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Fausta Ivaldi

Addio alla scrittrice Fausta Ivaldi: la piemontese innamorata della Calabria

Addio alla scrittrice Fausta Ivaldi, 81 anni, apprezzata autrice di origini piemontesi ma calabrese di adozione (nonché cittadina onoraria di Reggio Calabria), molto nota per il suo impegno nel volontariato. Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha espresso «il più profondo cordoglio, a nome dell’intera cittadinanza, per la scomparsa della nostra concittadina onorariaFausta Ivaldi. Una reggina d’adozione, cittadina del mondo, sempre al fianco degli ultimi, che ha dedicato tutta la sua vita al servizio del prossimo, lasciando un segno indelebile nella nostra comunità. Reggio Calabria oggi perde una grande persona. Una donna forte, energica, sensibile e volitiva, una donna che ha dedicato il suo impegno a dare voce ai più fragili. Piemontese di nascita, per lunghi anni ha lavorato nelle realtà più povere dell’Africa e dell’America Latina, dedicando il suo impegno a progetti di cooperazione internazionale per il sostegno alle comunità locali, prima di tornare in Italia e stabilirsi a Reggio Calabria, dove ha continuato ad operare al fianco degli ultimi, impegnandosi personalmente nel contesto del Centro Comunitario Agape “Don Italo Calabrò” al fianco di donne sole con figli minori o in contesti di violenza e disagio sociale».
«Nel 2016 – ha ricordato Falcomatà – abbiamo voluto riconoscere questo suo impegno di servizio, che è diventato esempio per tanti giovani nella nostra Città, attribuendole la cittadinanza onoraria. Un riconoscimento che Fausta ha ricevuto con orgoglio e commozione, nel corso di una emozionante cerimonia tenutasi nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio. La sua memoria rimarrà per sempre indelebile tra le personalità che hanno portato in alto il nome della nostra città, promuovendo i valori più autentici della solidarietà, del senso civico e della vicinanza verso il prossimo. Alla sua famiglia, ai tanti amici e compagni di strada, a tutti coloro che in questi anni hanno avuto l’onore di conoscerla le più sentite condoglianze da parte dell’intera comunità reggina».

Così la ricorda Patrizia Nardi, già assessore alla Cultura di Reggio e attuale responsabile del Comitato Scientifico Unesco per il patrimonio culturale immateriale: Donna fantastica, forte, coraggiosa, intelligente, brillante, caritatevole. Dopo la sua “Vita esagerata” piena di incarichi e risultati straordinari, si è dedicata agli umili, ai poveri, ai detenuti, alle donne, ai migranti, ai bambini. Piemontese di Alessandria, lo ha fatto a lungo a Reggio, dove ci siamo incontrate e mai lasciate».

(rrc)