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Melicchio (M5S): 3 milioni 400 mila euro per contrastare la povertà educativa in Calabria

Sono 3 milioni e 400 mila euro sono la cifra che il Ministero dell’Istruzione utilizzerà per finanziare i progetti presentati dalle Scuole calabresi per il contrasto del rischio di fallimento formativo precoce e della povertà educativa, nonché per la prevenzione delle situazioni di fragilità rispetto alla capacità attrattiva della criminalità, mediante azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base.

Lo rende noto Alessandro Melicchio, deputato del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Cultura alla Camera.

«Sono interventi importanti – ha dichiarato il deputato – in un territorio difficile come il nostro e basta guardare il livello di disagio negli apprendimenti, il tasso di abbandono, lo status socio-economico e culturale delle famiglie, la presenza di livelli più alti di criminalità minorile della Calabria per rendersene conto. Questi progetti, allora, sono volti al miglioramento delle competenze chiave degli allievi, intese come una combinazione dinamica di conoscenze, abilità e atteggiamenti che gli studenti e le studentesse della nostra regione devono sviluppare per realizzare il proprio potenziale educativo, lo sviluppo personale, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile».

«Sono 24 – ha continuato Melicchio – gli Istituti finanziati in provincia di Catanzaro, 36 quelli di Cosenza, 22 scuole in provincia di Crotone, 16 in quella di Vibo Valentia e 30 per quanto riguarda la città metropolitana di Reggio Calabria, con un importo di 26.600 euro di media a progetto. Il processo di finanziamento prevede l’erogazione di un acconto ad avvenuta comunicazione dell’avvio effettivo dell’intervento».

«I successivi pagamenti – ha concluso – saranno effettuati a rimborso delle certificazioni relative ai vari stadi di attuazione, mentre il saldo verrà corrisposto sulla base del rendiconto finale e a controlli conclusi. Il MoVimento 5 Stelle continua a lavorare per garantire pari opportunità e diritto allo studio, perché nessuno deve rimanere indietro». (rp)