COSENZA – “Sunflower”, un girasole contro la violenza sulle donne

Un girasole per non lasciare sole e indifese vittime di violenze. È questo l’obiettivo del progetto Sunflower delle Acli Provinciali di Cosenza, realizzato con la collaborazione del Coordinamento Donne Acli Cosenza, il Punto Famiglia e le Acli Colf di Cosenza, e che sarà presentato questa mattina, a Cosenza, alle 11.30, nella sala capitolare del Chiostro di San Domenico.

Dopo i saluti della presidente provinciale Acli, Caterina De Rose, e del presidente regionale, Filippo Moscato, interverranno Santina Bruno, responsabile progetto Sunflower, e Roberto Rossini, presidente nazionale Acli e portavoce nazionale “Alleanza contro la povertà”.

All’evento, coordinato da Filippo Salatino, addetto stampa Acli Cosenza, saranno presenti anche dirigenti regionali e provinciali dell’associazione.

Un progetto, dunque, che vuole dare supporto alle donne che si trovano nella dolorosa situazione di dover subire comportamenti violenti, ossessivi e persecutori nei confronti di loro stesse e/o dei propri figli da parte di uomini che approfittano delle loro debolezze. Allo stesso modo, porre attenzione anche alla difficile condizione che vivono tutti quei papà che sono vittime dei comportamenti ostruzionistici delle mamme dei loro figli, le quali, dopo la separazione, impediscono loro di avere un rapporto costante e continuo con il minore.

Nelle sedi, i soggetti interessati troveranno un centro di ascolto, un aiuto psicologico e un supporto legale al fine di affrontare e risolvere la casistica presentata. Gli utenti che intenderanno chiedere supporto al centro potranno farlo telefonando al numero verde 800807587attivo sette giorni su sette in fasce orarie diurne e serali, o recandosi nelle sedi preposte nelle ore di apertura al pubblico.

In particolare, al numero verde risponderanno alcune volontarie esperte nell’ascolto e nell’accoglienza che compileranno, in forma anonima, una sintetica scheda con le informazioni necessarie per un contatto tecnico-professionale successivo. In seguito, la persona verrà contattata per un appuntamento presso la sede più vicina dove, un avvocato civile o penale, di comprovata esperienza, le offrirà consulenza legale gratuita per informarla, valutato il caso, dei mezzi giuridici a sua disposizione per affrontare al meglio la questione.

Alla figura dell’avvocato verrà affiancata, inoltre, quella della psicologa necessaria per offrire alla vittima il supporto opportuno per affrontare le conseguenze delle violenze subite e superarle.

I professionisti operativi nelle varie sedi si occuperanno, altresì, di offrire alle coppie già separate o che hanno intenzione di farlo, un supporto psicologico e giuridico di sostegno alla bigenitorialità, finalizzato a superare i conflitti e comprendere l’importanza, per la sana crescita psicofisica dei figli minori, di entrambe le figure genitoriali.

Infine lo sportello offrirà un percorso di mediazione familiare affinchè la coppia possa, consapevolmente, valutare l’opportunità di evitare la separazione ed, eventualmente, affrontarla mantenendo, nell’interesse dei minori, rapporti sereni e civili.

Al fine di offrire alle vittime di violenze un aiuto concreto, si creerà una rete di servizi, in collaborazione con istituzioni, associazioni, enti religiosi e civili, in grado di affrontare, pur nella specificità delle rispettive funzioni, il fenomeno della violenza nell’ambito delle famiglie, con obiettivi comuni e modalità condivise, nello spirito cristiano che contraddistingue l’operato delle Acli sul territorio. (rcs)