COSENZA – Festival delle Invasioni, lunedì il regista Giancarlo Cauteruccio

Questa sera, a Cosenza, alle 21.30, al Museo dei Brettii e degli Enotri, il regista Giancarlo Cauteruccio si racconterà in una lezione scenica dal titolo Dal teatro della scena alla drammaturgia dello spazio.

«In questo racconto del 15 luglio – ha sottolineato Gaincarlo Cauteruccio – percorrerò la maggior parte delle tappe compiute nel corso della mia attività. Sarà, in altri termini,euna lezione scenica nella quale affronterò tutta la problematica che riguarda l’interdisciplinarietà delle diverse forme d’arte (dalle arti visive al teatro, dalla musica alle nuove tecnologie) per far comprendere come la sperimentazione che ho portato avanti e che continuerò a portare avanti, ha un fine preciso, che è quello di innovare tutte le discipline che in qualche modo il linguaggio teatrale sintetizza».

«La poliedricità dell’artista – ha proseguito Cauteruccio – conduce a dei risultati accattivanti per il pubblico, ma pone una serie di interrogativi su come l’arte può assumere sempre più senso nei tempi futuri. Vorrei che su queste questioni si aprisse una base di discussione e si creasse un’interazione tra l’artista e il pubblico».

Cauteruccio, da più di 40 anni alla guida della Compagnia Krypton, e da più di 20 direttore del Teatro Studio di Scandicci, dove ha creato una vera e propria residenza artistica, è autore della opera immersiva Il chiostro del tempo, ospitata proprio all’interno del Museo dei Brettii e degli Enotri.

Il chiostro del tempo, realizzata dal Teatro Krypton e fruibile fino al 25 luglio, rappresenta un modo originale e innovativo di promuovere la collezione del Museo dei Brettiii e degli Enotri, annesso al chiostro cinquecentesco.

L’opera immersiva ne proietta, infatti, le forme sulle quattro facciate del chiostro, in un dialogo virtuale con lo spazio che, attraverso l’uso di tecnologie innovative, esalta contestualmente l’architettura del luogo così come i suoi contenuti, trasferendone incisivamente la sua identità e suggerendo nuovi percorsi di conoscenza, anche della collezione archeologica. (rcs)