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REGGIO - L'iniziativa "Femminile al Plurale" dell'Aba

REGGIO – L’iniziativa “Femminile al Plurale” dell’Aba

Si intitola Femminile al Plurale – Oltre l’otto marzo la serie di iniziative promosse dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria che prenderanno il via domani, venerdì 7 fino al 14 marzo.

L’iniziativa, voluta dal direttore Piero Sacchetti, dalla Presidente Maria Cerzoso e dal sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà, avrà come sede Palazzo Alvaro, in Piazza Italia e si avvale della partecipazione e dell’appoggio della Lega dei diritti umani LIDU di Reggio Calabria, dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Reggio Calabria e di Progetto Civitas.

La manifestazione di apertura, a metà tra corteo e azione teatrale – in programma dalle 9,30 – vuole proprio dare valore a concetti pensati come appannaggio femminile, che si auspica siano sempre più presenti nel futuro della società tutta. 

Dopo la performance, nella Sala Perri di Palazzo Alvaro verrà presentato l’intero programma della manifestazione, in particolare la mostra Femminile Plurale – Una riflessione attraverso la grafica e il design cura di Monica Ferrara, Giulia Romiti, Luigi Citarrella, inaugurata subito dopo. 

La mostra resterà aperta, al pubblico e alle scuole, fino al 14 marzo, giorno in cui, nella Sala Perri, una serie di interventi, filmati, letture, testimonianze e contributi sul tema dell’autorevolezza femminile, concluderanno la manifestazione.  

Con la partecipazione attiva di studentesse e studenti, con lo stimolo di docenti, tra i quali D’Errico del corso di Progettazione della Moda, Negro e Pellicanò di Fotografia, Fabbrocino Video Editing e Francolini del corso di Tecniche Performative, l’Accademia di Belle Arti di Reggio, vuole istituire degli appuntamenti fissi, per lasciare alla città di Athena qualcosa che vada ben oltre la ricorrenza dell’otto marzo.

Dando seguito alla imponente manifestazione promossa in occasione del 25 novembre, l’Accademia si riprende la piazza con Femminile plurale, titolo che racchiude l’idea di una molteplicità di espressioni dell’essere donna contemporanea, il più possibile libera da stereotipi e da modelli precostituiti, rimandando anche alla valorizzazione di aspetti identificati come “femminili” dei quali la società tutta sembra avere estremo bisogno.

«Le donne sono una buona metà della popolazione – ha spiegato l’antropologa Patrizia Giancotti, co-ideatrice del progetto insieme alle docenti di grafica e design Monica Ferrara e Giulia Romiti – e una giornata dedicata a noi, come fossimo un panda in estinzione, può sembrare svilente e anacronistico, ma quello della Giornata Internazionale della Donna resta pur sempre uno spazio nel quale si possono sollevare questioni importanti, attrarre visibilità, essere presenti con le competenze che ci contraddistinguono come Accademia, per veicolare messaggi attraverso il linguaggio universale dell’arte, su temi che coinvolgono la società intera».

Se da un lato la manifestazione vuole porre l’accento sulla disparità di trattamento sul piano dei diritti, della retribuzione, della libertà individuale e del riconoscimento sociale, dall’altro le ideatrici sottolineano quanto «una compartecipazione armoniosa tra femminile e maschile, al di là dell’appartenenza di genere, sia l’unica via percorribile per arrivare a rapporti interpersonali soddisfacenti e a una società migliore». (rrc)