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Alta velocità

La Fast Confsal Calabria: La classe politica calabrese deve fare chiarezza per Alta Velocità

Il segretario generale della Fast Confsal CalabriaVincenzo Rogolino, ha chiesto alla politica calabrese di fare chiarezza in merito alla tratta Battipaglia-Praia a Mare che, rispetto a come era stato annunciato dal ministro Enrico Giovannini, non sarà Alta velocità, ma bensì sistema alta velocità di rete, «ossia  una infrastruttura ferroviaria capace di assicurare al massimo una velocità di circa 200Km orari contro i 300/350 possibili nelle linee ad Av».

Rogolino, infatti, ha ricordato che «in data 30 Gennaio 2021, uscimmo con una nota per lamentare che il Governo Conte 2, nonostante un ministro ad hoc per il Sud (Giuseppe Provenzano), aveva  ignorato il malessere di parte del Sud e, in particolar modo, della nostra Calabria. Scrivemmo che, con una tempesta di esternazioni esterofile, quel Governo ci prometteva una pioggia di miliardi di euro in arrivo dall’Ue  grazie al Recovery Plan; Recovery Fund; Pnrr;  NextGeneration Eu  etc etc. In realtà,  per il  Sud sugli oltre 200 miliardi da investire in varie tranche, venivano riservati  poco più di 700 milioni di euro. Ebbene, nonostante sia cambiato  il Governo, siamo costretti a ritornare sulla questione».

«Purtroppo – continua la nota – dal tracciato e dalle carte che abbiamo avuto modo di visionare la tratta Battipaglia-Praia a mare  scorrerebbe  parallelamente all’autostrada coinvolgendo la Piana del Sele, il medio Sele e il vallo di Diano, appare evidente che non si tratta  di sistema  Alta velocità ma di sistema Alta velocità di Rete ossia una infrastruttura ferroviaria capace di assicurare al massimo una velocità di circa 200Km orari contro i 300/350 possibili nelle linee ad Av. Quindi niente riduzione epocale delle “distanze” come annunciato dal Ministro Giovannini ma solo una riduzione di circa un’ora di percorrenza».

«A questo punto – ha concluso – la classe politica calabrese deve chiedere e fare chiarezza, non può continuare nella mediocrità asfissiante dovuta a un silenzio complice o peggio a un disinteressamento colpevole. Arriveranno miliardi di euro che provocheranno un indebitamento anche per  le future generazioni, pertanto non possiamo sprecare con progetti sbagliati una opportunità reale di sviluppo per la nostra terra, le risorse previste dovranno essere investite  oculatamente e con intelligenza, non ci sarà un altro appello. Gli investimenti sbagliati degli anni 70/80 ( V° centro Siderurgico Gioia Tauro, Liquilchimica Saline Joniche, Officine Grandi Riparazioni Fs) ancora pesano come macigni sulla nostra collettività». (rrm)