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Domenica in scena "Faber's Fascination"

SAN FILI (CS) – Domenica in scena “Faber’s Fascination”

Domenica 26 novembre, a San Fili, al Teatro Comunale Gambaro, è in programma Faber’s Fascination con i Faber Musicae, composto da Alessandro Skanderbeg (voce), Piero Gallina (violino e lira calabrese), Nicola Pisani (sax), Massimo Garritano (chitarra), Checco Pallone (mandola e percussioni) e Carlo Cimino (contrabbasso).

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Tutti a teatro – Viaggio nei generi teatrali organizzato dal Teatro Rossosimona, guidato da Lindo Nudo e in collaborazione con l’amministrazione comunale guidata da Linda Cribari che, per il secondo anno consecutivo, dà vita ad una stagione teatrale di alta qualità con il supporto tecnico di Asso-Artisti di Raffaele Iantorno.

Faber’s Fascination p una rilettura, in chiave teatrale, di alcuni dei brani più famosi di Fabrizio De Andrè.

Faber Musicae è un progetto nato nel 2009 all’interno del Dipartimento Jazz del Conservatorio di Cosenza in occasione delle attività in ricordo di De Andrè. Ne fanno parte un gruppo di musicisti di formazione varia, dagli ambiti della classica, del jazz, della world music. Grazie ad un lavoro collettivo sono state riarrangiate alcune tra le sue più famose  canzoni che, a vario titolo, fanno parte del nostro immaginario e della nostra storia. L’adozione di diverse tecniche di orchestrazione e il gusto per lo stravolgimento ritmico caratterizzano il lavoro svolto dal gruppo che ha mantenuto integralmente i testi pur facendoli rivivere attraverso l’interpretazione e la teatralizzazione del cantante/attore Alessandro Castriota Skanderbeg.

Il Pescatore, La Canzone di Marinella, Don Raffaè, Un Bombarolo, Un giudice, Bocca di rosa, S’i fosse foco (di Cecco Angiolieri), Il testamento, Volta la carta sono alcuni dei brani interpretati dai musicisti. I testi vengono esaltati in un tessuto musicale che mescola sapientemente fascinazioni rock e pop a suggestioni classiche, non tralasciando momenti improvvisativi.

Ad introdurre alcuni brani, brevi monologhi teatrali tra il grottesco e l’esistenziale, tratti da storie e aneddoti raccontati dallo stesso De Andrè e reinvestiti qui di una valenza funzionale allo sviluppo dei brani reinventati dai Faber Musicae.