Prestigioso traguardo per il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri e per il Liceo “Metastasio” di Scalea che rappresenteranno la Calabria alla finale nazionale delle Olimpiadi di Problem Solving, promosso dal Ministero dell’Istruzione, in programma il 10 (finale a squadre) e il 13 maggio (finale individuale).
Per lo Zaleuco di Locri, la squadra è composta da Monteleone Miriam (I G), Belcastro Vincenzo (I G), Dichiera Riccardo (I G) e Panetta Giuseppe Michele (II H).
Nella finale individuale del 13 maggio, inoltre, saranno presenti 19 regioni e 40 partecipanti. La Calabria sarà rappresentata dall’allieva Miriam Monteleone ed altri tre studenti (due del Liceo “Metastasio” di Scalea e uno dell’IIS “Severi Guerrisi” di Gioia Tauro).
Su proposta del Ministero dell’Istruzione, anche per l’anno scolastico 2021 – 2022, si è attivato il progetto di Informatica “Olimpiadi di Problem Solving” (OPS), che sostiene competenze chiave, per la soluzione di problemi attraverso modelli, metodi e strumenti informatici, rivolto agli alunni della scuola primaria, della secondaria di primo grado e del primo biennio della scuola secondaria di secondo grado, delle scuole italiane statali e paritarie sul territorio nazionale ed estero. La competizione è così articolata: quattro gare d’Istituto a squadre e quattro gare d’Istituto individuali; una finale regionale individuale e una finale regionale a squadre; una finale nazionale individuale e una finale nazionale a squadre.
«Ancora una volta – si legge in una nota – il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri si conferma come scuola propositiva, attenta alle competenze dei suoi allievi, offrendo loro eccellenti opportunità in diversi campi del sapere, non da meno l’informatica, oramai basilare in ogni processo di indagine conoscitiva. Una competizione con un valore altamente formativo, sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista educativo. Un trampolino di lancio verso una cittadinanza attiva che, sempre più, vede l’utilizzo degli open data».
«Un cittadino, consapevolmente inserito nel suo contesto sociale – prosegue la nota – sa che può usufruire e accedere, in maniera trasparente e sicura ai dati forniti dalle diverse amministrazioni, una rete comunicativa in cui l’intervento personale viene veicolato e diramato a diversi livelli, grazie al processo digitale di raccolta, rielaborazione e filtraggio delle informazioni. Quindi, una chiave d’accesso, adeguata e sicura, per il mondo informatico permette di sviluppare una forma mentis capace di trovare sempre soluzioni possibili nel minor tempo consentito, che è proprio di quel modo di vivere il proprio ambiente con l’intento di apportare miglioramenti sostenibili e sempre all’avanguardia».
«Un grazie e un plauso ai ragazzi e ai docenti dello Zaleuco che, anche attraverso una semplice gara – conclude la nota – riescono sempre a trasmettere pillole di sapienza, per la vita. “Oggi è necessario un tipo di alfabetizzazione che ci permetta di filtrare l’enorme flusso di informazioni a cui siamo sottoposti, per selezionare le fonti valide e utili e, a nostra volta, di produrre e diffondere informazioni». (rrc)