Sainato (FI): Sbloccate assunzioni di 20 medici e infermieri all’Asp di Reggio

Il consigliere regionale di Forza ItaliaRaffaele Sainato, ha reso noto che l’Asp di Reggio Calabria sono stati assunti, a tempo determinato, 20 professionisti, tra medici e infermieri, per la campagna vaccinale anti covid-19.

«Negli scorsi giorni – ha detto Sainato – raccogliendo l’appello di chi è impegnato su questo fronte,  avevo avviato delle interlocuzioni sia con l’Azienda Sanitaria e sia con l’agenzia affidataria del servizio di somministrazione di questo personale, individuata dal Commissario per l’emergenza pandemica. Purtroppo, a differenza di altre strutture sanitarie, territoriali e  ospedaliere, diffuse sul territorio calabrese, l’Asp reggina aveva rallentato, inspiegabilmente, queste procedure».

«L’attività di stimolo condotta – ha proseguito – ha dato esito positivo e, già a partire dal prossimo 26 marzo, 16 di queste figure professionali prenderanno servizio e, nei giorni a seguire, le altre quattro. Si tratta di un supporto fondamentale, per dare maggiore efficacia ed efficienza alla somministrazione del siero e offrire una preziosa collaborazione al personale e ai volontari impiegati in queste ore, che stanno affrontando turni al limite della sopportazione».

«Inoltre – ha aggiunto – ho appreso che il Commissario Gianluigi Scaffidi ha richiesto alla struttura del generale Figliuolo la possibilità assumere, fino a dicembre, altre cinquanta unità, che non peseranno, economicamente, sul bilancio dell’Asp».

«Bene, quindi – ha concluso – questi ulteriori passi in avanti, che raccontano come il Commissario Scaffidi si sia posto in ascolto delle istanze dei territori, offrendo soluzioni incisive e rapide. Continuerò a seguire queste vicende e, nell’ambito delle mie competenze, darò il mio contributo, in una logica di positiva  condivisione dei percorsi, per superare criticità e intoppi, al fine di fornire servizi sanitari sempre più adeguati». (rrc)

REGGIO – Zimbalatti: Dialogo costruttivo con i nuovi vertici Asp

Il delegato alla Sanità della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Antonino Zimbalatti, ha incontrato i vertici dell’Asp di Reggio per fare il punto sull’emergenza pandemica.

«Con il dottore Scaffidi – ha spiegato Zimbalatti – è in atto una proficua interlocuzione, favorita anche dal fatto che il neo commissario dell’Asp di Reggio Calabria è una persona esperta e competente, che ha mostrato da subito la massima disponibilità. Stiamo affrontando tutto il quadro delle criticità sanitarie, con particolare attenzione al piano vaccinale e in generale al superamento di questa fase così difficile che tanti problemi sta causando al tessuto socioeconomico del territorio».

«La fase di ascolto e confronto – ha aggiunto – fa ben sperare, finalmente abbiamo un interlocutore con cui i sindaci possono dialogare in modo costruttivo».

Con i primi cittadini metropolitani, prosegue Zimbalatti, «c’è un’ottima sinergia, la carta di Locri, il percorso avviato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, d’intesa con gli altri sindaci del Comitato dell’Asp, ne è una chiara testimonianza. Un documento che descrive molto bene le criticità della rete ospedaliera e le carenze del sistema socioassistenziale. L’emigrazione sanitaria è una piaga che dobbiamo combattere con ogni mezzo partendo proprio dai territori. In questa direzione auspichiamo che l’interlocuzione con il commissario regionale, a cui verrà sottoposta la carta di Locri, possa rivelarsi utile ai fini di una strategia di rilancio di questo importante settore».

Accanto a ciò, non si arresta il lavoro sul versante della logistica «e a breve la città avrà nuovi punti per la somministrazione dei vaccini. Ma stiamo anche sollecitando uno sforzo maggiore, per quanto riguarda la dotazione di personale idoneo a svolgere questa attività, non solo con riferimento ai profili medico sanitari ma anche guardando al coinvolgimento della Protezione civile, della Croce Rossa, dei medici di famiglia e dei farmacisti. Tema questo su cui sono in corso delle valutazioni che faremo anche con il commissario regionale Guido Longo. Altra notizia positiva è poi l’attivazione della piattaforma per le prenotazioni che è partita a favore, per il momento, degli ultraottantenni». 

La diffusione del virus è ancora in atto, in alcune zone si sta allargando «e del resto – ha evidenziato il consigliere Zimbalatti – i numeri del Gom parlano chiaro. Vedo ancora tanta superficialità in giro, occorre assolutamente tenere alta la guardia e rispettare le regole che tutti conosciamo».

I corpi di Polizia, metropolitana e municipale, sono attori fondamentali in questa fase «e da loro – ha spiegato il delegato alla Sanità di Palazzo Alvaro – riceviamo un grandissimo sostegno. Stesso discorso per il personale della Protezione civile, al cui comandante il dott. Crupi rivolgo un plauso, per l’ottimo lavoro di supporto alla campagna vaccinale di concerto con la Croce Rossa. Dobbiamo affrontare questa delicata fase con la logica dei servizi integrati, non basta solo la componente medico sanitaria, abbiamo bisogno di una filiera complessa che richiede l’impegno di tanti soggetti». 

Segnali incoraggianti, infine, sul fronte dell’approvvigionamento dei vaccini sono emersi dalla riunione in Prefettura a cui ha preso parte lo stesso consigliere Zimbalatti.

«Dalla prossima settimana – ha detto il rappresentante della Città metropolitana – potremmo avere notizie positive nella direzione di un aumento delle disponibilità. Una notizia che, se confermata, ci consentirebbe di agevolare notevolmente tutta la macchina organizzativa, dagli aspetti operativi riguardanti i centri vaccinali alla gestione stessa del personale addetto alla somministrazione dei vaccini». (rrc)

REGGIO – Gianluigi Scaffidi è il nuovo commissario dell’Asp di Reggio

Prestigioso incarico per Gianluigi Scaffidi, che è il nuovo commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.

Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, augurando al neo commissario buon lavoro, ha dichiarato che «lo attende una sfida davvero importante, gli aspetti sui quali intervenire sono molteplici, su tutti sicuramente l’organizzazione del piano vaccinale, che in queste settimane ha registrato diverse criticità sul nostro territorio».

«Ma il dott. Scaffidi – ha aggiunto – ha tutte le capacità professionali e la necessaria esperienza per affrontarle. Sono convinto che insieme si potrà fare un ottimo lavoro, promuovendo un percorso che faccia del dialogo e della sinergia istituzionale un valore aggiunto. Da parte dei Sindaci della Città Metropolitana la massima disponibilità a supportare le attività che il nuovo Commissario deciderà di mettere in campo per una più efficace organizzazione del comparto sanitario sul nostro territorio». (rrc)

Sainato (FI): Accelerare iter per assunzione personale all’Asp di Reggio

Il consigliere regionale di Forza ItaliaRaffaele Sainato, ha sollecitato l’intervento della Commissione Straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria e del direttore sanitario affinché si accelerino «le procedure per l’effettiva presa in servizio di questi professionisti, fondamentali per rendere maggiormente efficiente la campagna di somministrazione del vaccino, organizzare in modo più efficace e rendere più capillare il servizio e dare respiro al personale attualmente attivo».

«Ho anche chiesto – ha aggiunto – che vengano avviate le unità mobili mobili di vaccinazione, previste dal Piano nazionale. Infatti, la conformazione geografica del territorio rende particolarmente difficoltosa la possibilità per tante persone di spostarsi presso i centri vaccinali individuati che, allo stato, sono ancora pochi».

Sainato, infatti, ha ricordato che «si è messa in moto, lo scorso 4 gennaio, con un decreto del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, la procedura urgente per l’individuazione di 3.000 medici e 12.000 infermieri e assistenti sanitari, destinati a rafforzare le strutture già operative nella campagna vaccinale anti Covid-19. Per facilitare l’assunzione, a tempo determinato, di queste fondamentali risorse umane e professionali, sono state individuate cinque agenzie interinali, per altrettante aree territoriali, con il compito di selezionare il personale necessario e metterlo a disposizione delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane».

«La Calabria – ha proseguito Sainato – è stata inserita nell’area territoriale 5 e buona parte delle aziende sanitarie del territorio regionale hanno già aderito all’accordo quadro, prendendo in carico il personale per la campagna vaccinale. Per quanto riguarda l’Asp di Reggio Calabria, da informazioni acquisite attraverso interlocuzioni formali, ho avuto modo di accertare che le procedure per l’assunzione di circa 20 unità di personale stanno andando avanti non del tutto speditamente». (rrc)

Band Asp Reggio per assistenza domiciliare, la preoccupazione di Legacoop Calabria

La scelta dell’Asp di Reggio Calabria, di procedere con un bando finalizzato al reperimento di liberi professionisti per operare nell’Assistenza domiciliare integrata presso il territorio della Provincia di Reggio Calabria, preoccupa Legacoop Calabria, il Forum del Terzo SettoreFedersolidarietà.

«Occorre, infatti  – si legge in una nota dei presidenti Gianni Pensabene, del Forum Terzo Settore Calabria, Lorenzo Sibio, di Legacoop Calabria e Giuseppe Peri, di Federsolidarietà – considerare come sino ad oggi sia stato il mondo del Terzo Settore, attraverso le sue associazioni e cooperative sociali, a fornire tale servizio per conto dell’ASP su tutto il territorio provinciale».

«Un servizio reso attraverso accordi e forme convenzionali – prosegue la nota – che anticipavano, a nostro avviso meritoriamente, quanto successivamente avrebbe stabilito la Regione Calabria per tutto il territorio regionale introducendo con il Dca 144/2018 il regime di accreditamento per tutti i soggetti che intendono fornire servizio Adi. Un provvedimento che in realtà mancava considerando che il Terzo Settore da anni gestisce servizi verso i cittadini più deboli e fragili attraverso strutture accreditate diurne e residenziali per persone con disabilità, tossicodipendenti, anziani e pazienti psichiatrici. Mancava effettivamente la norma di riferimento per i servizi domiciliari, carenza alla quale finalmente nel 2018 ha fatto fronte la struttura commissariale regionale attraverso il Decreto 144 già citato».

«Ciò ha reso possibile, nell’Asp di Reggio Calabria – continua la nota delle organizzazioni datoriali – l’autorizzazione al funzionamento per le realtà che già operavano e che oggi sono in attesa del provvedimento definitivo di accreditamento. È, quindi, ovvia la preoccupazione del terzo settore reggino considerando che il bando pubblicato ad agosto rischia di lasciare fuori, a beneficio di singoli professionisti, proprio quelle realtà collettive che in questi anni hanno fatto fronte ai bisogni dei pazienti, superando enormi difficoltà burocratiche e sopportando ritardi enormi nei pagamenti, spesso superiori ai 12 mesi».

«Peraltro  – continua la nota – è bene precisare che sarebbe stato possibile, considerando anche l’attuale emergenza sanitaria, che ha visto sempre in prima linea nell’assistenza domiciliare le nostre organizzazioni, anche nel momento più duro del lockdown generale, affidare il servizio ADI ai soggetti formalmente autorizzati al funzionamento al fine di garantire la risposta ai bisogni emergenti dei pazienti. Ora, invece, si rischia di disperdere l’esperienza pluriennale di tante organizzazioni che hanno investito in professionalità e strumenti tecnologici, mettendo in ginocchio realtà che da sempre operano senza fini di lucro in un campo, quello della domiciliarità, estremamente delicato».

1Ed a risentirne maggiormente – si legge ancora nella nota – saranno proprio i singoli pazienti, gravi e gravissimi, già oggi privi di servizio e che continuano a chiamare le nostre organizzazioni per lamentare l’assenza del terapista o dell’infermiere, a cui “avrebbero” diritto. Sino ad oggi, infatti, i soggetti del Terzo Settore che hanno gestito l’Adi garantivano il servizio sia in termini di puntualità che di qualità, accompagnando e sostenendo i propri operatori attraverso formazione e aggiornamento professionale. Chi garantirà il livello adeguato di prestazioni domiciliari quando ad operare saranno liberi professionisti singoli senza una struttura organizzativa alle spalle che li possa sostenere ed accompagnare e che possa valutare e rispondere al meglio ai bisogni dell’utenza? Una garanzia di qualità e di attenzione che il Terzo Settore può fornire proprio perché non ha fini di lucro, ma opera per la realizzazione di interessi generali».

«È proprio per tale motivo che la normativa attuale, ed in particolare l’art.55 del D.Lgs.117/2017, prevedono che il rapporto tra Pubblica Amministrazione e soggetti del Terzo Settore sia improntato ad una fattiva collaborazione attraverso strumenti quali la co-programmazione, la co-progettazione e l’accreditamento. Concetti ripresi da una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, la 131/2020, che ha rammentato come tale collaborazione orizzontale sia motivata dal fatto che pubblica amministrazione e Terzo Settore perseguono entrambi i medesimi obiettivi di interesse generale. Alla luce di quanto sopra chiediamo pertanto che l’Asp riveda le proprie posizioni e proceda con l’affidamento del servizio alle organizzazioni autorizzate al funzionamento e che garantiscono i requisiti necessari per la qualità e la regolarità delle cure».

«Ciò, al fine di garantire – prosegue la nota dei presidenti – la continuità del servizio, un’adeguata risposta ai bisogni su tutto il territorio provinciale, la corretta libertà di scelta da parte del paziente tra i diversi soggetti erogatori, e non ultima la regolarità normativa che, a nostro avviso, con un bando aperto a singoli professionisti, verrebbe violata. Su tutto questo, e proprio nel presupposto della leale collaborazione con la pubblica amministrazione, confermiamo la nostra piena disponibilità ad un confronto immediato con i vertici dell’Asp che possa risolvere in modo soddisfacente per tutti i soggetti interessati, ed in particolare per i pazienti, la questione dell’assistenza domiciliare. Infatti, non vediamo alcun valido motivo per l’Asp di privarsi dell’apporto degli Enti del terzo settore che rappresentano da sempre la parte propositiva, della società civile e che nel tempo hanno mantenuto sempre attivo il servizio tra mille difficoltà, reggendo un sistema che, appena privato del loro apporto, è crollato a discapito di migliaia di pazienti fragili».

«Attendiamo, quindi – conclude la nota – fiduciosi una convocazione urgente da parte dell’ASP, che ha già dimostrato nel recente passato grande disponibilità e sensibilità attraverso i suoi dirigenti, alla quale saremo ben lieti di rispondere con spirito di servizio e piena collaborazione nell’interesse collettivo. Sarebbe infatti una sconfitta per tutti dover adire la vie legali per riportare i servizi in un alveo adeguato di legalità e giustizia, ma saremo costretti a farlo se non riceveremo riscontro alla nostra piena disponibilità a collaborare, da parte dei vertici dell’Asp». (rrm)