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Catalano (UDC): A Calanna serve incrementare i servizi essenziali, non vendere le case a 1 euro

Catalano (UDC): A Calanna serve incrementare i servizi essenziali, non vendere le case a 1 euro

Francesco Catalano, candidato consigliere comunale di Calanna con la lista a supporto della candidata a sindaco Maria Pia Guarna, ha commentato la proposta del sindaco Domenico Romeo di vendere le case a un euro, evidenziando che «nessuno svende a un euro i sacrifici di una vita per far felice il sindaco con i suoi slogan elettorali».

«Non capisco perché si parla sempre e solo di Calanna o Villa Mesa quando invece si deve cominciare a parlare delle periferie sempre più abbandonate come Serro Crocevia, Stretto, Rosaniti, Milanesi e Ambusa dove, ad esempio in quest’ultima frazione, c’è una sorgente naturale di acqua abbandonata oramai da decenni. Se si incrementano i servizi essenziali pian piano si ripopoleranno tutti i paesi di Calanna, questo deve essere l’obiettivo del sindaco e con la dottoressa Maria Pia Guarna ci siamo posti di fare. Bisogna innanzitutto cominciare dalla viabilità puntando a riqualificare e valorizzare la strada Mulini-Calanna e anche la Villa Mesa-Rosalì».

Per Catalano, infatti, «avvicinare sempre più i nostri borghi alla città è un bisogno essenziale. Si parla di finanziamenti milionari con fondi che arrivano da ogni dove, ma la realtà è ben altra: nel 2022 a Calanna la domenica non c’è nemmeno un mezzo di trasporto e nel nostro paese non vogliono venire a lavorare nemmeno le badanti! Dicono che abbiamo persino un nostro Consigliere Metropolitano eletto che però non ha mai protestato (almeno a me non risulta) seppur cosciente dell’inesistenza di un collegamento diretto tra Calanna e la tanto attesa Gallico-Gambarie».

«Senza collegamenti – ha proseguito – è inutile promettere di fare piazze e infrastrutture grandiose quando nel nostro paese non esistono i dovuti collegamenti. Caro sindaco Romeo ricorda o si cambia modo di fare politica, non dentro ai palazzi di potere, ma nella strada tra la gente, iniziando proprio ad ascoltare le vere esigenze del territorio altrimenti rischiamo tra 15 anni di far divenire Calanna come il deserto del Sahara. Anche se sono un semplice barbiere con la terza media ho il coraggio di dire la verità ed oggi più che mai una cosa è certa: i miei compaesani non hanno bisogno di fiumi di parole e slogan elettorali».

«A Calanna, oggi più che mai – ha concluso – servono le certezze delle piccole cose come riuscire a potenziare i servizi essenziali per migliorare la qualità della vita dei residenti che, per amore verso la propria terra, hanno deciso di restare in questa meravigliosa comunità»(rrc)