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Domani a Placanica il grande raduno di preghiera da Fratel Cosimo

Domani a Placanica il grande raduno di preghiera da Fratel Cosimo

di PINO NANOUn nuovo Grande Raduno di preghiera da Fratel Cosimo Fragomeni. Domani, sabato 7 settembre sono attese migliaia e migliaia di persone ai piedi dello “Scoglio Santo di Placanica” dove Fratel Cosimo Fragomeni ha costruito in questi anni non solo un grande Santuario moderno, ma dove in tutti questi anni grazie al suo carisma sono passati da questa montagna centinaia di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.

L’appuntamento lo dà ufficialmente, e con grande enfasi, il vescovo di Locri Gerace mons. Francesco Oliva, che considera Fratel Cosimo un apostolo di fede e un servo umilissimo della Chiesa di Francesco.

«Sabato come ogni anno – dice il vescovo – vivremo una giornata di preghiera con i giovani. Ed è proprio a voi giovani che intendo rivolgere un pensiero da amico e padre. Confido nella vostra attenzione e ricerca di una vita più bella e più piena. Quest’anno ho da consegnarvi una bella notizia: la Chiesa ha riconosciuto ufficialmente l’esperienza mariana dello Scoglio come una realtà spirituale, ricca di grazia e di tante meraviglie che il Signore ha voluto compiere attraverso Maria. Nell’intensa attività spirituale di preghiera e di ascolto in questo luogo benedetto, tanti fedeli, di ogni età e provenienza, hanno ricevuto abbondanti grazie e frutti di vita cristiana. Tanti motivi per dire a quanti conoscono già la realtà dello Scoglio o che desiderano conoscerla: venite in questo luogo benedetto, riservatevi qualche momento di pace interiore e di preghiera sotto lo sguardo di Maria! Il pellegrinaggio vi porterà a riscoprire la bellezza della fede, del perdono e della riconciliazione».

Mons. Francesco Oliva è uno di quei pastori della Chiesa contemporanea che non conosce stupide “mediazioni” o falsi “tatticismi”, è uno che quello che pensa te lo sbatte in faccia e non te lo manda mai a dire.

«Questo luogo – dice – vi parla anzitutto dell’esperienza spirituale di Fratel Cosimo, che l’incontro con Maria ha reso servo obbediente e fedele in ascolto di un’umanità in cerca di speranza. In questo luogo – come egli confessa – il Signore ha voluto aprire una finestra verso il cielo affidando a me il compito di ribadire la fede nel Dio della Bibbia, che è Dio creatore, Dio amore, Dio di misericordia, Dio giudice, Dio che guarisce».

Anche sul tema dell’apparizione della Madonna al “Padre Pio della Locride” mons. Oliva non conosce mediazioni, e dice: «Sulla grande pietra di calcare grigio (“lo scoglio”), fratel Cosimo ha incrociato il volto di Maria, come egli dice: “Mi sono sentito come sconvolto, profondamente turbato, assalito dal dubbio se era veramente la Madonna oppure no. Quando improvvisamente mi vidi abbagliato da una luce accecante…”».

Tutto ebbe origine l’11 maggio 1968, quando Cosimo Fragomeni «ha scoperto la benevolenza del Padre nel volto di Maria. Da allora ha consacrato la sua vita al servizio di ascolto delle umane fragilità e sofferenze, vivendo una fede semplice e vera. Ancora giovane alla ricerca della sua vocazione e soprattutto della volontà di Dio, rivolgendosi a Maria, le chiedeva: “Vergine Santa, ditemi cosa volete che io faccia?”».

Nel messaggio pastorale che mons. Francesco Oliva affida oggi al mondo dei media non fa che sottolineare le sue certezze: «Da allora in poi ha vissuto la sua vita interamente dedito agli altri, lasciandosi guidare dalla fede. Con la sua testimonianza di vita, ha dimostrato che “la fede non è la teoria delle belle parole. La fede viene dal cuore. Dio è relazione, si fa toccare, si fa sentire. Il Dio che non si tocca non è il Dio di Gesù». 

Ma, allora, diventa naturale chiedersi, Fratel Cosimo è l’uomo dei miracoli?

«Per fratel Cosimo  – sottolinea il vecchio vescovo di Locri-Gerace – “la fede guarisce, caccia il male dal cuore degli uomini, porta con sé la felicità, la piena realizzazione degli esseri umani”. È una fede possibile, che s’incarna nelle relazioni quotidiane e le trasforma. Una fede possibile che allo Scoglio continua ad essere mostrata a quanti cercano risposte alle loro domande ed ai loro bisogni essenziali, che hanno a che fare con il lavoro, l’amore, il perdono, la guarigione dalle dipendenze malvagie e dalle cattiverie».

Dio mio che forza questo vescovo! Non ce sono tanti in giro come lui. 

Sentite questa: «Maria – dice ancora mons. Oliva – ha aiutato fratel Cosimo a scoprire il senso della vita affidandogli una grande missione: “Ti chiedo il favore di trasformare questa valle; qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro. In questo luogo Dio vuole aprire una finestra verso il cielo; qui per la mia mediazione vuole manifestare la sua misericordia”. È il sogno di un’opera mariana, che muove in profondità i desideri del suo cuore».

Ma attenzione, mons. Oliva va ancora oltre.

«Allo Scoglio, la Vergine Immacolata chiede di tornare a Dio, di recitare il santo Rosario per la pace nel mondo, di essere uomini e donne operatori di pace, di partecipare attivamente al sogno di Dio, che è la realizzazione del suo regno. È il sogno di un mondo nuovo sostenuto dalla fede e dalla speranza, diretto verso la ricerca della pace e della felicità. Un sogno che chiede ad ogni giovane di andare oltre ogni scoglio, di non farsi trasportare dalla corrente e dal mare dei problemi, di non infrangersi sugli ostacoli quotidiani, di non lasciarsi sopraffare dalla sfiducia e dallo scoraggiamento».

E la parte finale del messaggio del vescovo di Locri al suo popolo cristiano è ancora di più che un semplice invito a partecipare.

«Ti raccomando: non mancare! Anche a te, giovane, è affidata questa missione. Lasciati affascinare anche tu da questo sogno. I tuoi malesseri e scoraggiamenti possono essere superati da un atto di fiducia in Dio ed in Maria, madre del suo Figlio. Venendo allo Scoglio lasciati conquistare da questo amore e guarda Maria che è la madre che ha grandi sogni su di te. Scopri e vivi questo sogno, in modo da essere felice. Non tirarti indietro! Non dimenticare che con la fede tutto è possibile. Fa strada a Dio, al quale “nulla è impossibile». (pn)