A Cosenza inaugurata la Casa delle Culture

È stata restituita alla città di Cosenza la casa delle Culture, «un avamposto che rappresenta, realmente, la cultura cosentina», ha dichiarato il sindaco Franz Caruso, nel corso dell’evento.

«Era il vecchio municipio che è diventato Casa delle Culture, ma oggi più che mai è per noi il simbolo della rinascita culturale della città vecchia», ha aggiunto Caruso tagliando il nastro alla cerimonia di inaugurazione del nuovo corso della Casa delle Culture, tornata nella fruibilità della città dopo gli interventi di recupero e consolidamento, resi possibili grazie alle risorse di Agenda Urbana.

La nuova gestione e la valorizzazione degli spazi culturali sono state affidate, dopo l’espletamento del relativo bando, sempre di Agenda Urbana, alla Cooperativa “Teatro in note” che gestirà il progetto “Agorà”.

«Teatro in note, la cui Presidente è Vera Segreti, nuova direttrice artistica della Casa delle Culture – ha detto il primo cittadino – valorizzerà gli spazi all’interno della struttura che saranno messi al servizio anche della collettività, perché potranno essere utilizzati per una serie di attività culturali che altre associazioni possono proporre e che serviranno per rivitalizzare il centro storico”. Franz Caruso parla non solo di rilancio di un edificio importante della città, ma soprattutto di “rilancio culturale di un’attività che deve servire per contaminare il territorio e quindi sollecitare e promuovere attività culturali anche da parte di chi non ha una sede propria nel centro storico, ma può trovarla proprio qui».

Per il primo cittadino l’inaugurazione è «simbolicamente un ritorno a quella che era una filosofia di sviluppo culturale del territorio. La Casa delle Culture era stata inaugurata 27 anni fa e si utilizzarono in quel caso i fondi europei del programma Urban».

È a questo punto del suo intervento che Franz Caruso ringrazia «chi, come l’allora sindaco Giacomo Mancini, a quel tempo utilizzò queste risorse per poter recuperare un immobile che stava andando perduto. Oggi riprendiamo quel percorso utilizzando i fondi di Agenda Urbana e abbiamo anche dimostrato che non è vero che al Sud non si spendono i soldi».

«I soldi al Sud – ha puntualizzato il sindaco Franz Caruso – quando si vogliono spendere e si sanno spendere, vengono spesi e si spendono bene. Oggi abbiamo dimostrato, con tutte queste opere di Agenda Urbana che stiamo inaugurando – altre lo saranno nelle prossime settimane – che le inaugurazioni le facciamo dopo che abbiamo completato le opere e non le facciamo ad opere incompiute».

Un significativo passaggio del suo intervento, nella bellissima e affollatissima “Sala Gullo”, magnificamente restaurata e riarredata di tutto punto, il sindaco lo riserva allo “sbarco” dell’Università nel centro storico.

«L’Università è arrivata grazie al mio impegno, e non era affatto scontato. Dopo tanti anni siamo riusciti a portare una facoltà universitaria nel centro storico e prima della facoltà di scienze infermieristiche, arrivata nel complesso monumentale di San Domenico, abbiamo concesso all’Unical Palazzo Spadafora, dove hanno trovato collocazione dieci start-up formate prevalentemente da giovani che, grazie a questa disponibilità dell’Amministrazione, stanno vivendo il centro storico».

Franz Caruso ha ricordato anche il post su Facebook con cui ieri ha ringraziato gli abitanti del centro storico e le cooperative che se ne prendono cura.

«I residenti della città storica – ha sottolineato il sindaco – dimostrano di avere molto più rispetto della loro città di quanto non ne abbiano, invece, altre parti del territorio che dovrebbero essere da esempio. L’esempio, al contrario, arriva proprio dal luogo dove risiedono le radici culturali della città. Abbiamo puntato molto sul centro storico perché siamo partiti da dove gli altri non sono mai arrivati e cioè dalle periferie. Purtroppo dobbiamo dire che anche il centro storico è una periferia».

«Un’anomalia, quella della città vecchia, che si spiega col fatto – ha aggiunto Franz Caruso – che il centro storico è rimasto isolato dal resto della città. E come non partire dal centro storico che è il gioiello di famiglia, non solo per la nostra città , ma per tutto il territorio provinciale che va ben oltre l’area urbana».

«Credo – ha concluso il sindaco – che un gioiello come il centro storico debba diventare il fulcro di uno sviluppo culturale di un’area molto più vasta, in grado di raggruppare quei tanti piccoli tesori che si ritrovano nei centri storici e nei monumenti dei nostri piccoli paesi e borghi che fanno da cintura alla città. Il centro storico non solo deve rivivere, ma deve diventare il motore di sviluppo per l’impegno di far tornare la nostra città, come è stata nel passato, l’Atene della Calabria».

Al “vernissage” della nuova Casa delle Culture un meritato posto di primo piano, per il ruolo che ha svolto come delegato del sindaco ad “Agenda Urbana”, spetta al consigliere comunale Francesco Alimena.

«Abbiamo tentato in tutti i modi – ha spiegato Alimena – di non perdere il finanziamento di Agenda urbana che nel suo nome contiene il senso della sua importanza, perché si tratta di un’agenda per la città. Sono fondi che l’Europa dedica a quelle zone più svantaggiate di cui noi, purtroppo, facciamo parte, affinché si riescano a rendere le città più sostenibili».

«Finanziamenti che – ha sottolineato Francesco Alimena – vanno una parte alle opere pubbliche, e per la città di Cosenza sono 11, e tra questi c’è appunto la Casa delle Culture, e una parte alle imprese che, nel nostro caso, sono 12. Tutti insieme cercheranno di ricucire e di definire un nuovo modello di città, puntando sulla cultura e sul sociale».

«La Casa delle Culture – ha ricordato ancora Alimena – è stata uno dei pilastri più significativi dell’esperienza amministrativa di centrosinistra a Cosenza».

Il consigliere delegato del sindaco ha ricordato, inoltre, l’opera di ristrutturazione e di recupero che ha riguardato sia l’efficientamento dal punto di vista strutturale che quello energetico e gli importanti interventi di restauro.

«Accanto a questo grande progetto di ristrutturazione, Agenda urbana prevedeva anche l’affidamento della gestione dei luoghi, affinché i poli culturali riaprissero e per Casa delle Culture il bando se lo è aggiudicato la cooperativa Teatro in note con il progetto Agorà. L’idea che avevamo in mente – ha concluso Alimena – era quella di far ritornare la Casa delle Culture una vera e propria fucina delle arti».

Soddisfazione, mista ad una comprensibile emozione, è stata espressa da Vera Segreti, Presidente di “Teatro in note” e direttrice artistica della Casa delle Culture. 

«Entrai la prima volta in questa struttura quando avevo 20 anni, cantando e recitando con grandi maestri cosentini e non solo».

A questo proposito Vera Segreti ha ricordato la sua formazione con il Maestro Giorgio Albertazzi.

«Tornare qui per me – ha aggiunto – significa molto e ve lo dimostrerò con i fatti. Già nei primi anni duemila tenevamo qui diverse attività, con concerti e mostre e ricominciare è per noi motivo di grande gioia e orgoglio».

La Cooperativa Teatro in note lavora sul territorio da 30 anni e da 10 porta nelle scuole il festival “Corti Cosenza”, un progetto di formazione che coinvolge i ragazzi.

«Uno degli obiettivi – ha rimarcato Vera Segreti – è proprio portare tutte le attività che svolgiamo alla Casa delle Culture, perché si ripopoli nuovamente, con, ad esempio, il nostro festival della filosofia Diàlogos; o con “Calabria in fabula” che coinvolge le realtà teatrali del territorio; o, ancora, con la terza edizione del festival di cinema contemporaneo “L’Altra visione” e il festival della poesia».

«La cooperativa Teatro in note – ha concluso Segreti – ha fatto un investimento economico importante perché crede nel progetto “Agorà” e vuole promuovere la Casa delle Culture come luogo di arte e di incontro tra diversi linguaggi e come sede per laboratori scientifici e convegni, un luogo, insomma, dove è possibile creare legami tra le persone e aprire un dialogo attraverso l’arte e il suo potere di cambiamento della comunità».

A breve sarà reso noto il calendario delle attività che “Teatro in note” ha già organizzato. (rcs)

COSENZA – Domenica sarà restituita alla comunità la Casa delle Culture

Domenica 28 aprile, alle 18, sarà restituita alla città di Cosenza la casa delle Culture, uno dei simboli, sul finire degli anni ’90, della rinascita del centro storico di Cosenza.

Ciò è stato possibile grazie agli interventi di recupero e consolidamento effettuati con le risorse di Agenda Urbana.  Negli ambienti della nuova Casa delle Culture, al pian terreno si trovano gli spazi, con laboratori attrezzati, destinati ad incubatore di idee e progetti culturali e creativi e un ambiente destinato ad ufficio informazioni e ad attività di coordinamento. Al primo piano ammezzato, invece, gli spazi, con altri laboratori attrezzati destinati alla didattica ed alle attività formative.

Al primo e secondo piano, le aree funzionali con spazi di co-working ed altri spazi polifunzionali per convegni, attività didattiche e formative, da utilizzare anche come sale per esposizioni e per mostre temporanee ed una zona destinata al ristoro e allo svago. Al terzo e ultimo livello, infine, previsti altri laboratori attrezzati e una sala polifunzionale. Tra gli interventi di recupero meritano una menzione particolare quelli che hanno riguardato l’illuminazione.

Da segnalare, oltre al rifacimento del sistema elettrico interno,  sul prospetto prospiciente Corso Telesio, il restauro e il ripristino dei corpi illuminanti a sfera con struttura in ferro battuto e sostituzione del sistema di illuminazione esistente con quello a led. Il tutto reso uniforme con l’illuminazione prevista dall’Amministrazione comunale su Corso Telesio.

Sul prospetto prospiciente il Lungocrati De Seta, invece, è stato previsto un sistema di illuminazione idoneo a mettere in risalto le proporzioni ed i tratti architettonici che caratterizzano la facciata, attraverso corpi illuminanti posti nella parte inferiore e superiore dello stesso.

Con l’occasione sarà illustrata la nuova gestione e la valorizzazione degli spazi culturali, affidati alla cooperativa “Teatro in note” che gestirà il progetto “Agorà”, dopo essersi aggiudicata il relativo bando di “Agenda Urbana. Alla inaugurazione sarà presente il sindaco Franz Caruso e vi prenderanno parte il consigliere comunale Francesco Alimena, delegato del sindaco ad “Agenda Urbana”, la direttrice artistica della Casa delle Culture, Vera Segreti, presidente della cooperativa “Teatro in note” e il giornalista Francesco Cangemi.

«Siamo particolarmente lieti di comunicare alla città – ha sottolineato il sindaco Caruso – la riapertura della Casa delle Culture, crocevia, per molti anni, a partire dalla sua inaugurazione, ben 27 anni fa, il 7 novembre del 1997, di un fervore intellettuale ed associativo che si impose, grazie anche alla lungimiranza di Giacomo Mancini e del suo assessore alla cultura Franco Dionesalvi, come autentico avamposto della rinascita culturale dell’intera città».

«Il nostro obiettivo – ha aggiunto Franz Caruso – oltre al recupero dell’edificio, è stato quello di assegnargli anche nuove ed innovative funzioni, affinché diventi uno dei tre Cultural Hub previsti nel centro storico di Cosenza. In particolare, per ogni ambiente della Casa delle Culture, in accordo con lo studio di fattibilità, a monte delle scelte progettuali, è stata prevista una precisa destinazione, individuando varie aree funzionali che garantiscono l’allestimento di spazi adeguatamente attrezzati e arredati, distribuiti su una superficie complessiva di 800 metri quadri,  corrispondenti ai criteri per l’attuazione della strategia di Agenda Urbana».

«La cooperativa “Teatro in note” – ha sottolineato Vera Segreti – gestirà il progetto Agorà di Agenda urbana e farà rivivere l’ex Municipio di Cosenza, facendolo diventare una fucina per le arti musicali, del teatro, del cinema e non solo. Da qui a poco verrà pubblicato un calendario degli eventi artistici che proporremo alla città. Si sta anche lavorando per accreditare la struttura da parte della Regione Calabria come ente formativo, il che consentirà di tenere corsi professionali e dare così tante opportunità a chi vuole intraprendere un percorso volto a diventare una maestranza del cinema o del teatro e non solo».

Dopo trent’anni di attività, la cooperativa “Teatro in note” trasferirà alla Casa delle Culture alcuni dei suoi progetti più importanti, come la decima edizione di Corti Cosenza”, la terza edizione del festival di cinema contemporaneo L’Altra visione, “Diàlogos – Festival della filosofia e delle arti e molto altro.

Nel corso della giornata inaugurale di domenica 28 aprile, oltre a fornire ulteriori ragguagli sul progetto Agorà, sarà illustrata la rete di professionisti specializzati, tra critici, curatori, allestitori ed editori (tra questi Roberto Sottile, Marilena Morabito, l’Associazione culturale Acav e Galileo editore) con particolare riferimento all’area espositiva intitolata al compianto fumettista Andrea Pazienza. L’area cinema verrà organizzata, nella Sala Ejzenstejn, in partnership con la Big digital eye, società di produzione cinematografica diretta dal regista e produttore Pier Luigi Sposato.

La struttura ospita anche la Sala Gullo dove si svolgeranno convegni scientifici e degli ordini professionali. Durante l’inaugurazione, nello spazio espositivo multimediale della Casa delle Culture, La Rivoluzione delle seppie proietterà dei video sulle attività realizzate nel centro storico e tornerà sull’illustrazione del progetto “Cosmo”. (rcs)