Turismo, Lo Papa (Fisascat Cisl): Avviso “Kaire Calabria” diventi sistemico per assunzioni

Il segretario generale di Fisascat Cisl Calabria, Fortunato Lo Papa, ha plaudito all’avviso regionale “Kaire Calabria, volto a incentivare l’assunzione nella filiera turistica di lavoratori svantaggiati, molto svantaggiati e lavoratori con disabilità.

«Un provvedimento – ha detto – necessario per dare quel colpo di reni utile a sbloccare il comparto e uno strumento più volte da noi proposto nell’ambito di un Patto per il lavoro».

«La Calabria – ha detto ancora – è una terra che ha un forte vocazione turistica ma che da tempo fa fatica a metterla a frutto e a sfruttarne le potenzialità. Tra le criticità – osserva – la mancanza di personale, specie nei mesi estivi. Sostenendo le imprese nell’assunzione e rendendo questo strumento sistemico, così come si fa in altre regioni, è possibile incidere seriamente sul comparto, dare lavoro sano e allo stesso tempo ossigeno a chi soffre a causa della crisi economica e del peso inflazionistico».

«Riteniamo, altresì – ha proseguito – che non sia questo l’unico canale sul quale investire. In Calabria mancano le competenze nel ramo turistico e questo è un tassello fondamentale sul quale lavorare se si pensa ad una crescita del settore».

«Ecco perché – ha evidenziato –invitiamo le imprese a far fare formazione e i lavoratori ad accedere ai corsi interprofessionali e della bilateralità. Apprezziamo che l’assessore al Lavoro abbiamo anticipato che nei prossimi bandi a valere sulle risorse europee verranno inserite premialità per le aziende che favoriranno l’inserimento lavorativo di soggetti provenienti da percorsi formativi».

«Serve, insomma – ha concluso – una visione di insieme che tenga conto di tutte le criticità e che lavori su più direttrici. Siamo disponibili e riteniamo, anzi, necessario un confronto della Regione con le parti sindacali». (rcz)

Cgil e Filcams Calabria: Si allerti Ministero per individuare nuove navi traghetto

La Segreteria di Cgil Calabria e Filcams Cgil Calabria ha reso noto di aver portato in Consiglio regionale «le nostre proposte di valutazione del Piano Strutturale del Turismo».

«Abbiamo avuto l’opportunità di illustrare le nostre proposte ai gruppi consiliari, che hanno avuto la sensibilità di incontrarci ed ascoltarci», hanno spiegato le Segreterie che, sempre al Consiglio regionale, hanno esposto il problema del rischio emergenza per Calabria e Sicilia a causa del sequestro dei traghetti della Caronte e Tourist che potrebbe portare, specie in piena estate, a disagi e code infinite proprio quando c’è bisogno di rafforzare i servizi di trasporto marittimo.

«Il Consiglio Regionale, nella nostra proposta – conclude la nota delle Segreterie – dovrebbe impegnare il presidente Occhiuto e la sua giunta ad adoperarsi presso il Ministero competente e le Autorità preposte per risolvere immediatamente il problema reperendo le navi traghetto necessarie a garantire i servizi minimi di trasporto, fermo restando il percorso giudiziario che va garantito per ripristinare la legalità». (rrc)

Piano Turismo, Tavernise (M5S): Manca una visione politica

Il consigliere regionale e capogruppo del M5S, Davide Tavernise, si è chiesto se «un presidente distratto da mille materie potrà mai occuparsi appieno di uno dei settori “trainanti” per la nostra regione?».

«La risposta è didascalica ma necessaria – ha detto –. E nasce dalla lettura approfondita dell’aggiornamento dei piani triennale ed annuale al Turismo. Sembra di scorrere le pagine del libro dei sogni di Occhiuto che si fermano, però, alle buone intenzioni. Mancano infatti le soluzioni ai problemi atavici e notori. La sensazione rimane quella di trovarsi di fronte a documenti scritti da qualche burocrate, giusto per ottemperare gli obblighi di legge e senza alcuna visione politica».

«Infrastrutture da finire – ha evidenziato – ed è il piano stesso che cita la SS106 come caso emblematico sul ritardo dello sviluppo turistico del litorale ionico, le risorse da valorizzare, in primis la reputazione della Calabria, una nuova visione del turismo che possa ricomprendere non solo il mare ma anche la montagna, le terme, le risorse archeologiche, naturalistiche, la rete dei cammini. Senza dimenticare l’aspetto culturale, quel cambio di mentalità da rafforzare, ossia la rivisitata appartenenza regionale che deve partire dagli stessi calabresi».

«Come realizzare tutto ciò con soli 14milioni di euro? – ha chiesto –. Lo vorremmo chiedere all’assessore al Turismo, che però non c’è. D’altronde fin dai tempi di Scopelliti, passando per Oliverio, la Santelli e oggi Occhiuto, siamo abituati a Presidenti di Regione che trattengono le deleghe senza avere il tempo e il modo di occuparsi di un settore tra i pochissimi in grado di garantire un minimo di crescita a questa regione. E così, anche in questi documenti aggiornati sul turismo si testimonia un fallimento che si può riassumere in questo passaggio: la Calabria è la quart’ultima regione per arrivi turistici in generale e se si valuta la quota di turisti stranieri la regione scende al terz’ultimo posto in Italia».

«La verità è che gli unici input che possiamo segnalare – ha proseguito – appartengono a nostre iniziative, come la valorizzazione del patrimonio archeologico, con l’istituzione del mese dei Bronzi di Riace o puntare sulla sostenibilità ambientale, con la promozione di forme di turismo a contatto con la natura, come fatto con la nostra legge sui cammini di Calabria. Proposte che tentano percorsi innovativi, nella convinzione profonda che le potenzialità ci sono tutte ma devono essere incoraggiate a valorizzate».

«Ci saremmo aspettati più coraggio – ha concluso – più visione in questi piani programmatici, più attenzione a quelle realtà virtuose, per esempio nei confronti dei comuni Bandiera Blu, e più attenzione ai più deboli, mentre ancora resta congelata in Commissione la mia proposta di legge per dare la possibilità ai disabili di godere di accessi al mare, che sarebbero anche garantiti dalla legge regionale 17 del 2005». (rrc)

MEZZOGIORNO, CALABRIA E QUALITÀ ARIA
DATI POSITIVI, SI PUÒ ATTRARRE TURISMO

di PIETRO MASSIMO BUSETTAMacerata é la città ideale. Matera è  la terza, Brindisi la quarta e Bari la quinta. La classifica viene intitolata dal Corriere della Sera: “dove si vive meglio”.

Vogliamo dare credibilità ad una classifica che raccoglie 12 milioni di dati sul clima? Vogliamo dare forza ad una classifica che ribalta le due classifiche principali sulla qualità della vita costruite dal Sole 24 ore e da Italia oggi? Probabilmente no. 

Non hanno ragione queste ultime così come non ha   ragione quella  che analizza  le  variabili di alcuni elementi essenziali che caratterizzano il vivere bene in una realtà. 

E cioè il fatto che si possa respirare aria pulita, si abbia una insolazione per molte ore, ma anche temperature miti, assenza di nebbia.  Perché certamente contribuiscono anche  ad una buona qualità della vita il fatto che gli ospedali siano efficienti, che l’offerta formativa sia di alto livello, che la possibilità di movimento sia buona. Possiamo trovare tante  variabili che caratterizzano il viver bere ma certo se è valido il detto latino: “primum vivere, deinde philosofari”, prima vivere poi filosofare, lo è altrettanto un principio che preveda che vi siano alcune esigenze primarie da soddisfare, la prima delle quali è quella di poter respirare un’aria pulita e avere un sistema che consenta una aspettativa di vita più lunga possibile.  

In tal caso ci si accorgerebbe che il Sud ha una vita media inferiore di qualche anno a quella del Nord, fatto probabilmente  dovuto ad una peggiore condizione della assistenza sanitaria. 

Un altro dato diffuso oggi ci deve far riflettere. L’informazione è: «Attesi in 68 milioni, dato migliore dal 2000.  Sarà un estate da record per il turismo italiano. Le previsioni per i prossimi mesi prevedono infatti un vero e proprio boom di presenze, con 68 milioni di turisti e quasi 267 milioni di pernottamenti». 

Numeri più alti anche del periodo pre-pandemico, con una stima di spesa di 46 miliardi (+5,4% rispetto al 2022). Il nostro Paese si conferma una delle destinazioni più ambite al mondo, ma non la prima come dovrebbe essere. 

Una estate da tutto esaurito conferma la nota del «Tourism Forecast Summer 2023» dell’Istituto Demoskopika che rappresenta un potenziamento ottimo del comparto.

Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio, conferma che «si potrebbe registrare il valore più alto, dal 2000, non solo degli arrivi, ma anche delle presenze. Ma tale evidenza  comporta che il Governo continui nell’azione di ripresa del settore,  offrendo una visione maggiormente sistemica alla programmazione turistica per i prossimi anni, ad oggi ancorata prioritariamente alle sole imprese e insufficientemente a territori e mercati». 

Rio sottolinea anche la necessità di distribuire in modo più strategico i flussi turistici, ad oggi concentrati per oltre la metà in sole quattro o cinque destinazioni regionali, su tutto il territorio nazionale.

Cosa ci sia in comune tra questi due dati, qual sia il filo rosso che li lega sembrerebbe non facile da capire. In realtà invece sottende a ciascuno dei due dati l’esigenza di un diverso più equilibrato progetto di sviluppo del Paese, che preveda un utilizzo più intenso di una parte e una serie di norme che prevedano, se non addirittura il blocco, perlomeno elementi di disincentivazione che scoraggino insediamenti industriali in una realtà come quella della pianura padana, ma anche del  Veneto, dove la concentrazione di attività produttive è molto alta e, conseguentemente, l’antropizzazione del territorio estrema. 

Così come elementi di disincentivazione, come per esempio il numero chiuso, che evitino che alcune nostre realtà di grande bellezza, come Venezia, Firenze e Roma, diventino nuove Disneyland nelle quali invece di godere della bellezza della Fontana di Trevi, o del Ponte Vecchio, o del ponte di Rialto, si abbia la sensazione di essere in un circo dove tutto perde di valore e del significato profondo di gustare storia, tradizioni, cultura e si finisca  per essere parte di una visita alla National Geographic, che lascia una sensazione superficiale e che potrebbe essere uguale in un qualunque altro sito in cui si potrebbero ricostruire i monumenti,  come se fossimo a Cinecittà. 

L’Italia è un Paese che può offrire una offerta turistica di una realtà talmente ampia di beni culturali, ambientali e storici che utilizzare e concentrare tutto in pochi siti é uno spreco incredibile. 

Tutto ciò non può avvenire senza un intervento molto preciso del Governo e senza un’ipotesi alternativa di sviluppo del turismo che ancora oggi non mi pare si stia studiando. 

In tale logica una normativa che preveda al Sud delle Zes  turistiche potrebbe risultare estremamente interessante. Così come le Zes  manifatturiere, se non vi fosse una bulimia incontrollata di alcune realtà, che ha avuto come conseguenza risultati terribili per esempio nel caso del Covid, così come con l’alluvione della Romagna, che certamente ha una concausa in una eccessiva antropizzazione del territorio e che contribuiscono all’appesantimento di una situazione di per sé grave, dovrebbero essere la risposta alla eccessiva concentrazione delle attività nel Nord.

Se tutto ciò  dovesse avvenire probabilmente le classifiche della qualità della vita, prevedendo anche quelle della qualità dell’aria, avvicineranno tra loro Nord e Sud, mentre per raggiungere le vette delle presenze turistiche tra i paesi più visitati al mondo, non sarà necessario continuare a stipare gente in una Venezia ormai overbooked, perché potremmo incoraggiare a visitare oltre Napoli anche Palermo, Agrigento, o Reggio Calabria. 

Riuscire ad avere una visione tale da utilizzare tutto il territorio, in maniera sinergica per l’obiettivo comune che é lo sviluppo del Paese e la crescita tra le democrazie occidentali, è il vero obiettivo degli anni 2000 e di un esecutivo  che vuole governare per la legislatura. (pmb)

 [Courtesy Il Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia]

Da Regione via libera a interventi straordinari per il rilancio del turismo

La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato una serie di interventi straordinari per il rilancio dell’attrattività turistica.

L’obiettivo è quello di fare della Calabria una destinazione turistica d’eccellenza attraverso il potenziamento dei servizi di mobilità aggiuntivi per i turisti, l’attuazione di mirate attività di comunicazione, il consolidamento delle campagne di marketing già realizzate, e il sostegno alla realizzazione di eventi di particolare attrattività turistica e di rilevanza storica, nazionale e internazionale.

Approvate, poi, alcune delibere in materia d’istruzione, proposte della vice presidente con delega al ramo, Giusi Princi.

In particolare, la Giunta ha deliberato i requisiti di accesso alle scuole di specializzazione universitarie di area sanitaria riservate ai medici, individuando i criteri che incentivino la permanenza dei camici bianchi nella nostra Regione: impegno, per un periodo di cinque anni dal conseguimento del titolo di specializzazione, a partecipare alle procedure indette dalle aziende ed enti del servizio sanitario regionale per il reclutamento di medici che prevedano, tra i requisiti per la partecipazione, la specializzazione conseguita; impegno del medico in formazione specialistica ad accettare e svolgere servizio per aziende o enti del servizio sanitario calabrese, anche non convenzionato, per un periodo complessivo di tre anni.

Con un altro atto deliberativo, in attuazione del decreto ministeriale 44/23, sono stati definiti i criteri e le modalità per l’erogazione delle borse di studio (voucher ‘Io studio’) a favore degli studenti iscritti nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado della Calabria. L’importo della borsa è di 200 euro da destinare agli studenti per l’acquisto di libri di testo, di soluzioni per la mobilità e il trasporto, nonché per l’accesso a beni e servizi di natura culturale.

Ai fini dell’ammissione al beneficio, i richiedenti dovranno appartenere a nuclei familiari che abbiano un livello Isee pari o inferiore a 6 mila euro. Le famiglie interessate dovranno presentare le istanze direttamente presso le istituzioni scolastiche frequentate dai propri figli.

Approvate, anche, le “Linee Guida per la diagnosi e la gestione dei disturbi specifici dell’apprendimento (dsa)”, che vengono estese a tutte le istituzioni scolastiche e al mondo accademico calabrese, con l’obiettivo di uniformare le procedure diagnostiche e di presa in carico degli allievi con dsa nell’ambito della Regione Calabria, fornendo alle istituzioni scolastiche indicazioni per supportare al meglio e per individuare quegli studenti con difficoltà di lettura, scrittura e calcolo.

Sempre su indicazione della vicepresidente Princi, sono stati concessi all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria, in comodato d’uso gratuito per 10 anni, immobili di proprietà regionale, ubicati in città, al fine di ampliare gli spazi destinati alle aule e ai laboratori, nonché realizzare una galleria d’arte contemporanea aperta alla cittadinanza, che si proponga come polo culturale e punto di contatto con la città.

Anche al Comune di Catanzaro è stata attribuita l’area polifunzionale denominata “Magna Graecia”, in comodato d’uso gratuito per 10 anni.

La Giunta, poi, su proposta congiunta della vicepresidente Princi e dell’assessore all’Organizzazione e alle Risorse Umane, Filippo Pietropaolo, ha concesso il nulla osta all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati per destinare un’immobile al Comando provinciale dei Carabiniere di Reggio Calabria.

Su proposta dell’assessore Filippo Pietropaolo è stato deliberato il finanziamento da 1,2 milioni di euro di risorse del Pac 2007-2013 a favore dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro per la realizzazione di un moderno ed efficace sistema di video sorveglianza al Parco della biodiversità di Catanzaro.

La Giunta, su indicazione dell’assessore all’Ambiente e tutela del territorio, Marcello Minenna, ha definito la concessione di un contributo straordinario in favore del Comune di Cutro per gli interventi di rimozione e smaltimento dei rifiuti spiaggiati, in seguito al naufragio dei migranti dello scorso 26 febbraio, a tutela dell’ecosistema costiero e marino.

Deliberato, inoltre, l’atto indirizzo sul sistema di monitoraggio dei corpi idrici e delle acque di balneazione. Il Dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente potrà, in prosecuzione delle iniziative avviate nel 2022 e nel 2023, attuare misure nel settore della depurazione delle acque, per la pulizia nelle zone più prossime alla balneazione.

Nello specifico sarà realizzato un sistema di monitoraggio e controllo dei tragitti dei mezzi di autospurgo attraverso una sala intelligence; sarà svolta attività di pulizia degli specchi d’acqua marini con battelli spazzamare progettati per l’impiego specifico di attività disinquinante; saranno anche utilizzati laboratori mobili per le analisi delle acque.

Infine, su proposta congiunta dell’assessore Minenna e della vicepresidente Princi, è stata anche approvata la proposta di bilancio unico triennale, 2023-2025, del Parco naturale regionale delle Serre. (rcz)

Turismo, la proposta di Mancuso: Un bando per favorire la destagionalizzazione

«La stagione turistica calabrese è limitata solo ai mesi di luglio e agosto, possiamo studiare un bando per dare un contributo alle aziende garantendo loro un sostegno economico da destinare al personale impegnato fuori stagione». È la proposta avanzata dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, a conclusione de La Meraviglia di stare al mondo, la due giorni di incontri a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia organizzata dal Corriere della Calabria.

Per Mancuso, infatti, «il tema è come la Calabria viene percepita da chi sta fuori. Il punto centrale è la comunicazione. Fino ad oggi, il giudizio è positivo ma lontano da quello delle altre regioni, scontiamo un gap reputazionale di non poco conto. Ci stiamo impegnando, non è facile ma cerchiamo di manifestare l’orgoglio di essere calabresi in tutte le manifestazione che hanno visto la Regione protagonista».

Le parole di Mancuso, «possiamo e dobbiamo fare di più», riassume perfettamente questa due giorni che ha visto la partecipazione di tantissime figure istituzionali, permettendo una visione a 360 gradi della Calabria, dalle qualità alle criticità.

Tantissimi gli argomenti affrontati. Col presidente della Regione si è discusso di sanità. Il Governatore, nel corso del talk, ha annunciato che arriveranno altri 126 medici cubani. Sulla scelta dei medici cubani è intervenuto il deputato di Fi Giuseppe Mangialavori: «sui medici provenienti da Cuba ho sempre sostenuto il governatore, molti presidi funzionano proprio grazie a questa ottima idea di Occhiuto. Una scelta rischiosa, anche quella di assumersi la responsabilità di un settore critico come quello sanitario, ha fatto un lavoro. Vibo Valentia avrà un nuovo ospedale e questo grazie ad Occhiuto e al procuratore Falvo».

Per quanto riguarda la migrazione sanitaria, per Occhiuto «si può ridurre molto per potenziare l’offerta sanitaria sui Drg. Non c’è una sola iniziativa in campo, ma un complesso di attività per frenare l’emigrazione sanitaria.

Sul tema dei vaccini sono intervenuti i Rettori dell’Università Mediterranea di Reggio, Giuseppe Zimbalatti e dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovan Battista De Sarro, che ha posto l’accento sull’importanza delle vaccinazioni, annunciando, poi, che «in futuro lavoreremo al vaccino contro il cancro».

«Non servono centri trapianti in tutta la Calabria, basta potenziare quello di Reggio Calabria perché ha una storia», ha detto Zimbalatti, ricordando che «in Calabria c’è un altissimo numero di giovani che non studiano. Una percentuale tra le più alte di Italia, siamo secondi solo alla Sicilia».

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto in video conferenza, ha ricordato che «in Italia  sono circa 65mila i decessi per tumore, potenzialmente prevenibili poiché correlati a fattori di rischio dovuti spesso a stili di vita non salutari», e di quanto sia «determinante investire oggi in prevenzione e nella promozione di stili di vita sani per diminuire il numero di malati di domani».

Per Schillaci si deve «contribuire ad aumentare la salute e il benessere dei cittadini e garantire la sostenibilità della sanità pubblica. Con questo spirito – continua il ministro – siamo impegnati in periodiche campagne di informazione per incoraggiare l’adozione sin da piccoli di stili di vita sani e corretti, regolare attività fisica e un’alimentazione equilibrata basata sulla Dieta mediterranea italiana sono ottime alleate nel contrasto alla sedentarietà e all’obesità».

sul tema della prevenzione è intervenuto anche il commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano: «è inquietante cheil reparto prevenzione abbia il 70% del personale veterinario, questo dipartimento è spesso sottovalutato. La prevenzione è la fase più importante della sanità, nasce per ridurre i costi della cronicità ed è legata ad un fattore economico.  Poi occorre fare una distinzione tra la campagna di prevenzione dettata dalla Regione e realizzata attraverso gli screening e quella individuale che andrebbe invece veicolata nelle scuole».

Francesco Lucia, dirigente prevenzione e sanità pubblica del dipartimento Tutela della Salute, ha posto l’accento sulla necessità di «puntare sul personale medico qualificato la Regione ha una funzione importante di coordinamento e interazione con il territorio. Insieme dobbiamo lavorare per migliorare il sistema e sostenere i settori strategici, come quello della prevenzione. Fino ad oggi si è pensato ad assumere medici e infermieri e meno a destinare risorse alla prevenzione».

Il consigliere regionali Francesco De Nisi ha ribadito la necessità di «cambiare approccio nella narrazione della Calabria. L’elemento della consapevolezza è fondamentale, dobbiamo favorire un racconto diverso che possa attirare imprenditori. Non possiamo e dobbiamo parlare solo di ‘ndrangheta e malaffare. Non significa sottovalutare il fenomeno mafioso, ma essere consapevoli che esiste una Regione meravigliosa».

Tema che è stato ripreso da Nicodemo Librandi, dottore ad honorem in Scienze Agrarie: «Dobbiamo sopprimere i luoghi comuni, ma molto spesso siamo proprio noi calabresi ad alimentarli».

Sebastiano Barbanti, presidente Bcc Calabria Ulteriore ha sottolineato che «non dobbiamo cedere il passo alla narrazione negativa, è una sfida anche questa ma le sfide rendono la vita interessante. Il nostro coefficiente di solidità è tra i primi in Italia, ma per ottenere dei risultati importanti dobbiamo sicuramente credere nell’opportunità di puntare sui nostri giovani».

«Bisogna invertire la rotta e smetterla di piangersi addosso, la negatività spesso diventa un alibi per non fare», ha detto Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, mentre Silvano Barbalace, segretario Confartigianato Calabria, ha ricordato che «ci sono tante tradizioni che rischiano di scomparire per la disattenzione da parte delle istituzioni. Molti giovani si allontano e sono pochi quelli interessati, non sono adeguatamente stimolati».

Il sottosegretario all’Editoria, Alberto  Barachini, in video collegamento, ha ribadito che «serve che la Calabria creda davvero in se stessa, scommetta su una nuova vita economica e culturale. Le istituzioni e la magistratura in questi anni si sono impegnate a fondo, al massimo, per emancipare questa terra dalla criminalità», ha detto durante la manifestazione del Corriere della Calabria, sottolineando come «la tenacia e la perseveranza sono virtù ben note del popolo calabrese: è il momento di metterle al servizio di una terra che rinsaldi le proprie radici mentre si apre allo sviluppo e alla modernità».

«Per aiutare questa regione a progredire, a credere che una nuova dimensione di vita sia possibile, bisogna continuare ad accendere i riflettori sulle zone d’ombra, Certamente. Ma raccontare un territorio – ha aggiunto Barachini – non è soltanto raccontarne gli angoli bui, ma è anche quello di portare alla luce e le potenzialità».

«La Calabria è una terra con grandi risorse e potenzialità. Alcuni di voi usano spesso con orgoglio il termine calabresità. Vorrei che questo diventasse sinonimo di una forza consapevole, capace di uscire dai vostri confini», ha concluso.

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, si è incentrato sull’aspetto economico: «chiediamoci erché siamo ancora considerati una Cenerentola, perché non destagionalizziamo, perché abbiamo il reddito pro capite più basso di Italia. Il sistema economico si regge su cinque pilastri: infrastrutture, burocrazia, conoscenza, cultura dell’impresa e propensione all’impresa e dobbiamo orientare i nostri sforzi per migliorarli. Ma anche investire sui giovani e sostenerli».

Per quanto riguarda la competitività delle imprese, l’assessore regionale Varì ha ricordato che ci sono «oltre 260 milioni di euro investiti in innovazione, ricerca e competitività. Supportiamo le imprese che devono rinnovare impianti e macchinari, quelle che devono potenziare i servizi per l’innovazione, necessari per raggiungere gli altri mercati».

«Gli imprenditori chiedono di avere maggiore accesso alle nuove tecnologie, oggi lavorano in sinergia e questo non è assolutamente scontato in una Regione piccola come la nostra», ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

«C’è una maggiore consapevolezza sulla necessità di formarsi e aggiornarsi» ha detto Gallo nel corso dell’ultimo talk dell’evento, aggiungendo che «sono proprio gli imprenditori agricoli ed agroalimentari ad essere tra i migliori a raccontare il territorio, ma bisogna essere capaci di affidarsi ai professionisti in grado di valorizzare la nostra biodiversità e questo vale per tutti i settori: dai vini ai salumi». (rrm)

Mammoliti (PD) presenta interrogazione sulle misure per tutelare l’occupazione e il lavoro nel turismo

Il consigliere regionale del PD, Raffaele Mammoliti, ha presentato una interrogazione scritta al presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, per sapere delle misure volte a tutelare l’occupazione e il lavoro del settore Turismo.

«Premesso che: la Calabria ha un patrimonio ambientale, paesaggistico, naturale e culturale straordinario – si legge nell’interrogazione – che tale patrimonio, mai adeguatamente valorizzato, potrebbe essere fonte di grande ricchezza per l’intera regione; che, infatti, se tale patrimonio fosse effettivamente valorizzato il settore Turismo potrebbe essere una fonte eccezionale di sviluppo economico, sociale e
occupazionale per l’intero territorio regionale».

«La Filcams Cgil Calabria ha reso noto, attraverso una nota stampa, il dato emerso dai controlli effettuati dall’Ispettorato nazionale del lavoro sulle aziende del settore turistico in Italia; che dall’intervento della Filcams Cgil Calabria si evince che in Calabria vi sono addirittura Province che segnano il 100% di irregolarità rispetto ai controlli effettuati dall’Ispettorato Nazionale; nella Nota stampa della Filcams Cgil Calabria si legge che “La politica è sempre alla ricerca del miglior sponsor per promuovere le nostre meraviglie, ma basterebbe partire dalle fondamenta, dal lavoro e dalla sua qualità, dal rispetto della dignità di chi nel turismo vuole lavorarci e costruire la sua professionalità», si legge ancora nella premessa della interrogazione.

«Lavorare nel settore del turismo calabrese oggi significa fare la fame e massacrarsi, non avere orari e tempo libero nei mesi di alta stagione e rimanere a bocca asciutta già a settembre – si legge nella nota del sindacato che Mammoliti riporta nell’interrogazione –. Per questo come Filcams Cgil Calabria non abbiamo esitato a criticare i provvedimenti che la Giunta regionale e in particolare l’assessorato al Turismo hanno in questi anni definito per il settore; a partire dagli incentivi ed i ristori a pioggia, dati senza alcun criterio etico che, dati alla mano, evidentemente e come avevamo previsto, sono andati ad aziende irregolari».

«Ora è tempo di risposte… occorrono risposte adeguate e norme certe per tutelare l’occupazione – ha ribadito –. Abbiamo chiesto di limitare l’utilizzo dei fondi a pioggia e gli incentivi alle imprese nel nuovo bando che l’assessorato al Lavoro sta preparando per le assunzioni stagionali nel Turismo e di indirizzarli alle imprese che rispettano i contratti ed i dipendenti… Poi è assolutamente urgente definire un patto che metta regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese».

Si legge ancora nella premessa: «La Giunta Regionale con delibera N. 190 del 28/4/2023 ha approvato la proposta di Piano regionale di sviluppo turistico sostenibile (Prsts); che è evidente che lo sviluppo turistico è essenziale ed importante per il territorio regionale e che, tuttavia, tale sviluppo deve camminare di pari passo con la tutela dei lavoratori e con il rispetto della loro dignità e che occorre anche dare
prospettive future a chi lavora nel settore del turismo; che tutto ciò vale anche con riferimento ai bandi emanandi dalla Regione Calabria che non possono prevedere distribuzione di fondi a pioggia per l’assunzione di lavoratori stagionali anche in favore di imprese che non rispettano i contratti e i dipendenti; che, in buona sostanza, occorre adottare atti per meglio utilizzare il patrimonio ambientale, paesaggistico e naturalistico della regione e contestualmente azioni mirate a tutelare il lavoro e i lavoratori del settore turistico».

Il consigliere regionale Mammoliti ha chiesto, quindi, al Presidente della Giunta Regionale della Calabria e alla Giunta Regionale: quali atti ed iniziative effettivi, reali e concreti si intendano porre in essere al fine di tutelare l’occupazione e il lavoro del settore Turismo; se si intenda definire un Patto, attraverso il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali di categoria, che predisponga regole e dia prospettiva in termini di qualificazione al settore turistico calabrese, che miri a prevenire lo sfruttamento, il lavoro nero, la precarietà e quindi l’illegalità; se si ritenga necessario, al fine di tutelare l’occupazione e i lavoratori del settore turistico, emettere i bandi relativi all’erogazione di fondi per le assunzioni stagionali prevedendo l’erogazione in favore delle sole imprese che rispettano i contratti e i dipendenti. (rrc)

 

Turismo, Unindustria Calabria accende i riflettori su un comparto nevralgico per la Regione

Unindustria Calabria accende i riflettori sul turismo, un «comparto nevralgico per la regione», nel corso della riunione della sezione Turismo di Unindustria.

 Il tavolo, svoltosi alla presenza del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, è stato convocato dal presidente di sezione, Demetrio Metallo, e dal suo vice Gianfranco Comito, e ha visto la partecipazione dei direttori Dario Lamanna e Rosario Branda.

La riunione si è concentrata sull’analisi del Piano turistico regionale redatto ed elaborato qualche giorno fa dalla Regione Calabria, ritenuto un documento utile e prezioso per consentire ulteriori approfondimenti in ordine alla declinazione pratica delle azioni e delle misure da attuare per dare impulso al comparto turistico e che si aggiunge ad “Agenda Calabria”, il masterplan presentato mesi fa da Unindustria Calabria, in cui trovavano spazio una serie di azioni e idee strategiche votate al medesimo fine. 

È sentire comune che la Calabria vada intesa secondo il concetto ampio di destinazione turistica. Pertanto, il comparto in questione va considerato asset strategico per lo sviluppo di tutta la regione e come tale deve essere affrontato intervenendo a 360 gradi per migliorare efficacia ed efficienza nei servizi e nell’accoglienza. Ci sono delle criticità di sistema, infatti, che attengono alla vita quotidiana dei calabresi e quindi anche alla capacità della regione di accogliere adeguatamente i turisti: su alcune di esse, come depurazione e sistema dei rifiuti, si stanno delineando degli interventi fondati su una ratio apprezzabile, ma sono altrettanto evidenti e cronici alcuni limiti dell’intero sistema regionale come la carenza infrastrutturale, che limita la mobilità interna e dall’esterno; il sottodimensionamento del trasporto pubblico locale e di quello regionale; le difficoltà da parte dei Comuni di supportare adeguatamente l’offerta turistica dei privati.

Da non sottovalutare, inoltre, anche l’esigenza di una formazione professionale specialistica per gli operatori di settore, magari attraverso politiche attive del lavoro. I numeri della stagione estiva che sta per partire si annunciano incoraggianti, proprio per questo Unindustria Calabria e la sua sezione Turismo ritengono necessario spingere ora sull’acceleratore nell’attuazione degli interventi strutturali affinché l’intero contesto calabrese faccia un salto in avanti nella sua capacità di accogliere il turista in maniera professionale durante tutto l’anno.

Unindustria Calabria, allora, rinnovando la propria disponibilità alla collaborazione, rimane aperta a ogni interlocuzione sul tema con il presidente Roberto Occhiuto, che avendo trattenuto per sé la delega al settore ha ben chiarito quanto il Turismo ricopra un ruolo centrale nelle politiche votate allo sviluppo della Calabria. (rcz)

Confapi Calabria: Bandiere blu un’opportunità per rilancio economia calabrese

Francesco Napoli, presidente di Confapi Calabria, ha evidenziato come «il riconoscimento della Bandiera Blu è ormai considerato uno strumento di straordinario impatto territoriale e quindi sociale ed economico, in cui ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte».

«Ne sentiamo parlare dal 1987, ben 36 anni – ha ricordato – un appuntamento fisso che anticipa l’arrivo dell’estate e che contribuisce ad orientare turisti e viaggiatori verso le mete balneari e quindi i lidi più sostenibili del nostro Belpaese.  Naturalmente si tratta di un riconoscimento che guarda, non solo alla qualità delle acque, ma a tutti i canoni necessari dei vari servizi per soddisfare i visitatori, messi a disposizione dalle località costiere e dai porti turistici. Lasciatemi esprimere una grande soddisfazione per il grande risultato ottenuto dalla Calabria: ben 19 località premiate dal prestigioso riconoscimento tra cui le new entry Catanzaro Lido e Rocca Imperiale».

«Ribadisco – ha aggiunto –che ormai si tratta di un riconoscimento che coinvolge tutta la comunità locale, per cui viene premiato l’impegno e il lavoro di partnership tra soggetti pubblici e privati. Un percorso che coinvolge amministrazioni e imprese locali, dando sicuramente un ritorno di immagine concreta: la bandiera blu rappresenta non solo una nuova opportunità ma come detto un riconoscimento di un percorso che ha portato a rispondere ad alti di standard qualitativi in vari contesti».

«Pensiamo che tra gli indicatori ci sono – ha spiegato ancora – gli impianti di depurazione e il grado di funzionalità, quindi la percentuale di allacci fognari, la gestione dei rifiuti e ancora la cura dell’arredo urbano e delle spiagge, la mobilità sostenibile e l’educazione ambientale e naturalmente tutto quello che comporta la valorizzazione del territorio e delle aree naturalistiche, senza dimenticare tutte quelle iniziative per implementare e migliorare i territori. Ecco, con la Bandiera Blu si certificano delle best practice messe a sistema che hanno portato al miglioramento di tali località. Dunque, la Bandiera Blu contribuisce a generare grandi benefici alle località turistiche proprio perché determina azioni volte a migliorarle sia sul fronte dei servizi pubblici che delle attività imprenditoriali e quindi con potenziali ricadute sulle nostre Pmi».

«Ormai il marchio ambientale e di sostenibilità come è quello delle Bandiere Blu, e della guida annessa – ha evidenziato – rappresenta per il territorio e per le nostre imprese una marcia in più, una certificazione di efficienza e di serietà riconosciuta. L’impatto è sicuramente positivo, ribadisco, sia nel percorso che porta al raggiungimento degli obiettivi per ottenere tale riconoscimento – con il coinvolgimento degli stakeholder che si occupano di alcuni servizi, pensiamo anche alle aree portuali e ai porti – sia successivamente all’assegnazione per tutto l’indotto del Turismo».

«Oggi le Bandiere Blu – ha concluso – rappresentano un fondamentale asse strategico di sviluppo e opportunità per il “territorio tutto». (rcz)

 

Ok da Regione al Piano esecutivo di promozione turistica

La Giunta regionale, guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto, ha dato il via libera al Piano esecutivo di promozione turistica per l’anno 2023.

Su indicazione del presidente Occhiuto e dell’assessore all’Ambiente, alle Partecipate, alla Programmazione unitaria e ai Progetti strategici, Marcello Minenna, è stato, poi, deliberato di riconfermare gli interventi nel Comune di Locri per la realizzazione di un polo scolastico con il relativo recupero dell’immobile destinato a sede del Forum per la resistenza e la verità (programma Forever).

Con un’altra delibera dell’assessore Minenna, la Giunta ha anche approvato la rimodulazione del piano finanziario, inerente al programma di efficientamento e rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione delle stazioni di sollevamento dei reflui urbani ricadenti nei Comuni costieri calabresi, assegnando ulteriori risorse pari a 1.773.221,03 di euro.

Con una delibera dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, vengono destinati 300.000 euro di risorse, assegnate alla Regione dal Ministero per la Coesione territoriale, alle quattro aree interne Reventino-Savuto, Grecanica, Sila-Presila crotonese e cosentina e Versante ionico Serre, principalmente per progetti riguardanti la mobilità.

Inoltre, su proposta della vicepresidente, Giusi Princi, sono state approvate due variazioni di bilancio.

Con una variazione compensativa al Por Calabria 2014-2020, riguardante il Dipartimento Lavori pubblici, viene implementata la dotazione finanziaria di euro 14.074.820,08 per consentire l’avanzamento e la chiusura dei lavori della Gallico-Gambarie, III e IV lotto, II stralcio, strada Mirto Crosia-Longobucco.

L’altra variazione compensativa è afferente al Poc 2014-2020, ammonta a 1.738.691,83 di euro, e consente lo scorrimento della graduatoria sulle manifestazioni sportive 2023 e la pubblicazione dell’avviso sugli eventi culturali 2023. (rcz)