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LAMEZIA – La presentazione dell’Archivio Storico del Comune

Questo pomeriggio, alle 17.30, a Lamezia Terme, sulla piattaforma GoToMeet, la presentazione dell’Archivio Storico del Comune di Lamezia Terme, che sarà ospitato all’interno di Palazzo Nicotera Sverisio, già sede della Biblioteca Comunale e della Casa del Libro Antico.

L’Archivio, che garantirà a studiosi e curiosi l’accesso a documenti, in parte digitalizzati, finora sconosciuti, è stato reso possibile grazie alla sinergia tra il Comune di Lamezia Terme e il Lions Club nell’ambito del progetto distrettuale Da Sud.

Introduce e modera Rosina Manfredi, presidente di Zona 21 per il Distretto Lions 108 Ya (Campania, Basilicata e Calabria) e socia del Lions Club Lamezia Terme Host. Seguono i saluti di Anna Caterina Egeo, presidente Outcoming del Lions Club Lamezia Terme Valle del Savuto, Giuseppe Barbuto, presidente della X Circoscrizione Lions, Paolo Mascaro, sindaco del Comune di Lamezia Terme, Giorgia Gargano, Assessore alla Cultura del Comune, e Lucio Leone, noto storico della città.

Conclude il convegno l’intervento del governatore del Distretto Lions 108 Ya, Nicola Clausi, che nel corso della sua presidenza ha puntato molto su Da Sud, un progetto che, nelle sue forme e nelle sue sfaccettature, punta alla rinascita del Meridione con una riscoperta delle sue tante ricchezze culturali, storiche e turistiche.

Il service presso il nuovo Archivio Storico si inquadra, in Da Sud, come espressione di una ricerca e successiva valorizzazione della storia dei tre comuni del lametino prima della fusione nel singolo comune di Lamezia Terme. Come è noto, la città di Lamezia Terme è stata fondata nel 1968 dalla fusione dei tre precedenti ex comuni di Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia. Da quanto agli atti, i fondi dell’ex comune di Nicastro conservano atti databili tra il 1862 e il 1969; quelli dell’ex comune di Sambiase, tra il 1818 e il 1968; quelli del’ex comune di Sant’Eufemia, tra il 1936 e il 1969. I documenti andranno sottoposti a ordinamento, pulitura, inventariazione e digitalizzazione.

Una parte di questi potrà anche necessitare di restauro, come nel caso di uno dei più importanti reperti del fondo di Sambiase: il catasto onciario dell’ex Comune, datato al 1818, tra i più antichi, rari e preziosi “monumenti” del futuro Archivio.