L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro si presenta agli studenti di Tirana

Una delegazione dell’Accademia della Belle arti composta da una docente e due studenti ha preso parte alla settima edizione di “Studiare in Italia”, la manifestazione promossa dall’Istituto italiano di cultura in Albania
 L’internazionalizzazione come valore professionalizzante e umanamente formativo è uno dei principi cardine su cui si struttura il percorso istruttivo degli studenti dell’Accademia di Belle arti di Catanzaro.
Per questo motivo, l’istituto diretto da Virgilio Piccari, infatti, integra la propria offerta formativa attraverso l’adesione a diversi progetti di carattere internazionale: oltre all’attività realizzata per il programma Erasmus+, l’Aba Catanzaro è stata tra i protagonisti di “Studiare in Italia”, l’iniziativa promossa dall’Istituto Italiano di cultura a Tirana che si è tenuta nei giorni scorsi nella capitale albanese.
A rappresentare l’accademia catanzarese Cristina Gavello, docente di Fotografia, e due studenti, Alessandro Lanatà (Graphic design) e Giorgia Saporito (Fashion design).
Giunto alla sua settima edizione, “Studiare in Italia” è una vera e propria fiera delle occasioni di studio nel nostro Paese a cui guardano con particolare interesse migliaia di studenti albanesi che vedono nelle occasioni formative del sistema italiano una grande opportunità. Da qui, l’invito che nei mesi scorsi è stato rivolto all’Accademia di Belle arti di Catanzaro dal direttore dell’Istituto Italiano di cultura a Tirana è certamente un motivo di soddisfazione per l’istituzione accademia del capoluogo calabrese.
La due giorni albanese è stata quindi l’occasione per l’Aba di illustrare le sue peculiarità e i suoi percorsi formativi, ottenendo significativo riscontro in termini di attenzione e interesse da parte delle centinaia di studenti presenti alla manifestazione.
«L’area del Mediterraneo è un contesto di confronto sociale, artistico, economico e professionale assolutamente naturale per la Calabria e quindi per un istituto accademico come il nostro – ha spiegato Piccari -. Per questo motivo, nelle scorse settimane abbiamo accolto con grande entusiasmo diversi dottorandi provenienti dalla Tunisia, che sono rimasti letteralmente affascinati dall’Accademia e dalla città di Catanzaro, e ora abbiamo accolto con gioia l’invito a partecipare all’iniziativa a Tirana. Il confronto con altre culture, i continui scambi e approfondimenti che da esse giungono ogni volta che si costruiscono relazioni internazionali sono un grande valore aggiunto sia per noi formatori, sia per gli studenti della nostra accademia e contribuiscono a creare quell’inestimabile patrimonio di competenze e conoscenze umane il cui valore va al di là degli aspetti professionali e si traduce nella costruzione di una società aperta, moderna, multiculturale e inclusiva». (rrm)

CATANZARO – Giornata della Memoria, l’Aba partecipa alla mostra dedicata alla Shoah

L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha contribuito alla mostra promossa dall’IIS “Giovanna De Nobili” dedicata al ricordo degli orrori della Shoah con 20 manifesti.

L’esposizione, visitabile al Museo Storico Militare fino al 6 febbraio, è stata presentata nella Giornata della Memoria con un incontro di approfondimento sulla Shoah che ha visto protagonisti alcuni studenti dell’istituto scolastico. Tra gli interventi, oltre a quello di Roberto Jarach, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah, anche quello di Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: «L’attenzione alla memoria della Shoah è stata oggetto della prima iniziativa che è ho avviato da quando sono direttore dell’Accademia, ormai due anni or sono».

«A gennaio 2021 esponemmo in città 34 manifesti sul tema della Shoah e oggi – ha proseguito – 20 di quei manifesti che mettono al centro il significato della memoria, tornano ad essere esposti affinché anche su queste opere possa costruirsi la coscienza della nuova generazione e non si abbiano più a ripetere momenti della storia così tristi. Ho apprezzato la partecipazione attiva e interessata degli studenti, oggi, sintomo di una sensibilità concreta sul tema. E ciò è avvenuto in un momento storico molto significativo come quello che stiamo vivendo. Mi lascia immaginare che il futuro sia all’insegna della civiltà e della democrazia».

Nel corso della giornata di approfondimento, gli studenti hanno avuto modo di vedere le primissime immagini che furono girate da due cineoperatori inglesi all’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Bergen Belsen nell’aprile del ’45. Le immagini furono ritrovate e rese pubbliche diversi decenni dopo da un ricercatore dell’Imperial War Museum di Londra, Key Gladstone, e furono trasmesse in Italia nel 1985 grazie ad un servizio del settimanale “Tam Tam” del Tg1 curato da Mario Foglietti(rcz)