In Calabria, nel 2020, sono nate 37 cooperative giovanili. È quanto ha reso noto Confcooperative Calabria, che, nel report di Fondo Sviluppo, è stato riportato che «la nostra associazione vanta a livello nazionale il maggior tasso di imprese nate da Under 40 in rapporto al numero di associate».
Si tratta di «un segnale incoraggiante – si legge nella nota di Confcooperative Calabria – non solo per il comparto della cooperazione regionale, ma tutto il settore delle imprese e StartUp, che evidenzia come il modello cooperativo che mette al centro persone e territori è attrattivo per tanti giovani. Inoltre, ben 4 delle cinque province calabresi (Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia), assieme a sole altre tre in tutta Italia, hanno un’età media degli amministratori delle cooperative inferiore ai 50 anni».
«Questi numeri – ha spiegato Rocco Sicoli, vicepresidente di Confcooperative Calabria con delega a Giovani e innovazione – dimostrano come il modello cooperativo sia capace di coinvolgere e attivare i giovani dei territori calabresi. La cooperativa con al centro la persona, il principio della “porta aperta” e la territorialità, dimostra di essere uno strumento imprenditoriale valido e moderno. Sicuramente, continueremo a lavorare nella promozione del modello tra i giovani, sia attraverso la nostra collaborazione con Progetto Policoro Calabria sia intercettando giovani nei territori. Grande merito di questo risultato va a chi lavora quotidianamente in Confcooperative Calabria e nei territori per promuovere il modello cooperativo».
«Attenzione al territorio, dialogo con università e associazioni – ha aggiunto – sono la nostra arma vincente per avvicinare i giovani calabresi alla vera cooperazione. Quelli che emergono sono numeri lusinghieri per la nostra regione, ed in particolare per la nostra associazione, poiché per una volta il nome Calabria e la parola giovani sono legate da un evento positivo e non da fenomeni di emigrazione. Questo per noi è però un incoraggiamento e non di sicuro un traguardo. Il modello cooperativo in Calabria è ancora poco conosciuto tra giovani e giovanissimi, nel corso di questo e dei prossimi anni sicuramente aumenteremo le attività di animazione sul territorio».
«Mi auguro – ha concluso Sicoli – che dopo la fine della Pandemia, la nostra Regione riparta dal modello cooperativo per dare opportunità ai giovani e generare valore aggiunto che resti ad arricchire il nostro territorio. Questa sarebbe la scelta politica più responsabile e auspicabile per una vera ripartenza». (rrm)