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Fabio Pugliese scrive all’eurodeputata Laura Ferrara: includere Statale 106 jonica nella Rete Ten-T Core

In una lettera aperta, indirizzata all’eurodeputata dei 5 Stelle, Laura Ferrara e per conoscenza anche all’eurodeputato di FDIVincenzo Sofo, al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e a tutti i parlamentari calabresi, l’ing. Fabio Pugliese, fondatore dell’Odv Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha chiesto di includere la Statale 106 Jonica nella Rete Ten-T Core.

«Come certamente Lei saprà – si legge nella lettera – oggi la Statale 106 “Jonica” risulta inclusa nella Rete TEN-T Comprehensive (secondaria), ma solo nel tratto Taranto – Catanzaro Lido. Non si comprendono davvero le ragioni per le quali la Statale 106 “Jonica” non può essere inclusa nella Rete TEN-T Core (principale), da Taranto fino a Reggio Calabria e, quindi, per intero».

«A leggere la risposta che il Commissario Europeo ai Trasporti Adina Valean, ha riferito all’On. Sofo ciò non riesce a comprenderlo neanche l’Europa. Infatti, dalla risposta della Commissaria Valean si comprende chiaramente che la Commissione europea è disponibile a considerare tale proposta nel caso in cui essa verrà «presentata formalmente dal Governo italiano», evidenziando come ciò finora «non sia però mai avvenuto» e specificando che i termini per farlo stanno per scadere, essendoci tempo fino al 14 dicembre 2021».

«In tutta franchezza – si legge ancora – non riesco a comprendere le ragioni per le quali nonostante la discussione per la revisione della Rete TEN-T sia iniziata un anno fa, ad oggi, il Governo non abbia semplicemente provveduto ad inoltrare una banalissima richiesta che però potrebbe determinare vantaggi considerevoli per la Calabria se consideriamo che essere inclusi nella Rete TEN-T Core consentirebbe di ottenere cofinanziamenti rilevanti non solo per interventi di messa in sicurezza della famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche e, soprattutto, per la realizzazione di nuove tratte ammodernate».

«Eppure, Egregia Onorevole – scrive Pugliese – vorrei farLe presente che tale richiesta risulta coerente con quanto già indicato nel Piano Regionale dei Trasporti della Calabria adottato con D.G.R. n. 503 del 06/12/2016, ed approvato (dopo oltre 20 anni), con D.C.R. n.27 luglio del 2017 all’interno del quale viene chiaramente indicato che la Statale 106 “Jonica” in Calabria è una arteria viaria principale e, quindi, da includere necessariamente nella rete dei trasporti europei. Non può non essere così, visto e considerato che è la seconda più importante arteria viaria presente nella nostra regione come certamente a Lei è noto».

«Per questa ragione, da semplice cittadino – continua ancora la lettera – intendo chiederLe se ritiene doveroso e necessario impegnarsi affinché il Governo, oggi peraltro sostenuto dal Movimento 5 Stelle di cui Lei fa parte insieme a molti parlamentari calabresi, possa presentare con la massima sollecitudine ed attraverso il Ministero delle Infrastrutture una formale richiesta affinché sia presa seriamente in considerazione la possibilità di includere la Statale 106 “Jonica” da Taranto fino a Reggio Calabria all’interno della Rete TEN-T Core».

«Come certamente Lei saprà – ha continuato – nei 4 CIPESS del Governo Draghi (3 novembre, 27 luglio, 9 giugno e 29 aprile 2021), non vi è stato fin qui alcun finanziamento riferito alla Statale 106 “Jonica” in Calabria. Nemmeno del DEF (Documento di Finanza Pubblica), 2021 vi è traccia alcuna di finanziamenti dovuti alla Statale 106 “Jonica” calabrese. Mentre nella legge di bilancio per il 2022 al momento non vi è alcuna traccia dei 2,2 miliardi di euro promessi (o se preferisce annunciati), dal Ministro per il Sud Mara Carfagna lo scorso mese di settembre a due settimane dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria».

«Ciò – continua la lettera – al fine di mettere in evidenza un fatto molto importante: avere la possibilità di riuscire ad includere la Statale 106 “Jonica” calabrese nella Rete TEN-T Core consentirebbe a tanti cittadini ed alle amministrazioni comunali interessate da questa importante arteria viaria di poter esercitare una pressione dal basso sull’Anas Gruppo FS Italiane e sul Ministero delle Infrastrutture affinché possano essere presentati progetti cofinanziati dalla Comunità Europea per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria».

«Vorrei, inoltre – ha proseguito Pugliese – farLe presente che questa mia richiesta è in linea con quella che il sindaco della Città di Crotone Enzo Voce, insieme a 72 sindaci, hanno sottoscritto in un documento dello scorso aprile 2021 in cui, appunto, si chiedeva l’inclusione della strada Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T Core. Infine, tengo fortemente a farLa riflettere su un dato indicativo ed allarmante. Nonostante la Pandemia da covid-19 e la conseguente diminuzione dei volumi di traffico sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria negli ultimi 2 anni si sta verificando quanto già stava avvenendo nel triennio 2017-2019: un aumento sempre crescente dei sinistri mortali sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria».

«Sono 60 – ha spiegato – le vittime nel triennio 2017-2019 mentre dal 1° gennaio 2020 fino ad oggi sono 34. In pratica i numeri purtroppo delineano una tendenza che con rammarico ci permette di affermare che il fenomeno dell’incidentalità e della mortalità stradale sulla strada Statale 106 “Jonica” è destinato, nei prossimi anni, ad aumentare sempre di più per merito di una strada sempre più inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico».

«Sono convinto – ha concluso – che avrò certamente riscontri fattivi di quello che sarà il Suo impegno politico nei prossimi giorni al fine di ottenere questo importante e storico obiettivo anche perché se questa opportunità, per l’ennesima volta, dovesse esser persa per tanti altri anni non potremmo cogliere l’occasione di ottenere risorse necessarie sia per la messa in sicurezza e sia per l’ammodernamento della S.S.106 e le responsabilità politiche, sia chiaro, saranno da ascrivere solo e soltanto al Governo che oggi guida il Paese». (rrm)