«Sono contento che la Calabria, oggi, sia la prima regione del Sud per importanza delle risorse, perché l’accordo di coesione vale 2 miliardi e mezzo a firmare col Governo questo patto». È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, nel corso della conferenza stampa a margine della firma dei Fondi Sviluppo e Coesione con la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
Presente, anche, il ministro Raffaele Fitto.
«Un frutto di lavoro intenso – ha ribadito Occhiuto – per arrivare a un accordo che fosse reciprocamente impegnativo. Quando mi sono insediato giacevano due miliardi di fondi europei non spesi. In due anni li abbiamo spesi tuttie ciò dimostra il recupero dei ritardi e dell’efficacia della spesa».
«La spesa delle risorse del Fsc, così come del Por, non ha mai creato un aumento del Pil delle Regioni del Sud. Quindi, era evidente che qualcosa non funzionava. Per questo penso che la riforma più importante fatta da questo Governo, in questo anno, sia proprio la riforma di queste strumenti di spesa delle risorse che servono a determinare sviluppo nelle regioni e, soprattutto, nelle regioni del Mezzogiorno».
Occhiuto, poi, ha ribadito come «la Calabria sarà all’altezza della sfida perché ha già dimostrato, in questi anni, di poter recuperare anche il ritardo che si era accumulato nelle stagioni precedenti».
La Calabria è una regione che può dare tanto. Per Occhiuto il Governo ha avuto il merito di qualificare come opera strategica il rigassificatore di Gioia Tauro. Qui abbiamo tutte le autorizzazioni per fare qui un rigassificatore che produrrebbe più della metà del gas che prima importavamo dalla Russia. Perché lo voglio? Perché, da italiano, credo che un’opera del genere sia utile per creare l’indipendenza economica del nostro paese, dal punto di vista energetico».
«Ma lo voglio, in qualità di presidente della Regione Calabria, perché connesso al processo di rigassificazione, è la costruzione della piastra del freddo. E se avessimo qui a Gioia Tauro, a ridosso del più grande porto d’Italia, di uno dei più grandi porti del Mediterraneo, con un’area retroportuale tra le più grandi d’Europa, una grande piastra del freddo, qui si potrebbero surgelare tutti i prodotti dell’agroindustria del Sud».
Tuttavia, il porto di Gioia Tauro non produce ricchezza per la Calabria, perché è un porto solo di transhipment, ha ricordato Occhiuto, sottolineando come se il Porto avesse, anche, la piastra del freddo, «potremmo allocare grandi imprese nell’ottica di grandi investimenti. Per questo chiedo al Governo di farsi promotore con le imprese internazionali».
«Credo che la Calabria e le regioni del Sud oggi possono vivere quello che hanno vissuto in passato le regioni del Nord. Oggi, nel nuovo paradigma dell’economia europea, il Mediterraneo sta diventando sempre più importante. E se ci saranno risorse che si aggiungeranno a quelle del Piano Mattei, diventerà ancora più importante allora quale migliore occasione per il Paese, se non investire in una regione che può essere una piattaforma verso il Mediterraneo».
E da qui la decisione di firmare l’Accordo di Coesione a Gioia Tauro: «per dare l’evidenza di quanto può essere importante la Calabria».
Una regione con tanti problemi, ha ricordato Occhiuto, sottolineando la sua volontà di valorizzare le risorse di cui dispone. Da qui l’appello alla presidente Meloni: «dare la giusta attenzione a questa regione che in passato non ha avuto grande attenzione dai Governi passati».
Il governatore, poi, ha parlato del Ponte sullo Stretto: «una quota di 300 milioni andrà all’infrastruttura, sono contento che la Calabria a fronte di questa cifra, il 2% dell’intero finanziamento del ponte, abbia avuto 3,5 miliardi per la strada statale ionica e circa un miliardo per rifare dei tratti di autostrada che negli anni passati furono inaugurati senza che fossero rifatti». (rrc)