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Antonio Catricalà

Letta ricorda Antonio Catricalà: «Fu un grande servitore dello Stato»

«È bello ricordare Antonio Catricalà qui sul mare di Sabaudia perché era un amante del mare e perché gli avrebbe ricordato la sua baia di Soverato. È un modo di ricordarlo in una delle sue passioni al di là della sua cifra professionale, che era straordinaria».

Con queste parole Gianni Letta ha ricordato Antonio Catricalà durante lo svolgimento della seconda serata della rassegna “Mediterranea – La Civiltà Blu”, dedicata al premio in sua memoria. Introdotto da Andrea Pancani, vicedirettore del Tg de La7 e moderatore della rassegna, Gianni Letta ha tracciato un profilo approfondito di Antonio Catricalà e della figura del “civil servant”.

«Catricalà – ha spiegato Gianni Letta – è stato un grande servitore dello Stato ed bello che il suo ricordo sia affidato – quasi perpetuandolo – alle figure dei premiati di quest’anno, che come lui sono servitori dello Stato e che come lui hanno il culto delle Istituzioni, e che come lui hanno servito il Paese attraverso la fedeltà alle istituzioni, sapendo che si può servire il Paese indipendentemente dal colore dei governi che legittimamente si alternano nel tempo».

Letta si è poi soffermato proprio sulla figura del “servitore dello stato”: «Ci sono uomini – ha spiegato – che garantiscono la continuità e la solidità della Repubblica italiana, sono gli uomini che fanno funzionare l’Italia, coloro che garantiscono la vita ordinata della nostra comunità democratica. Catricalà – ha concluso Gianni Letta – è stato un grande servitore dello Stato; e lo ha servito in maniera eccellente per tutta la vita». (rrm)