Basta Vittime sulla 106: Il Megalotto 3 non diventi l’ennesima eterna incompiuta in Calabria

Il direttivo dell’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106 ha dichiarato che «non permetterà mai» che il Megalotto 3 della Statale 106 «diventi la nuova “Salerno – Reggio Calabria”: un’eterna incompiuta che in Calabria ha fatto la fortuna della ‘Ndrangheta».

«Noi pretendiamo – ha aggiunto – che sull’Opera ci sia la massima trasparenza: che siano pubblicati i contratti, i verbali di consegna dei lavori e, più in generale, sia garantita la massima chiarezza possibile poiché la storia ci insegna che i famigerati “protocolli” firmati in prefettura per garantire la legalità nelle opere pubbliche non valgono un bel nulla».

«Per questa ragione – si legge in una nota – apprezziamo la scelta del deputato Francesco Sapia di interrogare il ministro competente affinché si possa finalmente capire se il verbale della consegna dei lavori del Megalotto 3 è stato firmato dal Contraente Generale Webuild con o senza riserva e se esiste un crono programma definito. Quest’ultimo, se esiste, deve essere pubblico: poiché è necessario che i tempi stabiliti alla realizzazione dell’Opera siano garantiti ma anche monitorati dai cittadini calabresi affinché siano rispettati. Sull’Opera, il Direttivo intende ribadire con chiarezza che non c’è nulla. Nulla di più di ciò che oggi ogni cittadino può tranquillamente vedere con i propri occhi recandosi sull’intero tracciato lungo circa 40 chilometri. Non esiste un campo base. Non sono impegnati nemmeno un decimo dei 2.000 operai previsti per la realizzazione dell’Opera. C’è solo la forte preoccupazione che siano davvero stati utilizzati 130 milioni di euro (pari al 10%), per realizzare il nulla più assoluto…».

«Ancor più apprezzabile – si legge ancora – è la seconda interrogazione presentata dall’on. Sapia. Quest’ultima riguarda l’intervento di ammodernamento previsto sulla strada Statale 106 nel tratto compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano. È bene evidenziare che lo stesso sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, ha ammesso che per questo intervento mancano la metà delle risorse necessarie mentre non ha spiegato quale sia la provenienza dei fondi che ritiene di avere a disposizione. Anche qui, condividiamo l’interrogazione dell’on. Sapia che si limita a chiedere al Ministro come intende finanziare entro la fine dell’anno la metà delle risorse che mancano per realizzare l’intervento».

«Il Direttivo – prosegue la nota – ritiene che non vi siano neanche le risorse annunciate ma su questo ovviamente ci riserviamo – come sempre – di informare i cittadini appena avremo informazioni certe e verificate. A tal proposito, chiediamo pubblicamente all’on. Sapia di poter acquisite le risposte formali alle sue interrogazioni e di avvisarci qualora il Ministro dovesse cogliere l’opportunità di non rispondere».

«Il Direttivo dell’Odv. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” – conclude la nota – non permetterà mai che la politica romana insieme ad una certa politica presente sul territorio possa continuare a prendere in giro i cittadini così come è avvenuto in passato. Noi siamo i primi ad auspicare che gli annunci e gli impegni assunti dal Governo siano veri e che vi sia un piano previsto di finanziamento per l’ammodernamento della strada Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria ma saremo intransigenti nei confronti di chiunque se dovessimo scoprire che anche questa volta, questo argomento delicato e sentito dall’intera Calabria, è stato utilizzato per promuovere propaganda politica di bassissimo profilo». (rrc)

Basta Vittime sulla ss106 esprime dubbi su progetto preliminare della Sibari-Corigliano Rossano

Il direttivo dell’Organizzazione di Volontariato Basta Vittime sulla Strada Statale 106, ha espresso dubbi in merito al progetto preliminare della Sibari-Crotone.

Basta Vittime sulla ss106, infatti, se da una parte «esprime condivisione sulla necessità di ammodernare la strada Statale 106 mediante un tracciato ex novo a 4 corsie (due per senso di marcia), e spartitraffico centrale. In questo senso intendiamo certamente ringraziare l’on. Sottosegretario Giancarlo Cancelleri per aver prodotto un progetto preliminare definitivo che interessa l’ammodernamento del tratto di Statale 106 compreso tra Sibari e Corigliano-Rossano», dall’altro «rileviamo che il Sottosegretario ha affermato con chiarezza che al momento l’Opera è finanziata solo per metà con fondi di cui non viene chiarita neanche la natura».

«In merito, invece – continua la nota – all’altra metà che manca non riferisce quale sarà la fonte del finanziamento e, quindi, la nostra Odv certamente verificherà ed approfondirà l’origine dei fondi già disponibili insieme a quelli da ottenere per completare il finanziamento dell’Opera. Per fortuna, l’on. Cancelleri ci lascia solo con una garanzia: entro la fine dell’anno – esattamente dopo le elezioni regionali – il progetto preliminare definitivo sarà finanziato e, quindi, diventerà oggetto di una Delibera CIPE che ne determinerà la pubblicazione del bando di gara ai fini dell’aggiudicazione e, quindi, della successiva realizzazione. Anche questo, certamente, sarà verificato da qui a dicembre dalla nostra Odv al fine di valutare quanto il suo impegno possa essere serio e reale».

«Colpisce, invece – prosegue la nota – la posizione del Sottosegretario Cancelleri sui fondi del Recovery Fund che – a suo dire – non possono finanziare la Statale 106. Su questo è evidente che esistono due Comunità Europee. Quella che, attraverso le dichiarazioni, tutte da verificare, del Sottosegretario, sostiene che non è possibile realizzare nuove strade».

«Poi – si legge ancora nella nota – quella che ha formalmente risposto al Direttivo dell’Odv “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” attraverso la Direzione Generale della Mobilità e dei Trasporti della Commissione Europea nella persona del Direttore Generale Oliver Silla, che ha comunicato per iscritto che investimenti in infrastrutture stradali rimangono possibili (ammodernamento e/o nuove costruzioni), come nel caso della Strada Statale 106 “Jonica” che fa parte della rete Ten-T, questi ultimi dovranno essere accompagnati da dettagliate misure attenuanti per quanto riguarda l’attenzione verso il cambiamento climatico, la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento e la transizione verso un’economia circolare».

«Anche qui – dice ancora l’Odv – oltre le parole, saranno più significativi i fatti: verificheremo i Recovery Fund che saranno presentati dagli altri Paesi Europei, e siamo certi che in nessuno di essi vi saranno costruzioni di nuove strade. Se, invece, non sarà così dovremo eventualmente capire perché il Governo di Cancelleri non ha assunto la scelta politica di non utilizzare i fondi del Recovery Fund per finanziare la Statale 106».

«Il Direttivo – continua ancora la nota – evidenzia solo quanto – in una giornata che potrebbe risultare storica ed importante per l’intera Calabria – nell’ambito di una iniziativa aperta e trasparente, l’unica confusione è stata generata dalla moltitudine di comunicati stampa che, dall’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano, passando per gli on. Abate e Scutellà del M5S, dell’assessore Regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, per arrivare dopo tante e tante altre figure di rilievo fino al sottosegretario Cancelleri, vede tutti pronti e determinati nell’accaparrarsi i meriti di un’Opera annunciata quasi fosse in procinto di essere avviata».

«A tal proposito – prosegue la nota – il direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” intende ricordare che, se e quando, il progetto definitivo preliminare sarà finanziato, se e quando sarà approvato da una Delibera Cipe e, se e quando, sarà pubblicato il bando per l’aggiudicazione occorrerà poi per legge attendere i tempi dovuti all’iter procedurale: ad esempio occorrerà aspettare i pareri del Ministero dell’Ambiente in riferimento ai diversi agrumeti che saranno oggetto di valutazione di impatto ambientale, quelli del Ministero dei Beni Culturali in riferimento alle aree attigue agli scavi di Sibari e, infine, la questione legata agli espropri non solo dei terreni ma, nel caso in oggetto, anche degli immobili privati di tanti cittadini poiché il tracciato proposto si sviluppa in un’area fortemente urbanizzata».

«Anche noi – conclude la nota – auspichiamo che i lavori dell’opera ancora non finanziata siano avviati e conclusi al più presto: ma non ci illudiamo e, anzi, siamo purtroppo convinti – augurandoci di sbagliare – che saranno necessari tempi di approvazione per l’opera ben più lunghi di quelli avuti per il Megalotto 3, un’Opera di cui ancora oggi non si comprende se è stata avviata o meno, giusto per fare un esempio evidente e sotto gli occhi di tutti. Per fortuna il Sottosegretario ci ha garantito che entro il 2026 sarà completata. Naturalmente, auspichiamo che tutto ciò sia vero e possa realmente accadere, atteso che verificheremo anche questo». (rrc)

Basta Vittime sulla ss 106: Le donne e la Calabria continuano a essere penalizzate

Il presidente dell’Odv Basta Vittime sulla strada statale 106, Leonardo Caligiuri, ha evidenziato che sia le donne, che la Calabria «entrambe continuano ad essere purtroppo ingiustamente penalizzate. Entrambe non fanno strada. È inconcepibile che ancora oggi le donne in Italia ed in Calabria continuino ad essere discriminate ed è ingiusto che non si riesca ancora ad ottenere una compiuta parità di genere».

Caligiuri, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, ha lasciato dei fiori ed un palloncino rosso lungo la strada statale 106 Jonica a Corigliano-Rossano, esattamente nei luogo in cui il 16 febbraio 2013 persero la vita le sorelle Valentina e Teresa Fiore, rispettivamente di 21 e 25 anni. Un gesto, quello del Presidente, «per ricordare idealmente tutte le donne vittime della Statale 106».

Sono tante le donne che hanno perso la vita sulla strada Statale 106… Il Centro Studi e Ricerche dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” dimostra che solo dal 2013 ad oggi sono 93 le donne che hanno perso la vita lungo la s.s.106, costrette, così, ad abbandonare tragicamente sogni, ambizioni e famiglie. Si tratta infatti di lavoratrici, spesso madri. In alcuni casi si tratta, purtroppo, anche di bambine.

«Oltre al Centro Studi “Don Francesco Caporale” – ha affermato il Presidente Caligiuri – ringrazio anche la Fidapa. Bpw Italy, il Distretto Sud Ovest, la Fondazione Fidapa onlus, il Centro Calabrese di Solidarietà, il Centro Antiviolenza “Mondo Rosa”, l’Ande di Catanzaro, l’Anas di Crotone, l’ET Syssita Symposium di Torano Castello per aver organizzato e per aver partecipato a questa iniziativa».

Il Centro Studi politico sociali “Don Francesco Caporale”, infatti, ha organizzato per l’8 marzo l’iniziativa di attaccare, sui guard rail della 106, dei palloncini rossi per ricordare tutte le «donne vittime di una strage le cui responsabilità sono delle istituzioni che non mantengono le promesse fatte».

«Allo stesso modo – ha proseguito il presidente Caligiuri – è opportuno denunciare le condizioni in cui versa la strada Statale 106 nonostante oggi vi sia la grande opportunità del Recovery Fond che rende possibile il finanziamento dell’ammodernamento di questa importante arteria viaria che però resta esclusa per una scelta politica che rallenterà così ogni possibilità di sviluppo concreto per i nostri territori».

«La Calabria e la strada Statale 106 – ha concluso il presidente Caligiuri – sono anch’esse due belle donne che però non fanno strada, non riescono ad emancipare. Fa riflettere, in questo senso, la posizione assunta ieri dalla Svimez e dalla Fondazione Progresso Europa, Riforme che hanno sottoscritto un appello congiunto al Governo affinché rivedano profondamente il Recovery Fund poiché al momento al Sud sono destinate meno risorse che al Nord ed alla Calabria, in pratica, quasi niente! Bisogna, quindi, lottare per i diritti delle donne ma anche per quelli della Calabria, della Statale 106: basta disparità, disuguaglianze ed ingiustizie». (rrc)

Caligiuri (Basta Vittime sulla 106) ai parlamentari: uniamoci per chiedere fondi per ammodernamento della 106

Leonardo Caligiuri, presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime sulla Strada Statale 106”, ha scritto ai parlamentari calabresi chiedendo una battaglia politica unitaria per ottenere fondi per l’ammodernamento della Ss. 106.

«Nel piano di investimenti previsto per le infrastrutture sulla strada Statale 106 non c’è nemmeno un centesimo di euro – ha scritto il presidente Caligiuri–. Una scelta che è successiva all’incomprensibile scelta del Governo di commissariare il progetto di ammodernamento della strada Statale 106 tra Sibari e Roseto Capo Spulico dopo averla inaugurata il 19 maggio scorso».

Il Presidente dell’Organizzazione di Volontariato dopo aver evidenziato che queste scelte determinano nei cittadini «una forte e reale delusione ed un forte allontanamento dalla Politica e dalle Istituzioni» ha raccontato ai parlamentari calabresi quanto tutto ciò è frustrante per chi ha «perso un familiare sulla famigerata “strada della morte” in Calabria» considerato che «si è persa la possibilità di intervenire per affrontare e risolvere un problema che avrebbe certamente potuto evitare” altre vittime».

Il Presidente Caligiuri ha poi fatto notare quanto tali scelte determineranno un maggior spopolamento, soprattutto giovanile, sulla costa jonica calabrese e quanto ciò sarà dannoso per le imprese e l’economia, il turismo e lo sviluppo atteso che «gli effetti del covid-19 si vedranno quando la pandemia sarà finita» e determineranno «le ragioni di un divario destinato a crescere a dismisura non più tra Nord e Sud ma, questa volta, tra la Calabria ed il resto del Mezzogiorno, dell’Italia e dell’Europa».

Il Presidente ha sostenuto che è inutile proporre «interpellanze o interrogazioni parlamentari», oppure «manifestazioni di piazza» e «fantomatici articoli sulle prime pagine dei giornali» ma propone «una forte risposta politica».

In pratica Caligiuri chiede «un patto trasversale per gli interessi della Calabria» e propone una forte intesa politica trasversale a tutti i parlamentari calabresi per dar vita ad «una azione politica sinergica» capace di «riusciate a porre all’attenzione del Governo e delle forze di minoranza la “Questione della Costa Jonica Calabrese».

Il presidente di Basta Vittime Sulla Strada Statale 106 chiede lo sblocco immediato dei lavori per «l’ammodernamento della strada Statale 106 da Sibari a Roseto Capo Spulico» ma chiede anche che sia finanziata con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “#Next Generation Italia” la strada Statale 106 da Sibari fino a Reggio Calabria perché «occorre una battaglia per finanziare un piano di ammodernamento complessivo della Statale 106: non è possibile perdere questa occasione storica per porre fina alla più grande ingiustizia e disuguaglianza di sempre».

Il presidente Caligiuri conclude la sua missiva specificando che «non si può più morire sulla strada Statale 106» ma dice anche che «un intero territorio, sulla costa jonica calabrese, non può morire» per questo rivolge un appello al «buon senso» dei parlamentari calabresi che «può e deve prevalere sulle idee, sui vostri legittimi interessi politici, sulle vostre ambizioni.  Non tiratevi indietro. Non lasciate indietro la Calabria. Non rinunciate a fare ciò che è giusto. E soprattutto, fate presto!». (rrc)