di PINO APRILE – Con la complicità del ministro per le Infrastrutture, il leghista Matteo Salvini, i presidenti leghisti della Lombardia e del Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, vogliono scaricare sulle spalle di tutti gli italiani deficit miliardari di scelte “autonome regionali”, quali le costosissime e inutili, perché deserte, autostrade Brebemi e Pedemontane veneta e lombarda.
Infrastrutture che sono costate cifre da record mondiale a chilometro (eppure, sulla Pedemontana veneta, le gallerie si sgretolavano mentre erano ancora in costruzione) con i pedaggi più alti d’Italia. Un disastro.
Ma invece di alzare le tasse locali per ripagare i danni di scellerate scelte regionali (in spregio di ogni logica e contro le indicazioni di chi, conti alla mano, ne mostrava l’assurdità), Lombardia e Veneto dovrebbero vedere le antieconomiche “autostrade regionali” diventare “nazionali”, grazie a una trovata del ministro Salvini che, nel progetto di riforma delle concessioni autostradali, vorrebbe trovare il modo per far pagare a tutti gli italiani le cavolate di Lombardia e Veneto.
Qualche difficoltà può venire al ministro, dal fatto che le due Regioni pigliatutto, in piena coerenza con il loro modo di intendere “la solidarietà nazionale”, vorrebbero tenersi la proprietà delle autostrade e farne pagare allo “Stato centralista” soltanto i deficit.
Quando si tratta di pagare i debiti del Nord, “Prima il Nord” e “l’orgoglio padano” non valgono più, ma si cede l’onere a quelli che vengono “dopo il Nord”, gli altri italiani (come si vede, non è vero che non vogliano condividere niente).
Il metodo si era già visto con l’Expo, con la Lombardia che era inondata da miliardi “nazionali”, per la fiera, mentre l’ente locale organizzatore varava la norma che escludeva, dall’elenco dei fornitori, tutti quelli più lontani di 300 chilometri (come dire: il costo è a carico vostro, i vantaggi solo nostri).
Dovette intervenire Bruxelles per far cassare la decisione, in nome della libertà di concorrenza. E si è visto con le Olimpiadi invernali 2026, orgogliosamente “a costo zero e facciamo da soli” e poi rivelatesi a peso d’oro per tutti gli italiani (già 3.600 milioni sono stati regalati a Milano-Cortina 2026, da governi compiacenti), anche se quasi niente delle cose da fare è stato fatto e l’Italia rischia una delle peggiori brutte figure planetarie di sempre, tanto da essersi presa già una accusa di incapacità dal Comitato Olimpico Internazionale.
E adesso i miliardi dei deficit delle autostrade regionali a perdere. Non si riesce nemmeno a capire precisamente quanti, o si vergognano di dirlo, considerati i generosi contratti con cui si scaricano sui cittadini i mancati guadagni promessi ai privati.
E non volendo alzare le tasse ai loro elettori, né ammettere di aver fatto delle cappellate, ecco la scappatoia: ci pensa il ministro dello stesso partito a far pagare a tutti gli italiani le sciocchezze degli amministratori padani. E i voti della Lega sono salvi.
Mentre si sprecano quantità inaudite di miliardi per opere superflue, tocca ricordare che quelle risorse sono sottratte a italiani che non hanno ancora visto un treno nella propria città, dal 1861; che hanno dovuto abbandonare il proprio paese, perché l’unica strada per arrivarci è franata e non ci sono soldi per ripararla; e via trascurando.
Non potendosi aspettare niente di buono dai parlamentari complici di questo disegno (e men che meno da quelli del Sud), invitiamo quanti ritengono inaccettabile una tale furbata, a firmare il nostro appello. Forse aiutiamo qualcuno a vergognarsi e a fermare l’ennesima rapina a danno di tutti e a beneficio di pochi. (pa)