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Bevacqua e Iacucci (PD): Bisogna attivarsi per fermare l’autonomia

I consiglieri regionali del Pd, Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, hanno condiviso «le parole del vescovo di Cassano allo Jonio Monsignor Francesco Savino, che sottolinea, ancora una volta, la posizione critica della Chiesa nei confronti dell’autonomia differenziata e invita i calabresi, ma anche tutti i cittadini meridionali, ad abbandonare il fatalismo e la rassegnazione e ad attivarsi per bloccare la riforma ed essere artefici del proprio destino».

Dopo le ultime dichiarazioni  del Vescovo Savino  che seguono alle analoghe prese di posizione assunte dall’arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano Giovanni Checchinato, ma anche dalla Conferenza episcopale calabrese e dal cardinale Zuppi, presidente della Cei.

«Riteniamo che sia  necessario dare vita a una mobilitazione che coinvolga tutte le forze della società che hanno a cuore gli interessi della Calabria e del Sud e non vogliono inginocchiarsi davanti allo strapotere della Lega – hanno proseguito –. Il partito di Salvini, che sventola il vessillo del Ponte sullo Stretto come specchietto per le allodole, ha confezionato una riforma che divide in due il Paese, mette a rischio i diritti fondamentali dei cittadini meridionali e spazzerà via ogni speranza di futuro per la nostra terra».

«Proprio per questo – hanno detto ancora i due consiglieri regionali dem – chiederemo nei prossimi giorni di potere incontrare monsignor Savino e i rappresentanti della Conferenza episcopale calabrese per avviare un confronto comune per il bene della nostra terra. Nel frattempo il Pd come già fatto  al Senato continuerà a dare  battaglia alla Camera, dove in settimana riprenderà l’esame della riforma Calderoli».

«Il partito si adopererà, a tutti i livelli, per bloccare una legge che non ha alcun senso se non quello di pagare un tagliando elettorale a Salvini – hanno concluso – e esaudire i desideri dei governatori delle ricche Regioni del Nord che vedono il Meridione come una zavorra. In Calabria lo faremo domani con una assemblea regionale aperta, convocata appositamente dal segretario Irto, con il capogruppo al Senato Francesco Boccia. La battaglia su questo tema non può e non deve conoscere sosta». (rrc)