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L'APPELLO / Salvare Villaggio Mancuso e l'Albergo delle Fate

L’APPELLO / Salvare Villaggio Mancuso e l’Albergo delle Fate

Certi che in Italia ormai tutti rivendicano soltanto diritti, senza rendersi conto che, piacere o non piacere, purtroppo, all’alba del terzo millennio, la società civile contemporanea, ha perso perfino il sacrosanto diritto-dovere alla Salute, alla Sicurezza, all’Umana Dignità e alla Difesa di ogni forma di Libertà, forse è venuto anche il momento di riflettere e meditare seriamente sulla sana percezione della vile, vuota, vaga e vana assurda “Cultura” della Realtà Virtuale, oppure rassegnarci a convivere con l’ingloriosa mentalità, che ormai, purtroppo, siamo tutti “liberi” di fare soltanto ignare scelte obbligate! …tutti vittime del consumismo, conformismo, corruzione, speculazione selvaggia e di una Dittatura digitale, … “e non solo” che è sotto gli occhi di tutti! …a partire dall’assurda mentalità e dall’insolita carenza di servizi pubblici essenziali, che  ormai offende la sensibilità di tanti turisti (a dire il vero se ne vedono sempre di meno) tornati a Villaggio Mancuso per godere della straordinaria bellezza del borgo più affascinante della Sila, già noto in Italia e all’estero soprattutto nel mondo del cinema, del teatro e dello spettacolo!

Peccato, davvero un gran peccato vedere, giorno dopo giorno, come ciò che di bello ed unico aveva costruito Eugenio Mancuso viene saccheggiato, modificato selvaggiamente, e definitivamente deturpato, gabbando tutti a partire dall’Ente Parco e finire al Sindaco di Taverna e suoi predecessori. È un pietoso ma forte grido di allarme! Salviamo Villaggio Mancuso ed il Grande Albergo delle Fate. Oramai sembra non ci siano più regole: è stato mandato a carte quarantotto il decoro urbano e si devono registrare poi anche grandi e gravi forme di carenza di servizi pubblici di prima necessità come Sanità, Sicurezza, Stampa, Viabilità, Wi-Fi, Sportello Bancomat, nonché totale assenza di Prevenzione, Sorveglianza e Controlli di feste popolari e amplificazioni illegali ben’oltre la mezzanotte in prossimità di abitazioni residenziali!

…altro che cultura della legalità e dell’Ordine Pubblico! …altro che Città di Taverna, Capitale della Cultura italiana! …altro che Autonomia Regionale Differenziata! Eppure, i “residenti virtuali” che, stanchi di sopportare la mancanza dei servizi essenziali, sono costretti ad impinguare le casse comunali nonostante siano diventati “residenti fantasmi” perché non abitando in alcun periodo dell’anno non generano alcun aggravio di spesa per il Comune. Viva la Sila, Viva Villaggio Mancuso, Viva la Natura, viva la Calabria. (P.L. Talarico e C. Manno)