Domani pomeriggio, a San Demetrio Corone, alle 18, sarà inaugurata la nuova sede della Casa comunale di San Demetrio Corone, alla presenza del presidente dell’Albania, Bajram Begaj.
La nuova sede, infatti, è sita nei locali dell’elegante e prestigiosa “Villa Marchianò”, costruita agli inizi del 1900 e, oggi, completamente restaurata nel pieno rispetto dell’efficientamento energetico, dall’Amministrazione Comunale Madeo.
Il presidente Begaj, infatti, taglierà il nastro assieme al sindaco di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo. All’inaugurazione saranno presente anche il Vescovo dell’Eparchia di Lungro, Mons. Donato Oliverio, insieme a tanti rappresentanti delle istituzioni civili, religiose e militari del territorio.
È un momento storico per la comunità sandemetrese, il Comune per la prima volta apre i propri uffici nel cuore del paese, in prossimità di “Piazza Monumento”, principale luogo di incontro e partecipazione del paese.
Villa Marchianò oltre a divenire il cuore politico e amministrativo della cittadina arbëreshë, ospiterà al suo interno una pinacoteca assortita con opere d’arte di maestri pittorici importanti, quali Franco Azzinari, ed Ibrahim Kodra, Giuseppe Marchianò, Federico Braile, Maria Credidio e tanti altri ancora, sculture lignee dello scultore Hevzi Nuhiu, affreschi ed il bellissimo abito da sposa della tradizione arbёreshe: il costume di gala detto “llambador” per la luminosità dei filamenti d’oro, che costituisce ancora oggi uno degli elementi distintivi dell’identità arbëreshe.
Un luogo suggestivo in cui si fondono arte, storia e identità della comunità.
Un nuovo capitolo per l’intero paese, che onora la propria storia e la cultura arbëreshe con spirito civico e senso di appartenenza.
«Siamo fieri – ha dichiarato il sindaco Ernesto Madeo – di condividere questo importante momento con tutta la comunità, che finalmente, dopo più di cinquant’anni, potrà godere di una nuova Casa comunale nel centro del paese, in una struttura importante e vetusta che oggi coniuga eleganza, efficienza e sicurezza».
«Per San Demetrio Corone – ha aggiunto – questa inaugurazione non deve costituire un punto d’arrivo bensì un volano per crescere ancora, e proprio a noi amministratori spetta credere nella ripresa e nel potenziamento delle nostre risorse. Sono certo che questo momento di orgoglio rappresenta un punto di forza per crescere, guardare al futuro e preservare la bellezza del nostro borgo».
Un appuntamento importante, dunque, per la comunità di san Demetrio Corone che continua a mantenere viva la lingua, i riti e i costumi arbëreshë, in dialogo costante con i popoli dei Balcani e con l’Albania in particolare. (rcs)