Insediato il nuovo vescovo di Napoli: è Domenico Battaglia di Catanzaro

Ha iniziato ieri il suo percorso episcopale il nuovo vescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia, figlio illustre di Calabria (è originario di Catanzaro). «Io prete di strada coi fratelli» ha detto mons. Battaglia, nel suo incontro con la diocesi e i fedeli.

Ad attenderlo i vescovi della Campania, con il presidente della Conferenza episcopale campana Antonio Di Donna, l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace (sua diocesi di origine) Vincenzo Bertolone, e un delegazione di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, Chiesa che ha guidato per quattro anni.

Mons. Battaglia – che ama essere chiamato “don Mimmo” – auspica una «Chiesa della compassione che conosce la fatica perché entra nelle case, non parla da fuori e non parla quasi mai separando i “vicini” e i “lontani”». «L’incontro con Gesù – dice  – chiede la conversione dello sguardo: quando un uomo ha uno sguardo spento e un cuore non desidera più, sta cedendo alle fatiche della storia». Da qui vuole ripartire don Mimmo e questo domanda alla comunità: di «spogliarsi di ogni legame e complicità con tutte le forme di potere, di scrollarsi di dosso il peso delle nostre divisioni e lacerazioni e lasciarsi riempire di luce nell’incontro degli incontri».

L’appello è poi rivolto ai sacerdoti ai quali ricorda di «essere mediatori della misericordia e di incoraggiare e rialzare soprattutto coloro che si sentono abbandonati da Dio». E a tutti i laici che invita a «vivere dalla parte del Signore che ha scelto gli ultimi posti e di camminare con la gente comune, segno di contraddizione per i potenti di ogni tempo e segno di salvezza vicina per i poveri».

L’ultima parola è per chi lo ha preceduto in Chiesa: persone fragili, poveri, vittime di violenza, disoccupati, minori a rischio. «Lasciamo che siano loro ad aprire il cammino: chi è entrato con me si è fatto carico di tutta quanta la speranza, presentandola al Signore e potremo farlo – conclude l’arcivescovo – solo se riusciremo a guardare chi ci cammina accanto».

Una Chiesa dalle porte aperte. Questo anche l’invito alle autorità che incontra in episcopio nel pomeriggio: con il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, c’erano i ministri Enzo Amendola e Gaetano Manfredi.  (rrm)

[informazioni courtesy Calabria Ecclesia]

Il catanzarese Mons. Domenico Battaglia è il nuovo arcivescovo di Napoli

Prestigioso incarico per il calabrese mons. Domenico Battaglia, che è il nuovo arcivescovo di Napoli.

Una notizia che inorgoglisce la Calabria, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace e la comunità catanzarese.

«La nomina di mons. Domenico Battaglia, per noi tutti “don Mimmo”, a nuovo arcivescovo di Napoli – ha dichiarato il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo – è una notizia che riempie di gioia e di orgoglio l’intera comunità catanzarese che per tanti anni si è riconosciuta nel suo straordinario lavoro di pastore e di educatore, sempre vicino ai più deboli».

«A “don Mimmo” vanno i miei più sinceri auguri ma soprattutto la più sentita gratitudine per l’esempio di vita e di fede che continuerà a trasmetterci giorno dopo giorno» ha detto il primo cittadino, a cui si associa il vicesindaco Gabriella Celestino anche a nome delle amministrazioni comunale e provinciale da lui guidate.

«In questo momento così significativo – ha proseguito Abramo – non possono che tornare alla mente gli intensi momenti vissuti insieme – mondo delle istituzioni, chiesa e società civile – all’insegna della più profonda umanità e della capacità di ascolto che hanno caratterizzato l’operato di mons. Battaglia alla guida del Centro calabrese di solidarietà e delle comunità terapeutiche italiane. Un patrimonio di esperienze che il nostro vescovo ha “esportato” anche durante gli ultimi anni alla guida della comunità beneventana e che, sono sicuro, replicherà e rafforzerà nella diocesi di Napoli».

«Un “prete di strada” – ha aggiunto – che ha fatto la storia: in primis perché l’ordinazione a vescovo per un catanzarese è arrivata a distanza di 60 anni dalla precedente e, oggi, perché erano oltre due secoli che un calabrese non assumeva la guida della diocesi napoletana».

«Il saper parlare al cuore della gente – ha proseguito il primo cittadino – credendo fortemente in una chiesa che sia realmente aperta alle istanze dei territori e ai bisogni in campo socio-assistenziale, è la dote che mons. Battaglia, formatosi nell’Arcidiocesi di Catanzaro, porterà con sé rappresentando, ai più alti livelli spirituali, anche le radici più autentiche dell’identità calabrese. Non è un caso che, tra le prime parole pronunciate nella sua nuova veste, abbia scelto “ospitalità” e “accoglienza” che ben descrivono la cifra caratteristica della sua terra d’origine, così vicina a quella partenopea. Così come la “capacità di resistere”, ovvero quella tenacia che solo chi vive in prima linea le difficoltà del più profondo Sud può comprendere e trasformare in uno strumento prezioso di speranza e di riscatto».

Anche l’assessore Danilo Russo ha ribadito che la nomina di mons. Battaglia è una «notizia inorgoglisce la Calabria e, in particolar modo, l’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace in cui don Mimmo  è nato, si è formato ed ha operato».

«A don Mimmo – ha proseguito – l’augurio di poter guidare l’Arcidiocesi di Napoli in un percorso fatto di gioia della testimonianza, così come lui ha già fatto nel servire gli ultimi. La realtà sociale di Napoli  e del suo hinterland ha bisogno di una guida spirituale come quella di don Mimmo, “ prete che ha vissuto tutta la sua vita tra centinaia di donne e uomini, spesso giovani soli, persi tra la droga e le false illusioni di una vita difficile e spesso ai margini della società, tra gli scarti che nessuno considera”, così lo aveva descritto Mons. Vincenzo Bertolone durante l’omelia di ordinazione a Vescovo della diocesi di Cerreto-Sannita -Telese-Sant’Agata dei Goti nel 2016». (rcz)