REGGIO – Rocco Salvatore Racco confermato presidente Ordine provinciale dei Medici Veterinari

Per il quinto mandato consecutivo, il dott. Rocco Salvatore Racco è stato confermato presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Veterinari di Reggio Calabria.

La conferma è avvenuta nel corso delle elezioni per il rinnovo del Consiglio direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti.

A completare la squadra del Consiglio direttivo, Giovanni De Luca, vicepresidente, Silvia Santoro, segretario, Giuseppe Principato, tesoriere, Tonino Giuseppe Callea, consigliere, Davide D’ambrosi, consigliere e Giuseppe Licciardo, consigliere.

Revisori dei conti, elette Clara Francesca FerrucciFrancesca RugaAurora Caruso.

Il presidente Racco, accettando l’incarico, ha espresso la soddisfazione  per il risultato,  frutto dell’impegno e dei sacrifici di tutto il gruppo conquistato perseguendo la linea della onestà, della operosità, della disponibilità ed dell’elevazione culturale degli iscritti.

«Colleghi – si legge in una nota del presidente Racco – a qualche giorno dalle elezioni, personalmente ed a nome dei componenti del Consiglio, sento il dovere di ringraziare i tanti che hanno direttamente contribuito al successo della lista Continuità. Lo stesso anche per i simpatizzanti che non hanno potuto partecipare alla compagine elettorale. È un periodo difficile per il nostro Paese, dal punto di vista sanitario ed economico, una crisi di tale portata gli esperti la paragonano a quelle del 1929 e degli inizi degli anni ’70; con sacrifici e rinunzie ne siamo venuti fuori come, sicuramente, auguriamo che lo stesso avverrà anche per questa».

«Il Consiglio che rappresento – prosegue la nota – pur nelle difficoltà del momento, continuerà l’opera intrapresa da diverso tempo con lo stesso entusiasmo ed impegno del passato, sempre ribadendo il titolo volontaristico e la completa autonomia di pensiero ed azioni di un gruppo di medici veterinari che antepone l’impegno Ordinistico al riposo, al tempo libero ed ai vari hobby verso i quali qualche collega si trincera dimostrando la mancanza di riconoscenza verso la nostra amata professione». (rrc)