così veloce e così reale. (pn)

L’appello di Domenico della Gatta (Anif): L’appello di Luca Garofalo non  cada nel vuoto

Inneggiare alla vita è un dono che dobbiamo avere tutti. Ci sono però, persone che guardano alla vita con visione più chiara e più elevata.

Sono quelle persone, come Luca Garafolo, che io definisco speciali, anime protese sempre a ringraziare e ad alimentare una speranza.

Si tratta di esseri umani che, purtroppo, hanno patologie gravi e rare.

Molti di loro vivono “adagiati” su una sedia a rotelle ed altri non riescono nemmeno ad alimentarsi come noi e sono costretti ad alimentarsi attraverso speciali apparati con alimenti “ad hoc” oppure persone che soffrono di dislipidemie geneticamente determinate gravi con conseguenze devastanti sull’apparato cardio vascolare.

Tali esseri sono quelli di cui non sentiamo la voce, ma, a ben vedere, gridano più forte di tutti, affinché le loro urla possano venire ascoltate da chi può ascoltarli, aiutarli e comprendere le loro sofferenze.

Si tratta, per me, di angeli che cercano ciò che gli spetterebbe di diritto.

In queste persone si rinviene una grande forza interiore e, spesso, una mente eclettica ed una cultura vastissima che potrebbero elargire all’umanità.

Il loro desiderio di vivere è grande e malgrado le difficoltà psicofisiche che incontrano nel loro vivere quotidiano, non perdono mai la speranza che dovrebbe essere alimentata da chi potrebbe farlo.

Molti sono giovani ragazzi che non si lasciano mai sfuggire il sorriso, l’entusiasmo, la fede e la voglia di vivere, creando in chi l’incontra il desiderio di abbracciarli e ringraziarli per la serenità che riescono a trasmettere, pur nella loro sofferenza.

Nella sostanza, però, noi comprendiamo che la vita ha messo all’angolo queste stupende creature dal quale vorrebbero volare più in alto per poter avvicinare lo sguardo amorevole di Dio per dirgli quel grazie che esce loro dal cuore.

Non si deve restare indifferenti difronte alla loro sofferenza e per chi ha la responsabilità di agire non deve ritrarsi a tendere loro una mano.

Essendo il presidente dell’Associazione Nazionale Ipercolesterolemia familiare (ANIF), ciò che ho espresso è solo una parte del sentimento emotivo che provo ogni volta che si parla di tali malattie.

Ciò mi consente di avvicinarmi e poter condividere, anche se solo parzialmente, la sofferenza di chi, come Luca Garofalo, vivendo con una malattia rara, chiede non soltanto il nostro aiuto, ma anche la speranza di poter sperare”. (ddg)