Anziani protagonisti con il Papa, la calabrese Stancato ha consegnato la sciarpa della pace

«La politica non può derubricare gli anziani dalla sua agenda. Di generazione in generazione. Unite insieme per costruire un Mondo migliore». Uno dei passaggi più significativi di Papa Francesco, a Roma, incontrando gli anziani del Mondo è stato proprio questo. «Oggi essere anziani è visto come un peso per la società civile», il pensiero invece di Maria Brunella Stancato, presidente dell’Aira, anziani Italia rete associativa, che raggruppa migliaia di anziani in tutta Italia.

Nel messaggio di papa Francesco per la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, «c’è tutto il senso di un dialogo generazionale che può e deve crescere», ha affermato la calabrese Stancato che ha poi consegnato, ancora una volta, la sciarpa della pace ad un messicano. Il Papa e gli anziani hanno parlato di memoria, del rapporto tra nonni e nipoti che resta indissolubile nel tempo e dei giovani di oggi, «che sono smarriti e affascinati da rapporti sociali virtuali, allontanandosi dalla realtà. La società odierna è definita la società liquida che cambia in un batter di ciglia. Riannodare i rapporti con le persone, vivere la strada e le piazze in armonia, rigenerarsi ed amarsi, sembra difficile ma in realtà difficile non è», ha ribadito Stancato.

A Roma, per l’occasione, moltissimi anziani, iscritti e sostenitori di Anziani Italia Rete Associativa, sono stati presenti in Vaticano alla Messa officiata e voluta dal Santo Padre, per celebrare la III giornata Mondiale degli anziani. Gli over sono stati accompagnati dalla presidente nazionale Maria Brunella Stancato, dal consigliere nazionale Antonio Volpentesta, dal consigliere nazionale Giuliano Mugnai e dalle delegazioni provenienti da altre regioni, nonché dai presidenti dei Centri Anziani del Lazio invitati dal Sottosegretario alla Famiglia e Vita della sede pontificia Gabriella Gambino. Inoltre tutta la delegazione è stata accompagnata dai nipoti e da giovani che hanno voluto fortemente essere presenti.

«Oggi essere anziani è visto come un peso per la società civile, scompare da ogni attenzione appena varca la soglia pensionabile. Non dobbiamo dimenticare che l’anziano di oggi è colui che ha realizzato grandi cose: la 500, le strade, i ponti, le fabbriche, ha scavato nelle miniere, ha creato meraviglie e ci ha dato la vita il bene più prezioso che ognuno di noi possiede», le splendide parole e le emozioni dopo la visita in Vaticano. (rrm)

È nata “Aira”, Associazione anziani rete associativa: la presidente è la calabrese Maria Brunella Stancato

È nata, a Roma, l’Aira, l’Associazione degli anziani a cui hanno aderito oltre 100 organismi in tutta Italia, presieduta dalla calabrese Maria Brunella Stancato.

Lunedì 30, è in programma a San Vincenzo La Costa la prima assemblea pubblica della regione. Ad Aira hanno ad oggi aderito ben 41 enti del Terzo Settore provenienti dalle 5 province calabresi. Oltre alla presidente Stancato, la Calabria ha avuto la forza di esprimere anche il tesoriere nazionale, responsabile dei rapporti con i partner, Antonio Volpentesta.

«Ci sentiamo carichi di responsabilità, ma fiduciosi che la categoria degli Over ha trovato in noi dei condottieri capaci e determinati per portare avanti progettualità che mirano anche a colloquiare con gli enti locali, regionali ed anche con il governo centrale proprio perché una Rete Associativa può e deve avere un rapporto diretto con gli amministratori che si occupano della gestione della vita sociale delle persone», le prime parole della presidente Stancato.

«L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale – ha spiegato Stancato – nel 2019 sono state censite più di 703 milioni di persone con età pari o superiore a 65 anni nel mondo. L’Italia è seconda al mondo per longevità soltanto al Giappone. In Italia, nel 2020, più di 14 milioni di persone appartengono alla fascia di età over 65 e nei prossimi anni arriveranno a superare i 20 milioni di over 65”, i primi numeri della neonata associazione. E’ una nuova emergenza sociale- dichiara la presidente Brunella Stancato-  si è diffusa silenziosamente nel nostro paese: la presenza massiccia di persone anziane (over 74) che vivono sole: 2.5 milioni di persone. Rappresentano il 4% circa della popolazione complessiva, ma ben il 40% delle persone va oltre i 74 anni di età».

Quali gli obiettivi posti? “Ci batteremo, nei prossimi anni, affinché i Centri di Aggregazione Culturali o Circoli ricreativi non siano chiusi o, peggio ancora, smantellati per cronica mancanza di fondi (noi riteniamo per cronica mancanza di volontà)”, i primi intenti di Aira.

Nelle prossime settimane l’associazione si si iscriverà al Runts nel Registro delle Reti associative nonché nel registro delle Aps, ponendo tanta rilevanza alla promozione della socializzazione in età adulta.

«La socializzazione è il processo attraverso il quale – ha proseguito Stancato – gli individui apprendono le capacità, gli atteggiamenti e i comportamenti relativi ai ruoli sociali. Grazie ad essa si compie la continuità sociale, dal momento che consente di trasmettere norme e valori da una generazione a quella successiva. In sostanza il processo di socializzazione è ciò che garantisce la riproduzione di una cultura».

Stare in gruppo aiuta a vivere meglio?

«Sentire di appartenere a una comunità serve a migliorare la propria vita di relazione, a sentirsi utili, a farsi accettare, a migliorare nel confronto con gli altri. L’associazione – ha detto la Stancato – ha come sua principale mission la valorizzazione ed il ruolo dei Senior come risorsa insostituibile per la famiglia e per la società civile. Siamo convinti che con il nostro lavoro ed i nostri progetti riusciremo ad orientare le politiche socio-sanitarie verso lo sviluppo di programmi che favoriscano una sana longevità e promuovano il benessere lungo tutto l’arco della vita».

In Italia non esiste una normativa precisa che regolamenti i Centri di Aggregazione per Anziani, e di conseguenza preveda risorse economiche per gli stessi, sia perché la persona adulta viene vista solo come essere bisognoso di cure sanitarie. “Noi siamo convinti che la migliore cura per vivere in salute sia certamente fare prevenzione, ma anche stare insieme agli altri, confrontarsi e sentirsi utili alla società civile. La nostra associazione è presente in nove Regioni e conta oltre 100 associazioni ad un solo mese dalla sua nascita”.

Aira, anziani Italia rete associativa, è già una grande realtà. (rrm)