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8 marzo, il presidente Mancuso: Ridurre la discriminazione di genere nel mondo del lavoro

Turismo, la proposta di Mancuso: Un bando per favorire la destagionalizzazione

«La stagione turistica calabrese è limitata solo ai mesi di luglio e agosto, possiamo studiare un bando per dare un contributo alle aziende garantendo loro un sostegno economico da destinare al personale impegnato fuori stagione». È la proposta avanzata dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto e all’assessore allo Sviluppo Economico, Rosario Varì, a conclusione de La Meraviglia di stare al mondo, la due giorni di incontri a Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia organizzata dal Corriere della Calabria.

Per Mancuso, infatti, «il tema è come la Calabria viene percepita da chi sta fuori. Il punto centrale è la comunicazione. Fino ad oggi, il giudizio è positivo ma lontano da quello delle altre regioni, scontiamo un gap reputazionale di non poco conto. Ci stiamo impegnando, non è facile ma cerchiamo di manifestare l’orgoglio di essere calabresi in tutte le manifestazione che hanno visto la Regione protagonista».

Le parole di Mancuso, «possiamo e dobbiamo fare di più», riassume perfettamente questa due giorni che ha visto la partecipazione di tantissime figure istituzionali, permettendo una visione a 360 gradi della Calabria, dalle qualità alle criticità.

Tantissimi gli argomenti affrontati. Col presidente della Regione si è discusso di sanità. Il Governatore, nel corso del talk, ha annunciato che arriveranno altri 126 medici cubani. Sulla scelta dei medici cubani è intervenuto il deputato di Fi Giuseppe Mangialavori: «sui medici provenienti da Cuba ho sempre sostenuto il governatore, molti presidi funzionano proprio grazie a questa ottima idea di Occhiuto. Una scelta rischiosa, anche quella di assumersi la responsabilità di un settore critico come quello sanitario, ha fatto un lavoro. Vibo Valentia avrà un nuovo ospedale e questo grazie ad Occhiuto e al procuratore Falvo».

Per quanto riguarda la migrazione sanitaria, per Occhiuto «si può ridurre molto per potenziare l’offerta sanitaria sui Drg. Non c’è una sola iniziativa in campo, ma un complesso di attività per frenare l’emigrazione sanitaria.

Sul tema dei vaccini sono intervenuti i Rettori dell’Università Mediterranea di Reggio, Giuseppe Zimbalatti e dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, Giovan Battista De Sarro, che ha posto l’accento sull’importanza delle vaccinazioni, annunciando, poi, che «in futuro lavoreremo al vaccino contro il cancro».

«Non servono centri trapianti in tutta la Calabria, basta potenziare quello di Reggio Calabria perché ha una storia», ha detto Zimbalatti, ricordando che «in Calabria c’è un altissimo numero di giovani che non studiano. Una percentuale tra le più alte di Italia, siamo secondi solo alla Sicilia».

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto in video conferenza, ha ricordato che «in Italia  sono circa 65mila i decessi per tumore, potenzialmente prevenibili poiché correlati a fattori di rischio dovuti spesso a stili di vita non salutari», e di quanto sia «determinante investire oggi in prevenzione e nella promozione di stili di vita sani per diminuire il numero di malati di domani».

Per Schillaci si deve «contribuire ad aumentare la salute e il benessere dei cittadini e garantire la sostenibilità della sanità pubblica. Con questo spirito – continua il ministro – siamo impegnati in periodiche campagne di informazione per incoraggiare l’adozione sin da piccoli di stili di vita sani e corretti, regolare attività fisica e un’alimentazione equilibrata basata sulla Dieta mediterranea italiana sono ottime alleate nel contrasto alla sedentarietà e all’obesità».

sul tema della prevenzione è intervenuto anche il commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Giuseppe Giuliano: «è inquietante cheil reparto prevenzione abbia il 70% del personale veterinario, questo dipartimento è spesso sottovalutato. La prevenzione è la fase più importante della sanità, nasce per ridurre i costi della cronicità ed è legata ad un fattore economico.  Poi occorre fare una distinzione tra la campagna di prevenzione dettata dalla Regione e realizzata attraverso gli screening e quella individuale che andrebbe invece veicolata nelle scuole».

Francesco Lucia, dirigente prevenzione e sanità pubblica del dipartimento Tutela della Salute, ha posto l’accento sulla necessità di «puntare sul personale medico qualificato la Regione ha una funzione importante di coordinamento e interazione con il territorio. Insieme dobbiamo lavorare per migliorare il sistema e sostenere i settori strategici, come quello della prevenzione. Fino ad oggi si è pensato ad assumere medici e infermieri e meno a destinare risorse alla prevenzione».

Il consigliere regionali Francesco De Nisi ha ribadito la necessità di «cambiare approccio nella narrazione della Calabria. L’elemento della consapevolezza è fondamentale, dobbiamo favorire un racconto diverso che possa attirare imprenditori. Non possiamo e dobbiamo parlare solo di ‘ndrangheta e malaffare. Non significa sottovalutare il fenomeno mafioso, ma essere consapevoli che esiste una Regione meravigliosa».

Tema che è stato ripreso da Nicodemo Librandi, dottore ad honorem in Scienze Agrarie: «Dobbiamo sopprimere i luoghi comuni, ma molto spesso siamo proprio noi calabresi ad alimentarli».

Sebastiano Barbanti, presidente Bcc Calabria Ulteriore ha sottolineato che «non dobbiamo cedere il passo alla narrazione negativa, è una sfida anche questa ma le sfide rendono la vita interessante. Il nostro coefficiente di solidità è tra i primi in Italia, ma per ottenere dei risultati importanti dobbiamo sicuramente credere nell’opportunità di puntare sui nostri giovani».

«Bisogna invertire la rotta e smetterla di piangersi addosso, la negatività spesso diventa un alibi per non fare», ha detto Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria, mentre Silvano Barbalace, segretario Confartigianato Calabria, ha ricordato che «ci sono tante tradizioni che rischiano di scomparire per la disattenzione da parte delle istituzioni. Molti giovani si allontano e sono pochi quelli interessati, non sono adeguatamente stimolati».

Il sottosegretario all’Editoria, Alberto  Barachini, in video collegamento, ha ribadito che «serve che la Calabria creda davvero in se stessa, scommetta su una nuova vita economica e culturale. Le istituzioni e la magistratura in questi anni si sono impegnate a fondo, al massimo, per emancipare questa terra dalla criminalità», ha detto durante la manifestazione del Corriere della Calabria, sottolineando come «la tenacia e la perseveranza sono virtù ben note del popolo calabrese: è il momento di metterle al servizio di una terra che rinsaldi le proprie radici mentre si apre allo sviluppo e alla modernità».

«Per aiutare questa regione a progredire, a credere che una nuova dimensione di vita sia possibile, bisogna continuare ad accendere i riflettori sulle zone d’ombra, Certamente. Ma raccontare un territorio – ha aggiunto Barachini – non è soltanto raccontarne gli angoli bui, ma è anche quello di portare alla luce e le potenzialità».

«La Calabria è una terra con grandi risorse e potenzialità. Alcuni di voi usano spesso con orgoglio il termine calabresità. Vorrei che questo diventasse sinonimo di una forza consapevole, capace di uscire dai vostri confini», ha concluso.

Il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, si è incentrato sull’aspetto economico: «chiediamoci erché siamo ancora considerati una Cenerentola, perché non destagionalizziamo, perché abbiamo il reddito pro capite più basso di Italia. Il sistema economico si regge su cinque pilastri: infrastrutture, burocrazia, conoscenza, cultura dell’impresa e propensione all’impresa e dobbiamo orientare i nostri sforzi per migliorarli. Ma anche investire sui giovani e sostenerli».

Per quanto riguarda la competitività delle imprese, l’assessore regionale Varì ha ricordato che ci sono «oltre 260 milioni di euro investiti in innovazione, ricerca e competitività. Supportiamo le imprese che devono rinnovare impianti e macchinari, quelle che devono potenziare i servizi per l’innovazione, necessari per raggiungere gli altri mercati».

«Gli imprenditori chiedono di avere maggiore accesso alle nuove tecnologie, oggi lavorano in sinergia e questo non è assolutamente scontato in una Regione piccola come la nostra», ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo.

«C’è una maggiore consapevolezza sulla necessità di formarsi e aggiornarsi» ha detto Gallo nel corso dell’ultimo talk dell’evento, aggiungendo che «sono proprio gli imprenditori agricoli ed agroalimentari ad essere tra i migliori a raccontare il territorio, ma bisogna essere capaci di affidarsi ai professionisti in grado di valorizzare la nostra biodiversità e questo vale per tutti i settori: dai vini ai salumi». (rrm)