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FenealUil Calabria: La Regione si doti di una task force di giovani tecnici per vincere la sfida del Pnrr

FenealUil Calabria: La Regione si doti di una task force di giovani tecnici per vincere la sfida del Pnrr

La segretaria generale della FenealUil Calabria, Maria Elena Senese, ha chiesto che la Regione, per vincere la sfida del Pnrr, si doti di una task force di giovani tecnici.

«Nel comparto edile – ha spiegato Senese – la crescita degli investimenti nella Regione Calabria nel 2021, è stata molto significativa, ed è stata determinata non solo dai bonus edilizi, ma anche da una prima accelerazione dovuta al Pnrr; però, purtroppo, su questa grande e probabilmente irripetibile opportunità, incombono due importanti criticità che, allo stato, rendono il perfezionamento degli  investimenti difficilmente attuabile e mettono a rischio l’esecuzione delle opere già avviate nonché l’avvio delle nuove, in quanto, economicamente insostenibili e sconvenienti».

«La prima criticità – ha spiegato – è rappresentata dal  blocco del turnover nella pubblica amministrazione che, pertanto, non dispone delle risorse necessarie per scaricare a terra tutti gli investimenti previsti dal Pnrr. La Regione Calabria ha bisogno urgente di una task force di tecnici che sia in grado di progettare e rendicontare i finanziamenti previsti. La nostra regione, se vuole vincere la sfida, utilizzando pienamente e correttamente i  fondi europei, ha bisogno di una immediata iniezione di professionalità nei settori determinanti per cambiare la sua narrazione storica e darsi un futuro migliore. Se non si riuscirà, per tempo, a colmare questo gap professionale la Calabria rischia di perdere quella che si presenta come l’ultima occasione per il rilancio economico e sociale».

«Le tante opere pubbliche – ha proseguito – che dovranno essere realizzate sul territorio regionale, una volta avviate, darebbero una forte scossa all’economia del settore edile che, da sempre, è uno dei settori produttivi più importanti. I tempi per la presentazione dei progetti, però, sono strettissimi, il rischio concreto è quello di rispedire all’Unione europea i finanziamenti messi a disposizione».

«La seconda  criticità – ha detto ancora – è rappresentata dall’aumento incontrollato del costo dell’energia e delle materie prime che ha comportato una evidente e seria difficoltà a tutta la filiera edile e, le misure messe in campo dal Governo, per far fronte ai rincari, non sono per niente sufficienti. Invero urge normare la revisione dei prezzari ovvero regolamentare un meccanismo che preveda una compensazione forfettaria dei prezzi  per categoria di opere e che consenta alle stazioni appaltanti di definire con automatismo l’importo revisionale; ciò farà si che le imprese non blocchino i lavori, non falliscano, mantengano inalterati o migliorino i livelli occupazionali, completino i lavori e  avviino i nuovi, il tutto con l’unico obiettivo di perseguire il superiore interesse pubblico, restituendo le opere alla collettività».

«È ora – ha concluso – di agire fattivamente con determinazione, unitarietà e collaborazione,  solo così potrà realizzarsi quel cambiamento regionale sperato e atteso da tempo». (rcz)