LOCRI (RC) – La Caritas di Locri-Gerace aiuta il reinserimento sociale dei detenuti

Lavorare è dignità: il lavoro ti permette di poter vivere senza dover pesare sulle spalle altrui, di costruirti una famiglia, di realizzarti individualmente e all’interno della società, di essere parte integrante dello sviluppo del Paese.

Nella convinzione che il lavoro sia anche un grande mezzo di inclusione, la Caritas diocesana di Locri-Gerace ha elaborato e sta sperimentando presso il carcere di Locri un modello di riabilitazione e reinserimento socio/economico nel territorio degli ex detenuti.

Il progetto nasce dall’esigenza di ripristinare rapidamente le condizioni pre pandemia della casa circondariale cittadina, all’interno della quale, per decreto ministeriale, l’introduzione obbligata di misure normative eccezionali per impedire il diffondersi del Covid-19, ha impedito molte delle attività trattamentali rieducative. Con tale fine, il programma ideato dalla Caritas diocesana si sviluppa attraverso attività di pubblica utilità per il tempo stabilito dall’Autorità competente come misura alternativa alla detenzione e, fino ad oggi, ha dato risultati soddisfacenti, ottenuti grazie al lavoro sinergico tra gli enti coinvolti.

Nello specifico, l’impegno della Caritas si svolgerà anzitutto tra le mura della casa circondariale, all’interno della quale l’ormai fisiologico sovrannumero di detenuti e la presenza crescente di persone extracomunitarie che manifestano difficoltà di comprensione della lingua e di reperimento dei beni di prima necessità, ha convinto i nostri operatori a proporre l’idea progettuale Mendicanti di riconciliazione, profeti di speranza, che unisce l’attività lavorativa all’interno di laboratori artigianali al miglioramento delle condizioni personali, di igiene, pulizia e confort delle persone che scontano una pena.

La mancanza di effetti personali o di generi di prima necessità, infatti, genera nel detenuto una situazione di disagio che può costituire un elemento di discriminazione e/o frustrazione che, unitamente all’assenza di capacità lavorative, ingenerano quel tipo di isolamento sociale che spinge alla recidiva.

Per tali motivi, il progetto ha avviato un percorso di miglioramento della persona e di sensibilizzazione ai comportamenti corretti verso gli altri e l’ambiente e intende realizzare un emporio solidale presso il quale i detenuti potranno reperire vestiario di prima necessità. Il percorso di ricostruzione personale viene completato da un servizio di cappellania sviluppato grazie a un cappellano e alla nostra squadra educativa, che accompagnerà i detenuti attraverso un percorso di ricostruzione dei rapporti umani, raccoglimento e riflessione e confronto (tre momenti che abbiamo convenzionalmente indicato con le tre P di Presenza, Preghiera e Parola) ma, soprattutto, con l’attivazione dei laboratori artigianali.

Questi ultimi impegneranno i detenuti nella realizzazione retribuita di braccialetti della Pace e Corone del Santo Rosario, ma anche di prodotti di cosmesi naturale e detergenza ecologica realizzati grazie alla preziosa collaborazione con la cooperativa sociale Felici da Matti che da venti anni si occupa di recupero e riciclo degli scarti, sia materiali sia sociali, per perseguire i nobili obiettivi della tutela dell’ambiente e del reinserimento sociale dei soggetti svantaggiati. Grazie alla consulenza di un artista del legno, inoltre, i detenuti creeranno porta sapone realizzati con gli scarti del legno d’ulivo da commercializzare all’esterno del carcere.

Creando una collaborazione attiva tra la casa circondariale di Locri e i tutor, oltre a favorire la nascita di un’attività imprenditoriale costituita da ex detenuti, nel prossimo futuro si intende commercializzare parte dei prodotti realizzati all’interno del carcere, creando un economia circolare in grado di garantire l’autosostenibilità del progetto e che la collaborazione tra il carcere e gli associati al progetto risulti duratura nel tempo.

Su input del presidente del Tribunale di Locri Fulvio Accurso, poi, si è pensato anche alla realizzazione di un’attività commerciale gestita dall’impresa composta da ex detenuti, con l’obiettivo di sviluppare l’economia sociale come strumento d’inclusione socio/lavorativa di chi deve reinserirsi in società e attivare processi di comunità monitoranti in luoghi simbolo della lotta alla ‘ndrangheta.

Sempre rivolto agli ex detenuti è, infine, il percorso di assunzione nella Diocesi di Locri-Gerace attivato, al momento, su due persone che hanno seguito un percorso formativo all’interno della casa circondariale per poi rilevare l’incarico che attualmente ricoprono.

Riteniamo, così, di aver individuato il modo non solo di spezzare la routine della giornata dei detenuti, ma anche di dare loro uno scopo funzionale alla dinamica di progettualità e al loro futuro, migliorando le prospettive di reintegro all’interno della società civile e limitando il rischio, molto concreto sul nostro territorio, che tali persone, abbandonate a loro stesse, possano farsi tentare dalla prospettiva di facili guadagni. (rrc)

Addio a Giuseppe Pezzimenti, sindaco di Gerace

Cordoglio, in Calabria, per la scomparsa di Giuseppe Pezzimenti, sindaco di Gerace. I funerali avranno luogo martedì 20 giugno, alle 15,30, nella Basilica Concattedrale di Gerace, partendo dal Palazzo del Tocco, Sede Municipale dove è allestita la camera ardente.

«Un uomo di alto profilo politico che si è dedicato con profonda abnegazione e impegno per Gerace e il territorio fino all’ultimo», lo ricordano i consiglieri di Rinnovamento Democratico.

«Il dott. Giuseppe Pezzimenti è stato un quello che si può definire un leone – continua la nota – per le tante e difficili battaglie che ha combattuto sin dal 1993, quando, eletto Sindaco di Gerace ha dovuto affrontare una situazione molto pesante, dovuta sia al dissesto finanziario sia alle vicende giudiziarie che, all’epoca, avevano interessato la precedente amministrazione, che si era dovuta dimettere a causa di un’indagine relativa all’ospedale di Gerace».
«Nonostante quelle complessità il dott. Giuseppe Pezzimenti ha saputo superare gli ostacoli che si erano presentati e, con lungimiranza, ha iniziato il progetto politico di rilancio della Città di Gerace per farla diventare una meta turistica di primo piano a livello nazionale e internazionale. Quel progetto politico è stato portato avanti nel corso delle varie amministrazioni che il dott. Pezzimenti ha guidato, da ultimo con la vittoriosa affermazione alle elezioni dell’ottobre 2021, quando i Cittadini di Gerace lo hanno premiato ancora una volta riconoscendogli il merito politico e umano che lo ha sempre contraddistinto. Gerace e i Geracesi accompagneranno il proprio amato sindaco Dott. Giuseppe Pezzimenti nel Suo ultimo viaggio per tornare alla Casa del Padre».
Cordoglio è stato espresso dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto: «Già consigliere regionale, è stato esempio di valente professionalità e politico appassionato. Alla famiglia e alla comunità del Comune reggino la nostra sincera vicinanza».
«L’amministrazione metropolitana si stringe nel dolore della famiglia del sindaco di Gerace Giuseppe Pezzimenti, scomparso nella serata di ieri». È quanto scrivono, in una nota stampa, il sindaco facente funzioni, Carmelo Versace, ed il consigliere delegato, Rudi Lizzi, rivolgendo il proprio «cordoglio all’intera comunità geracese».
«Ci ha lasciati – proseguono – una parte importante della storia e della vita amministrativa del comprensorio. Il sindaco Giuseppe Pezzimenti ha costantemente vissuto l’impegno politico con passione e dedizione, sempre nell’interesse della propria comunità».
«Ha lottato fino alla fine – ha, quindi, specificato il consigliere Lizzi – e la sua morte rappresenta una grave perdita per tutti noi. Insieme abbiamo condiviso un percorso politico e amministrativo entusiasmante. Lascia un profondo vuoto nel cuore di quanti hanno avuto l’onore e il privilegio di conoscerlo».
Il commissario di Fratelli d’Italia – Reggio Calabria, Denis Nesci, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa del sindaco Pezzimenti.
«Politico ed amministratore appassionato, persona perbene – ha ricordato – ha saputo interpretare i ruoli che ha ricoperto con autorevolezza ed eleganza istituzionale. La comunità di Fratelli d’Italia perde un suo illustre referente. La Federazione Provinciale di Reggio Calabria, il Coordinamento della Città Metropolitana di Reggio Calabria e i Circoli di Fratelli d’Italia si uniscono al dolore della famiglia ed esprimono cordoglio per la grave perdita».
«…e un altro pezzo di storia se ne va, seppur con incredibile dignità, indomito coraggio e autentico stile», ha scritto Vincenzo Speziale.
«Anche Giuseppe Pezzimenti ci lascia – ha aggiunto – e lo fa dopo aver combattuto, guardandola dritto negli occhi, una malattia che giammai può lasciar scampo: è ovvio, noi della Locride siamo tutto ciò, perché nulla ci scalfisce, in quanto ‘simu accussì’! È stato Sindaco di Gerace – splendida rocca sopra Locri – più volte, amandola e definendola, amministrandola e rappresentandola, come si fa con una visione insita, da missionario laico».
«E anche questo la politica, questa passione autentica e disinteressata – ha detto ancora –, che s’impossessa si noi tutti, allorquando siamo politici e non politicanti e nemmeno o soprattutto arruffoni e ‘spaccapopoli’, alla ‘Cinquestalle’ maniera. Ecco, ora requiem, epperò quanta dignità ci ha regalato il ‘leone’ nel congedarsi alla vita. Alla famiglia tutta, da parte mia e di mia moglie e dei componenti della nostra famiglia, ma pure di questa grande area democristiana che rappresento e guido, il mio cordoglio sincero, pure esteso a Gerace, visitata l’ultima volta, assieme al caro Albert de Monaco».
 (rrc)

La celebrazione dei Cinque Martiri di Gerace e l’importanza di “guardare oltre”

È stato presentato, a Gerace, il progetto di rievocazione e celebrazione dei moti reggini del 1847 e dei cinque Martiri di Gerace, con. l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’insurrezione mazziniana nel reggino e creare un laboratorio di comunità che possa ridare centralità alla storia comprensoriale.

L’incontro, moderato dal direttore responsabile del quotidiano online Métis Jacopo Giuca, è stato aperto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli per celebrare la ricorrenza della Festa della Repubblica, quest’anno particolarmente sentita in quanto concomitante con il 75º anniversario della Costituzione Italiana, e dai saluti istituzionali del vicesindaco di Gerace Salvatore Galluzzo.

È stato dunque dato spazio agli interventi del presidente dell’agenzia di formazione accreditata dalla Regione Calabria Focs e agente di sviluppo territoriale, coach, mentore e orientatore scolastico Pierfrancesco Multari, dello storico e componente del Comitato Tecnico Scientifico del Progetto Vincenzo Cataldo e del coordinatore del progetto e responsabile del centro studi Focs Piero Multari, che hanno illustrato le modalità di svolgimento e le finalità del progetto, che si dipanerà attraverso un ciclo di incontri settimanali in programma tra il 2 settembre e il 2 ottobre.

Durante il suo intervento di saluto, il vicesindaco Galluzzo ha sottolineato l’importanza di un progetto che intende non solo rievocare la rilevanza dei moti risorgimentali del XIX secolo, ma anche, grazie alla prevista partecipazione delle classi dell’Istituto Comprensivo Cinque Martiri di Gerace, stimolare la conoscenza di un importante capitolo della storia comprensoriale tra gli studenti e sensibilizzare all’inserimento di un sezione dedicata a tali moti nei programmi ministeriali di apprendimento.

Pierfrancesco Multari, dunque, ha spiegato come, grazie al partenariato di Promocultura Edizioni e Promovideo, dell’accademia Ars Musicæ di Gioiosa Ionica, del Caffè Letterario Mario La Cava di Bovalino e all’importante contributo degli esperti, quali il presente professore Cataldo o l’avvocato Mimmo Romeo, anch’egli componente del Comitato Tecnico Scientifico, il progetto intenda sviluppare un’analisi a 360° della realtà storico/sociale locridea al tempo dei moti risorgimentali, in un percorso di studi che, in un’ottica di sviluppo territoriale, si dipani attraverso incontri organizzati nel periodo compreso tra la rievocazione dell’inizio dell’insurrezione Mazziniana di Reggio Calabria del 2 settembre 1847, e quella dell’esecuzione dei Cinque Martiri del 2 ottobre del medesimo anno.

A Cataldo è naturalmente toccato intervenire sull’incasellamento documentale dei moti reggini e sulle motivazioni che hanno spinto il Comitato Tecnico Scientifico a organizzare tale iniziativa proprio in questo periodo storico, in cui la società italiana pare essere chiamata alla realizzazione di un nuovo e deciso moto di stampo risorgimentale che, all’esito delle crisi politiche, sanitarie e sociali che hanno martoriato l’Europa e il Mondo, deve garantire alle nuove generazioni di poter guardare con rinnovata fiducia al futuro.

Di tutto questo, come dell’esito tragico della storia dei Cinque Martiri e delle vicende che hanno portato al ritrovamento dei loro presunti resti mortali, si parlerà ovviamente nel corso degli incontri del progetto, ha dunque concluso Piero Multari, che nel suo intervento ha voluto rimarcare l’importanza sociale dell’iniziativa e la volontà di rivolgersi in maniera particolare ai giovani del comprensorio, così convinti di fare parte di una realtà sociale marginale da non rendersi conto di quale ruolo di primo piano abbia invece rivestito la Calabria in generale e la Locride in particolare nelle vicende storiche della nostra Penisola.

Numerosi e sempre puntuali gli interventi della platea, che ha dimostrato, con domande pertinenti, quali e quanti possano essere i nodi da sciogliere in merito alla storia dei Cinque Martiri e, soprattutto, quanto fertile possa risultare il terreno socio-politico geracese per i semi di un confronto che coinvolgerà il capitale umano comprensoriale anche attraverso la creazione a Gerace di un laboratorio di comunità che possa stimolare i cittadini di domani anzitutto a riscoprire l’orgoglio dell’appartenenza a una realtà straordinaria, ma anche a svelare le opportunità che si possono cogliere imparando a “guardare oltre. (rrc)

GERACE – Al Museo Civico si rievocano i moti reggini e i 5 Martiri di Gerace

Venerdì 2 giugno, a Gerace, alle 17, al Museo Civico, si terrà la presentazione del progetto Rievocazione e celebrazione dei moti reggini del 1847 e dei 5 Martiri di Gerace – anno 2023, ideato e realizzato dall’Associazione Focs Formazione.

Il progetto mira alla valorizzazione e al recupero della memoria storica e allo sviluppo del capitale sociale del territorio attraverso la riscoperta e la condivisione dell’identità storica. Obiettivo che intende raggiungere attraverso la calendarizzaizione di un ciclo di incontri. (rrc)

GERACE (RC) – Ordine dei medici, importante corso di aggiornamento sul Covid

Si continua ancora a parlare di covid, ma questa volta dal punto di vista della prevenzione. Ed il corso di aggiornamento su “Prevenzione vaccinale e assistenza ai malati affetti da Sars-Cov-2”, organizzato dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria e svoltosi nella sala “Chiesa di San Francesco d’Assisi” di Gerace, ha, infatti, evidenziato la necessità di non abbassare la guardia rispetto a quella che è stata una vera e propria pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero.

«È importante ricordare che il covid, anche se meno pericoloso rispetto al passato, non è stato completamente debellato – ha evidenziato nel corso del suo intervento il presidente dell’Ordine, dottore Pasquale Veneziano – occorre sempre porre molta attenzione sulla prevenzione vaccinale e nel seguire tutti quei pazienti che, a distanza di tempo continuano ad avere delle sequele che debbono essere curate ancora per molto tempo. La presenza dell’Ordine dei Medici a Gerace rappresenta un ringraziamento a tutti coloro che proprio in questi luoghi e quindi in tutta la fascia ionica hanno operato con grande professionalità e spirito di sacrificio».

All’incontro erano presenti, oltre ai tantissimi medici che operano in zona, diversi studenti del Liceo Scientifico di Locri, proprio perché, come ha rimarcato lo stesso Presidente, «il messaggio di prevenzione vada diffuso anche ai ragazzi delle varie scuole».

Il presidente Veneziano ha inoltre ricordato come l’ospedale di Locri da qualche mese è diventato molto più sicuro perché al suo interno è stato istituito un vero e proprio servizio di Polizia, attivo 12 ore al giorno. «Questa decisione rende più sicura l’attività dei medici che, come si sa, lavorano in una situazione ad alto rischio, basta solo ricordare i numerosi episodi di violenza accaduti di recente. Diamo merito, quindi, alla direzione sanitaria per essersi impegnata a trovare una soluzione a questo grave problema».

Tornando al Corso di aggiornamento, il presidente Veneziano ha poi ricordato la divisione di Pneumologia dell’ospedale di Locri, diretta dal dottore Domenico Calabrò, che nel periodo del covid si è distinta riuscendo a fronteggiare la pandemia in tutto il territorio della ionica, tanto che la dottoressa Anna Maria Stanganelli, garante regionale della Salute, ha voluto dare un riconoscimento all’Ordine e, quindi, indirettamente a tutti coloro che hanno prestato servizio in quel periodo.

È stata poi la volta del direttore Soc di Pneumologia P.o. di Locri, dottore Domenico Calabrò, il quale ha ricordato non soltanto l’intensa collaborazione con l’Ordine dei medici nei quasi tre anni di pandemia ma anche con le diverse strutture italiane di pneumologia, allestendo, tra l’altro, nell’ospedale di Melito Porto Salvo, un reparto dedicato interamente alle problematiche conseguenti al covid.

«Abbiamo assistito i malati usando gli antivirali e con risultati davvero eccezionali – afferma il dottore Calabrò – perché agiscono all’interno del virus bloccando la replicazione, facendo si che tutti i pazienti a rischio di progressione di malattia potessero migliorare sensibilmente, allontanando i pericoli maggiori». Rispetto al Corso di aggiornamento, per il dottore Domenico Calabrò è stato molto utile perché tutti i medici coinvolti nell’assistenza a questo tipo di pazienti, nell’illustrare la propria esperienza acquisita durante la pandemia, «sono adesso pronti ad affrontare qualsiasi evenienza rispetto al covid».

Per il dottore Antonino Zema, libero professionista in Neurochirurgia e componente della Commissione regionale per la formazione e l’aggiornamento, la speranza è che non si verifichi mai più, in modo così eclatante, un problema di salute così grave.

«Nonostante la fine ufficiale della pandemia, certificata dalla Oms, occorre rispettare quelle regole basiche del vivere sociale, senza dimenticare quanto successo. Chiudiamo con il passato ma con un bagaglio d’esperienza enorme, una esperienza dal punto di vista medico-scientifica che servirà per curare altre patologie, compresi i tumori».

Infine la riflessione del vicepresidente dell’Ordine dei medici, dottore Giuseppe Zampogna, sintetica ma molto efficace.

«Questo convegno è utile per gli insegnamenti acquisiti nel corso della pandemia e dagli errori, quindi come concetto di “risk management”, possiamo prepararci ad eventuali insorgenze di future pandemie con l’augurio che non si manifestino». (rrc)

L’OPINIONE / Rudi Lizzi: Escluso da Giunta di Gerace, ma a testa alta

di RUDI LIZZI – Escluso dalla Giunta, ma a testa alta, consapevole delle tante cose fatte per Gerace e con l’amarezza d’aver subito una scelta che, solo per il momento, interrompe un’azione di governo votata alla crescita ed allo sviluppo della comunità geracese.

Non ero d’accordo con la candidatura a sindaco di Salvatore Galluzzo, ovviamente non per questioni personali, ma per una convinzione nata dopo aver ascoltato e recepito la volontà della cittadinanza. Nella mia esperienza ho sempre ritenuto supremo l’indirizzo che arriva dalla base, dalla gente che vive, opera e lavora per lo sviluppo di Gerace. Insomma, non sono a credere che una sintesi su Galluzzo possa essere sbagliata, ma è una chiara e netta sensazione emersa dai cittadini. Questo l’ho detto in numerose riunioni interne, sottolineando allo stesso Galluzzo così come agli altri consiglieri che, una buona parte della cittadinanza, si era espressa criticamente rispetto ad una sua discesa in campo. Ho pagato, se così si può dire, per aver difeso e dato peso alla volontà popolare.

Non ho nulla da rimproverarmi e porto con me un numero infinito di attività, progetti, lavori e risultati che, in questo ultimo anno e mezzo in cui ho svolto le veci del sindaco, spesso assente per motivi personali ed a cui rinnovo il mio più grosso in bocca al lupo, hanno contribuito a migliorare l’assetto di Gerace nel presente e in un’ottica di sviluppo nel medio-lungo termine.

Ho sempre pensato Gerace divisa in quattro macro-aree: il centro, l’area montana, il borgo e l’area di Merici. L’impegno che avevo immaginato su cinque anni prima che mi venisse revocato l’incarico, ha prodotto risultati straordinari se guardo, per esempio, al progetto portato avanti con la Città Metropolitana rivolto all’ultimazione della piazza davanti la Chiesa, a Merici, dotata di tutti gli arredi urbani necessari e di un parco giochi che la rendesse, finalmente, un punto di ritrovo ed accoglienza. Come dimenticare, poi, la realizzazione dei campi di padel e di calcio comprensivi di ogni servizio possibile.

Opere che verranno cantierizzate nell’arco di un mese o poco più. Per non parlare, ancora, del finanziamento da 1,5 milioni di euro per il “Borgo smart”, un progetto che andrà ad incidere sui sottoservizi del centro storico con l’interramento di tutti i cavi. Idee che hanno avuto un’eco internazionale e che hanno spinto l’immagine di Gerace fuori dai confini nazionali.

I 390 mila euro destinati al miglioramento delle strade interne e la scelta di voler intervenire massicciamente nelle aree montane interessate, proprio adesso, da lavori che finiranno entro luglio. Come per esempio la rifunzionalizzazione, dopo 20 anni, del depuratore. Si tratta di risultati concretissimi, nonostante le difficoltà come il rallentamento dei lavori sulla scuola “Contrada Vene” a causa di un’interdittiva che ha colpito la ditta esecutrice. Avrei voluto che si spingesse forte sui lavori della chiesa perché il territorio montano necessita di un luogo di culto degno di questo nome e fortemente identitario. È un’idea che non mollo e che porterò avanti con tutte le mie forze.

Al centro, come detto, ci sono il parco giochi per bambini al Castello e la Ztl. Ma anche l’auditorium in Cittadella Vescovile, i 20 milioni per la Porta del sole, le numerose fiere e l’efficientamento energetico di Palazzo Grimaldi per 145 mila euro. L’attenzione nella parte montana ha riguardato, fra le altre cose, «il contenimento delle frane, l’ammodernamento e l’efficientamento energetico delle case popolari, la Strada Doria per 50 mila euro ed il depuratore Zomino.

Quindi, l’area di Merici con gli interventi di completamento sulla strada Modi Badessa, l’asilo, la strada Cricini e quella dietro la chiesa Azzurria, i 450 mila euro del piano della Città del Mare col campo Padel, la piazza e il parco giochi». Ed ancora: «Il borgo è stato al centro della riqualificazione del convento dei cappuccini per 700 mila euro; di un copioso lavoro di illuminazione dal borgo a San Filippo; del muro del cimitero e del computo di 120 loculi, della progettazione, per 21 mila euro, del tetto della chiesa dello stesso camposanto, fino ai giochi per l’asilo Maroncelli, i 28.500 euro del progetto Sport inclusione sociale e le attrezzature per la scuola, l’avvio del primo lotto del parcheggio meccanizzato, il rifacimento di numerose vie, i 50 mila euro per la strada Barbara-Tre Ulivi e l’ammissione, senza finanziamento, della riqualificazione di Largo piana per altri 700 mila euro.

Ogni area, insomma, è stata costantemente tenuta in debita considerazione. In qualità di vice sindaco, spesso reggente del Comune, mi sono speso con passione e la chiara volontà di servire la mia comunità che, quotidianamente, riconosce la bontà e l’efficacia della mia azione amministrativa che non si risolve di certo con la revoca dell’incarico, ma che continuerà per il bene di Gerace ed i geracesi.

All’epoca il percorso intrapreso era una scommessa nella speranza di poter contribuire ad aprire una nuova stagione politica così da garantire una maggiore attenzione al paese, sacrificando la vita privata cosciente anche dell’altro incarico che mi vede delegato al Consiglio metropolitano. Di questo ringrazio, in primis, una persona che mi ha fatto da guida, offrendomi gli input necessari per arrivare sin qui : il commissario metropolitano di Azione dott. Santo Danilo Suraci, che mi è stato vicino dalla campagna elettorale fino al passaggio in Azione, sfociato poi nella delega assegnatami dal sindaco metropolitano.

Non posso non citare, quindi, l’affetto, la stima e il rispetto con cui il sindaco avv. Giuseppe Falcomatà mi ha accolto, prima come consigliere e, poi, nella maggioranza quale consigliere delegato. Così come il facente funzioni, avv . Carmelo Versace, che mi sostiene in ogni problematica che riguarda Gerace, aiutandomi a risolvere ogni questione con lo stesso spirito di un geracese e  promuovendo qualsivoglia attività a supporto della nostra comunità.

A differenza di chi resta chiuso in pensieri piccoli o subordinati io ho sempre agito pensando di allargare il più possibile le mie conoscenze, creando rete e facendo parte di un team che potesse aiutarmi nella crescita e nella rinascita di Gerace e di tutto il territorio. Anche il mio ruolo a Palazzo Alvaro, infatti, va considerato come un fattore importante nell’interesse di Gerace che ha un valido punto di riferimento nella massima istituzione territoriale.

In un anno e mezzo si sono tradotti, fra le altre cose, nella realizzazione  di un Piano di protezione civile, nella pulizia di numerosi valloni, negli oltre dieci attacchi antincendio per i Vigili del Fuoco sparsi su tutto il territorio, nelle manutenzioni e nel rifacimento di lunghi tratti della rete idrica per un risparmio notevole di acqua e la garanzia del servizio a “Campo-Zarioti-Liscio”, nel parcheggio Barbara, nella “Green comunity” ammessa ma ancora non finanziata per 4,3 milioni e nella Sp1 Locri-Gioia Tauro.

Su ognuno di questi interventi – ha concluso Rudi Lizzi – c’è il mio impegno e la mia volontà di far crescere Gerace. E non sarà la revoca di un incarico a distogliermi da un patto che, ad ottobre del 2021, ho firmato con i geracesi. (rl)

Rai Isoradio è approdata a Gerace con “Le Casellanti”

Rai Isoradio, con il programma Le Casellanti, è approdata a Gerace. A condurre la diretta, da Piazza del Tocco, Ivan Cardia.

La grande scommessa è portare la radio tra le persone e renderle protagoniste nella valorizzazione del territorio.

Il programma,  che va in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 12, è  una vera vetrina per le località del nostro paese. Proprio attraverso il racconto di chi quei luoghi li vive tutti i giorni, si possono disegnare le bellezze e le particolarità, invogliando gli ascoltatori a visitare quel determinato posto.

Si toccano tante tematiche da quella geografica a quella storica, passando per l’enogastronomia e i dialetti. Il tutto con un registro simpatico, leggero, ricco di energia, trasversale. Facendo uscire il lato più bello di ogni persona, quello umano e genuino, il tutto sempre con un’ ironia pulita e trasversale.

Sono intervenuti Giuseppe FragomeniSandro Tropeano, uno dei fondatori di Radio Terme, Giuseppe Rinaldis del Bar del Tocco, che ha raccontato della sua famosa granita. E ancora, Fortunato Prosperino, storico abitante del borgo, Michele Orlando che ha parlato del dialetto, l’artista Luciano Saro del Laboratorio creazioni di Gerace, Tina Macrì, presidente della Pro Loco di Gerace, Pasquale Panetta, geracese di adozione. Tea Toma che si è trasferita a Gerace, scoprendo un amore sconfinato per il borgo, e tante altre persone sul posto.

Insomma, una puntata in cui Ivan Cardia ha raccontato le bellezze e le emozioni che un borgo straordinario come Gerace può offrire. Una piccola perla dello Jonio, che custodisce tradizioni, colori e una vista da levare il fiato. (rrm)

Rai Isoradio sarà a Gerace con “Le Casellanti”

Domani mattina, in Piazza del Tocco di Gerace, ci sarà Rai Isoradio col programma Le Casellanti, il programma che promuove i territori.

Il programma che va in onda dal lunedì al venerdì, dalle ore 11 alle 12, è nato per valorizzare i territori attraverso il racconto delle persone, attraverso la voce della gente che vive la località tutti i giorni.

«Parleremo – si legge in una nota – della geografia del luogo, daremo le indicazioni per raggiungerlo, quali strade, valorizzeremo la cultura, le radici, le tradizioni, i dialetti, le eccellenze enogastronomiche e tutte le peculiarità che il territorio ci offre. Questo format è una vera e propria scommessa, al fine di portare la radio in mezzo alla gente e renderla protagonista della valorizzazione del territorio».

«Da Gerace – si legge – ci collegheremo in diretta con Roma – Saxa Rubra, creando una “radio che si vede”. Una vera e propria promozione delle bellezze del nostro Paese, andando alla scoperta dei borghi più belli. Sul posto Ivan Cardia, mentre a veicolare dallo studio di Roma ci saranno le voci di Max Bernardi, Nicoletta Simeone ed Alessandro Cavalieri».

Rai Isoradio può essere ascoltata sulla frequenza 103.3 fm , oppure scaricando l’ APP “rai play sound” e cliccando su Rai Isoradio.

Inoltre ci sono i canali social Instagram e Facebook, dove potete seguire tutti i contenuti video estrapolati dalle puntate. (dc)

GERACE (RC) – L’8 marzo la Calabria Film Commission presenta “Il mio posto è qui”

L’8 marzo, a Gerace, alle 11, al Comune, sarà presentato il film Il mio posto è qui, prodotto da Orisa Produzioni e finanziato dalla Calabria Film Commission.

Alla conferenza stampa parteciperanno i co-registi Cristiano Bortone e Daniela Porto, i protagonisti Ludovica Martino e Marco Leonardi, il sindaco di Gerace Giuseppe Pizzimenti e il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande.

Alla conferenza stampa seguirà un tour delle location del film (con la ricostruzione delle ambientazioni degli anni ’40) e pranzo a base di prodotti locali. (rrc) 

Gerace diventa un set cinematografico

di ARISTIDE BAVA – Da qualche tempo il “grande cinema” ha scoperto  la Calabria come luogo ideale per i set cinematografici. Ed è fuori di dubbio che in Calabria esistono località di notevole  impatto visivo atte a garantire anche alle grandi case di produzione la possibilità di offrire personaggi caratteristici e storie originali.

Una di queste è certamente Gerace, splendido borgo antico del retroterra della riviera ionica che fa anche parte dei “borghi più belli d’Italia” dove, appunto, nei prossimi giorni inizieranno le riprese di un film diretto da Cristiano Bortone, uno dei registi emergenti del cinema Italiano, già vincitore di un David di Donatello.

Il titolo del film è Il mio posto è quì, tratto dall’omonimo romanzo di Daniela Porto, apprezzata sceneggiatrice che collaborerà direttamente alla produzione del film. Abbiamo incontrato Cristiano Bortone a Siderno all’interno del Cinema Nuovo dove il regista aveva portato sua figlia, la piccola Margherita, a vedere un cartone animato appena uscito ovvero Mummie – A spasso nel tempo.

E proprio a Siderno il regista si trova perché la città è sede della “Obiettivi creativi casting” fondata dal sidernese Lele Nucera, che ha selezionato numerose comparse che prenderanno parte alla produzione, Cristiano Bortone sta mettendo a punto tutte le incombenze prima di dare l’avvio alle riprese del film.

Nella location di Gerace sono stati scelti attentamente alcuni spazi dove saranno ricostruite ambientazioni legati al periodo in cui si svolte la storia del lungometraggio. Il film narra, infatti,  una storia ambientata in Calabria negli anni 40 e racconta di una amicizia particolare  tra una ragazza madre e un organizzatore locale di matrimoni  con tutta una serie di situazioni che portano la ragazza a sfidare i pregiudizi della collettività per poi trovare  il suo posto nel mondo.

«È una storia forte – dice Cristiano Bortone – che certamente piacerà al pubblico . E abbiamo trovato  nella bellissima Gerace il posto giusto per girare  quasi tutte le scene del film che avrà, poi, una appendice anche in Puglia».

Cristiano Bortone, sul film non dice di più e rimanda ogni approfondimento alla conferenza stampa ufficiale che avrà luogo – ci anticipa – l’ 8 marzo a Gerace con la presenza anche di attori ed esponenti della Film Commission Calabrese che supporta il film. Ci tiene, però, ad evidenziare la bellezza della Locride e le pregevoli località che ha scoperto in questi giorni oltre soprattutto al “fascino” che ha scoperto a Gerace, «un luogo molto suggestivo  al quale deve essere dato il merito di essere stato conservato in maniera ideale». 

Una considerazione perfettamente azzeccata visti gli scempi che l’uomo ha fatto in molti dei borghi antichi di cui è piena la Calabria. Ma questa è un’altra storia. Adesso si attende la conferenza stampa e il primo ciak di Il mio posto è quì.  Cristiano Bortone, come si diceva ha vinto un David di Donatello, conquistato con il film Rosso come il cielo. Ha al suo attivo anche altri due film che hanno avuto un buon successo di pubblico ovvero Caffè e 10 regole per fare innamorare.

Il regista è nato a Roma nel 1968; è anche sceneggiatore e produttore cinematografico per la Orisa film che curerà, appunto, la produzione del film Il mio posto è quì(ab)