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MILETO (VV) – La mostra “Around the world … without words “

Questo pomeriggio, a Mileto, alle 15.30, nel Cantiere Musicale Internazionale, la mostra fotografica Around the world … without words – Emotions and charm through the lens di Giulia Fresca a cura di Ghislain Mayaud.

L’evento è stato voluto fortemente dall’Accademia Milesia, presieduta da don Filippo Ramondino con l’obiettivo di rendere omaggio alla «già concittadina miletese, recentemente premiata con la Medaglia al Merito del Senato della Repubblica».

L’inaugurazione sarà anticipata da un incontro nel Salone della Curia, dove intervengono S.E. Luigi Renzo, vescovo della Diocesi Mileto-Nicotera-Tropea, Salvatore Fortunato Giordano, sindaco di Mileto, Faustino Negrelli, direttore del Museo Statale di Mileto, il Maestro Roberto Giordano, direttore del Cantiere Musicale Internazionale, Francesco Gangemi, architetto e vicepresidente della Proloco di Mileto, Mario Bozzo, della Fondazione Carical, il Maestro Giacomo Vercillo, ideatore del Premio Galarte, e il Maestro Blasco Giurato, Premio Oscar per la fotografia 1990 per il film Nuovo Cinema Paradiso.

Ghislain Mayaud, critico francese e curatore della mostra, illustrerà i contenuti artistici della mostra.

«Attraverso gli scatti che hanno il sapore del reportage – si legge in una nota – Giulia Fresca racconta il suo personale sguardo nei luoghi dove ha vissuto, mettendo in relazione i paesaggi, le persone, le opere d’arte con le emozioni e le suggestioni che ogni scatto genera».

«Emozioni – prosegue la nota – spesso in opposizione all’immagine stessa che necessita, per poter essere compresa, di una narrazione ma che, a volte, per volere dello stesso autore, intende rappresentare un elemento per tentare di andare oltre il visibile».

L’esposizione è divisa in tre sezioni tematiche: Mixed emotions, che pone in contrapposizione immagini apparentemente definite e quasi classiche, per restituire emozioni contrastanti non certamente prevedibili; A different kind of truth, ovvero una differente verità che non emerge dalla fotografia ma solo grazie alla narrazione è possibile comprendere il vero senso dello scatto; The world in B&W, dove luci e ombre diventano le più grandi alleate della fotografia avendo un duplice compito, quello di far percepire alla mente umana anche i colori, nonostante essi non ci siano, e quello di ricreare l’effetto dell’eternità e la percezione del tempo bloccato attraverso le emozioni che l’osservatore prova inconsapevolmente di fronte allo scatto.

La mostra si potrà visitare fino al 19 gennaio 2020. (rvv)