La Camera di Commercio di Cosenza istituisce il Premio Eccellenze “Antonio Serra”

La Camera di Commercio di Cosenza ha istituito il Premio Eccellenze “Antonio Serra”, con il duplice scopo di far conoscere la figura dell’economista e filosofo cosentino Antonio Serra e di dare lustro a quei conterranei che, come lui, si siano distinti per l’importanza delle iniziative e per l’eccellenza delle loro opere.

Il premio nato su iniziativa del presidente Klaus Algieri, sarà conferito per la prima volta in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Imprese Storiche.

Come sottolinea il Presidente Algieri, «la valorizzazione del patrimonio culturale e, più in generale, del patrimonio immateriale di cui è ricco il nostro territorio è uno dei fini istituzionali della Camera di Commercio. L’economista Antonio Serra è uno dei nostri personaggi più illustri e il trattato di economia per il quale è noto appare pervaso d’una lungimirante modernità in un secolo come il ‘600 che fu “buio” anche per la scienza economica, in un Regno di Napoli sotto il giogo della dominazione spagnola. Per questo motivo, abbiamo pensato che non potesse esistere riconoscimento migliore per tutti quei calabresi che con passione e dedizione lavorano e si adoperano per il bene e per la diffusione delle eccellenze della nostra terra».

Antonio Serra può essere considerato il primo economista italiano, nel vero e proprio senso moderno del termine, dotato di una lungimiranza fuori dal comune e dalla sua epoca. Vissuto a cavallo tra il XVI ed il XVII secolo, nel 1613 diede alle stampe a Napoli, presso il tipografo Lazzaro Scorriggio, un “Breve trattato delle cause che possono fare abbondare li regni di oro ed argento, dove non sono miniere, con applicazione al regno di Napoli”, per il quale gli è riconosciuto da più parti il merito di essere stato il primo ad aver trattato principi di economia e politica economica che si sarebbero affermati più tardi e di aver dato, così, un contributo significativo alla nascita della scienza economica.

L’opera si divide in tre parti: nella prima ricerca e determina le ragioni della ricchezza, nella seconda dimostra l’ininfluenza del cambio sulla stessa e nella terza parte esamina i rimedi che si possono porre in essere, nella sua epoca, per arginare la penuria di denaro.

Il testo fu “scoperto” dall’abate Galiani e fu introdotto in una sua opera intitolata “della Moneta” nella seconda edizione del 1780. Lo stesso affermava di averne, probabilmente, la sola copia esistente già al tempo e che rischiava di rimanere nell’oblio. Al momento ne esistono in Italia tre esemplari, uno presso la biblioteca Ambrosiana di Milano e due presso la Nazionale di Napoli, mentre un quarto si trova a Parigi.

È ragionevole pensare che il Serra scrisse altre opere che purtroppo sono andate perdute e null’altro o quasi conosciamo della sua vita e della sua formazione se non che, contemporaneo di Tommaso Campanella, secondo alcune fonti al momento senza fondamento, sarebbe stato legato alla rivolta promossa dal frate contro gli spagnoli. (rcs)

La Camera di Commercio Cs presenta il rapporto Censis “Destinazione Cosenza”

L’identità dei cosentini si fonda su tre fattori: natura, produzioni tipiche locali e cultura. Il 25,6% della popolazione della provincia individua nel patrimonio ambientale (le biodiversità e i luoghi incontaminati) il principale elemento identitario del proprio territorio. È quanto è emerso dal rapporto Censis Destinazione Cosenza, che è stato presentato dalla Camera di Commercio di Cosenza al Cnel.

«Per la costruzione dell’identità collettiva – si legge nel rapporto – il 21,7% ritiene centrale il ruolo della produzione enogastronomica locale. Il 18,8% vede nella ricchezza del passato e nella sua stratificazione storica la caratteristica più rilevante intorno alla quale riconoscersi».

Occupazione fa rima con turismo. Secondo i cosentini, la capacità di attrazione del territorio e le principali opportunità occupazionali si concentrano su tre settori: il turismo (49,5%), il settore agroalimentare e l’enogastronomia (40,4%), l’agricoltura (35,8%). I Parchi della Sila e del Pollino vengono indicati come i luoghi di maggiore attrattività turistica (rispettivamente, per il 54,6% e il 27,5% dei cittadini).

I prodotti che creano identità. Lo studio ha rilevato anche quali sono i prodotti alimentari più rappresentativi del territorio cosentino. Al primo posto si collocano i salumi e gli insaccati (38,8%), seguiti dalla patata della Sila (33,0%) e dall’olio di oliva (32,0%). Agrumi, peperoncino, cipolla rossa e liquirizia vengono indicati con percentuali che oscillano tra il 20% e il 10%. Meno del 10% dei cittadini indicano il fico essiccato come il prodotto alimentare più rappresentativo dell’area cosentina.

Le criticità al tempo del Covid-19. Tra i fattori di maggiore criticità del territorio, la popolazione segnala il progressivo esodo dei giovani che non vedono opportunità di impiego e di crescita (44,0%), la criminalità organizzata (25,1%), la scarsa disponibilità di infrastrutture viarie e di comunicazione (23,8%). Durante la pandemia, circa tre quarti della popolazione hanno dichiarato accettabile la propria condizione economica, mentre un quarto l’ha definita critica o molto critica. Per ritornare alla crescita, i cittadini attribuiscono importanza soprattutto alla possibilità di godere di una buona salute (36,8%), mentre il 22,5% dichiara che occorre puntare sulle imprese e favorire innanzitutto le attività produttive.

Questi sono alcuni dei risultati della ricerca Destinazione Cosenza. La valorizzazione del territorio della provincia di Cosenza attraverso l’analisi delle vocazioni produttive e degli orientamenti della domanda interna ed esterna» realizzata dal Censis per la Camera di Commercio di Cosenza, che ha opportunamente coinvolto nell’analisi anche esponenti degli organismi locali di rappresentanza, presentata da Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, e discussa da Klaus Algieri, Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Franco Bassanini, Presidente della Fondazione Astrid, Tiziano Treu, Presidente del Cnel, Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione Sussidiarietà, Giuseppe Tripoli, Segretario Generale di Unioncamere, e Erminia Giorno, Segretario Generale della Camera di Commercio di Cosenza.
Ma non è stato solo Destinazione Cosenza la protagonista della serata: è stato, anche, presentato il libro Una società di persone? I corpi intermedi nella democrazia di oggi e di domani, a cura di Bassanini, Treu, Vittadini.
«La scelta del CNEL non è stata casuale – ha spiegato Algieri – così come non è stata casuale la decisione di presentare nella stessa occasione il report “Destinazione Cosenza” e il libro curato da Bassanini, Treu e Vittadini, un lavoro di ricerca realizzato da alcuni dei più autorevoli esperti italiani, che propone una mappatura inedita delle comunità intermedie, per capirne l’identità, il ruolo e le prospettive in un’epoca di radicali trasformazioni come quella che stiamo vivendo».

«Dalla ricerca condotta dal Censis infatti – ha proseguito Algieri – si ricava proprio quella capacità dei corpi intermedi di “guardare dentro”, di valorizzare le risorse esistenti nel territorio, di offrire una prospettiva e una visione intorno alle quali far convergere le attese e le aspettative di chi è impegnato nell’attività d’impresa, di chi lavora, di chi accompagna i processi di superamento delle disuguaglianze. Si tratta di un’azione da condurre lungo i due versanti della crescita e del contenimento dei rischi sociali, che si traduce in una partecipazione alla progettazione delle politiche pubbliche locali che nessun processo di disintermediazione è in grado di sostituire». (rcs)

La Camera di Commercio di Cosenza ha approvato il Bilancio Preventivo

Il Consiglio della Camera di Commercio di Cosenza ha approvato il bilancio preventivo per il 2022, stanziando 9,3 milioni di euro per contributi e servizi alle imprese.

Di questa somma, 5 milioni sono interventi economici e servizi di promozione e sviluppo, che si affiancheranno ai più istituzionali servizi di trasparenza, semplificazione e tutela del mercato, come il “Registro delle Imprese”, l’”Informazione, vigilanza e controllo su sicurezza e conformità dei prodotti”, la “Tutela della proprietà industriale”, solo per citarne alcuni.

L’indirizzo dato alla programmazione e condiviso dall’intero Consiglio continua ad essere quello di una burocrazia semplice, consapevole e responsabile, che vuole andare verso le imprese per creare valore. Un’idea di pubblica amministrazione che negli ultimi sette anni ha consentito all’ente di riappropriarsi appieno di quella fondamentale funzione di collegamento tra istituzioni e comunità che contraddistingue i migliori corpi intermedi.

L’approvazione del Bilancio di Previsione 2022 è stata anche l’occasione per una prima riflessione sulle azioni realizzate nel corso dell’anno che sta per concludersi da parte del presidente, Klaus Algieri.

L’attenzione verso i temi della trasformazione digitale, con il progetto La PA apre le porte alle imprese; l’adesione a Coalizione nazionale per le competenze digitali (Repubblica Digitale); la partecipazione ad EuroDig; l’organizzazione, per il secondo anno consecutivo a Cosenza, dell’edizione nazionale dell’Internet Governance Forum Italia (IGFItalia 2021) e la candidatura ad ospitare IGF mondiale 2024.

Il coinvolgimento attivo degli stakeholder, con i laboratori nazionali di sperimentazione della Valutazione partecipativa e della Creazione di valore pubblico; l’intervento di Tiziano Treu, Presidente Cnel, al Parlamento delle imprese; la presentazione dei dati sull’imprenditoria sanitaria e il supporto alla realizzazione di un Codice delle ASL; o, ancora, con i premi diretti a valorizzare il territorio, come il “Premio imprese storiche”, il “Premio giornalistico internazionale Terre di Calabria” o il “Premio Oro dei Bruzi”, per non parlare dell’ampliamento della rete di accordi istituzionali che nel 2021 arriva a contare 40 protocolli di intesa e si estende ad altri sette soggetti e dell’evoluzione dell’esperienza di rendicontazione, dal Bilancio sociale e di genere alla realizzazione del primo “Report di sostenibilità sociale, economica e ambientale”, tra i primi in Italia ad essere realizzata da una PA secondo gli standard internazionali GRI.

Un intenso lavoro per una «una nuova scuola di pensiero» che non ha, però, rallentato attività istituzionali già consolidate come, ad esempio, le iniziative di intervento diretto a sostegno delle imprese, con l’erogazione di risorse per circa 2 milioni di euro ed effetti sull’economia locale stimati in 5,5 milioni euro; l’efficientamento dei servizi agli utenti, con il 99,9% delle pratiche del Registro Imprese evase entro 5 giorni e il pagamento dei fornitori con un anticipo medio di 17 giorni rispetto alle date di scadenza delle fatture; l’impegno per la tutela del mercato, anche attraverso l’aggiornamento di un strumento come la “Raccolta provinciale degli usi”, la cui ultima revisione risaliva ormai a più di 35 anni fa.

Un altro anno decisamente verso le imprese, insomma, che si è concluso con il Premio 100 Eccellenze Italiane, attribuito all’ente nel mese di dicembre in segno di riconoscimento dell’impegno della Camera di Commercio di Cosenza quale esponente di eccellenza del sistema camerale italiano.

Un anno in cui tutti noi speravamo di lasciarci la pandemia alle spalle ma che, anche se così purtroppo non è stato, ci ha insegnato quanto sia importante essere uniti di fronte alle crisi e quanto sia necessario poter contare sui corpi intermedi per governare il Paese.

È un ruolo di cui siamo consapevoli e che, come Camera di Commercio, interpretiamo con grande responsabilità. Sappiamo quanto sia importante per le imprese poter avere dei punti di riferimento ed è questo quello che vogliamo essere. Auguro a tutte loro e a tutti noi di trascorrere con gioia queste festività e di poter avere sempre qualcuno su cui contare. (rcs)

La Camera di Commercio di Cosenza è tra le 100 eccellenze italiane

Prestigioso riconoscimento per la Camera di Commercio di Cosenza, che è stata insignita del Premio 100 Eccellenze Italiane, giunto alla quarta edizione, «come esempio di efficienza ed efficacia».

La cerimonia di premiazione si è tenuta in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, alla presenza di tutti i protagonisti, autorità e ospiti illustri del mondo accademico e istituzionale, oltre che dello spettacolo e dello sport, cui è stato conferito il Riconoscimento Storie di Eccellenza – 100 Eccellenze Italiane in rappresentanza di vari settori: personaggi, enti, aziende, che disegnano il volto dell’Italia migliore e che, con il loro lavoro, contribuiscono a valorizzare l’idea del Made in Italy come marchio distintivo riconosciuto in tutto il mondo.

I premi sono stati conferiti da un Comitato d’Onore presieduto dal dott. Angelo Canale, Procuratore Generale della Corte dei Conti, che ha operato una scelta accurata al fine di individuare le “storie” che meglio rappresentano il concetto fondante del progetto e che più esprimono gli aspetti migliori dell’italianità, intesa come tratto peculiare e distintivo, alla base di un crescente successo.

Tra i cento protagonisti di questa edizione, oltre alla Camera di Commercio di Cosenza, premiata quale esempio di eccellenza nella sezione dedicata alle “Camere di commercio italiane”, personaggi come Carlo Verdone, Tosca D’Aquino, Simona Cavallari,  per il mondo dello spettacolo, il campione di Formula 1, Giancarlo Fisichella e gli atleti medaglie d’oro alle ultime Olimpiadi, per lo sport, Danilo Iervolino, Presidente di Universitas Mercatorum, Antonella Polimeni, Rettore dell’Università la Sapienza di Roma, per il mondo accademico, solo per citarne alcuni.

«Il Premio 100 eccellenze italiane – sottolinea il Presidente Klaus Algieri – è certamente un riconoscimento importante all’impegno della Camera di Commercio di Cosenza quale esponente del sistema camerale italiano, ma è soprattutto un premio ad una storia di successo calabrese e, in quanto tale, voglio dedicarlo alle 240.000 imprese calabresi che lavorano ogni giorno per fare della nostra terra un luogo di eccellenze». (rcs)

 

La Camera di Commercio di Cosenza presenta il suo primo report di sostenibilità e due protocolli d’intesa

La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato il suo primo report di sostenibilità, approvato la programmazione 2022 e firmato due protocolli di intesa, rispettivamente con la Fondazione San Francesco di Paola Onlus e con InailDirezione regionale per la Calabria.

«Programmare, agire e rendicontare sono momenti fondamentali per ogni organizzazione – ha dichiarato il presidente Klaus Algieri – distinti sì da un punto di vista logico ma così strettamente interdipendenti sul piano operativo da coesistere quotidianamente».

«Gli eventi  –  ha aggiunto – di oggi ne sono una dimostrazione. Le decisioni di programmazione che abbiamo preso per il 2022 con l’apporto di tutte le Associazioni di categoria e professionali che hanno partecipato ai lavori preparatori, prendono spunto da ciò che fini qui abbiamo fatto e rendicontato, per costruire una più solida proposta di futuro per le nostre imprese».

«E poiché questa proposta, a sua volta – ha proseguito – ha tra i suoi pilastri la collaborazione con gli altri attori del territorio, ci è sembrato naturale che nella stessa sede si stringessero due nuove intese, che vanno ad estendere la rete di rapporti istituzionali creata negli ultimi anni e da più parti considerata un modello».

Il primo degli accordi cui il presidente Algieri fa riferimento è quello con la Fondazione San Francesco di Paola Onlus, rappresentata dall’Amministratore Delegato P. Antonio Casciaro, e alla presenza del Correttore Provinciale dei Minimi P. Francesco Trebisonda e dei membri della Fondazione del Santuario.

Il Protocollo si inserisce tra le iniziative dell’Anno Santo della Basilica di Paola e nasce dalla necessità di approfondire il proficuo dialogo già instaurato tra i due Enti, promuovendo varie attività di collaborazione, nel nome di San Francesco di Paola, uno dei santi più venerati al mondo, e dal desiderio di potenziare il flusso già ben avviato del turismo religioso, i cui benefici economici potrebbero avere una maggiore ricaduta non solo a vantaggio del territorio della Provincia ma di tutta la Regione.

«L’Intesa tra i due Enti – ha dichiarato il Presidente della Fondazione P. Francesco Trebisonda – si propone di sviluppare un’azione coordinata di informazione, assistenza, consulenza, formazione, educazione e promozione in materia culturale, ma anche di mettere in atto percorsi di animazione territoriale, eventi culturali per la valorizzazione dei nostri beni e dei nostri luoghi».

Di diversa natura, ma altrettanto importante, l’accordo con l’Inail – Direzione regionale per la Calabria, nato da una profonda sensibilità nei confronti della sicurezza degli ambienti di lavoro. Con l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, rappresentato dal Direttore regionale per la Calabria, dr.ssa Caterina Crupi, e con l’intervento in Consiglio camerale del direttore provinciale, dr.ssa Alessandra Baffa Tasci, la Camera di Commercio intende avviare, infatti, un’intensa attività finalizzata, ad esempio, a migliorare la conoscenza dei rischi nello svolgimento delle attività lavorative, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese; a condividere prodotti informativi da diffondere anche con l‘organizzazione di workshop e seminari tematici; a scambiare informazioni su materie di reciproco interesse con finalità di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. (rcs)

 

La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato la revisione 2020 della Raccolta Provinciale degli Usi

La Camera di Commercio di Cosenza ha presentato la Revisione 2020 della Raccolta Provinciale degli Usi e delle consuetudini locali, «uno strumento che dà certezza ad una fonte autonoma di diritto riconosciuta dal nostro ordinamento e che sarà di sicura utilità per tutti gli operatori economici nella regolazione dei loro rapporti».

L’aggiornamento 2020 è frutto di un’analisi approfondita della raccolta vigente, in seguito alla quale sono state registrate anche nuove regole consuetudinarie in ambiti già disciplinati dagli usi locali, immobili urbani, e ne sono state inserite di nuove con riferimento al settore del Turismo, non disciplinato in precedenza.

L’attività di accertamento degli usi e delle consuetudini locali, pratiche indispensabili per un corretto svolgimento delle transazioni economiche, rientra tra le funzioni che competono storicamente agli enti camerali nell’ambito dell’attività di regolazione del mercato e si affiancano ad altre, del tutto nuove, che attengono sia alla fase della contrattazione, come l’accertamento della presenza di clausole vessatorie nei contratti di adesione e la predisposizione di contratti tipo, sia alla più generale tutela della concorrenza e al contrasto dei delitti contro l’economica pubblica, l’industria e il commercio.

«Erano 35 anni – ha spiegato Klaus Algieri, presidente della camera di Commercio di Cosenza – che l’accertamento degli usi e delle consuetudini provinciali non era stato oggetto di aggiornamento. Oggi, grazie al lavoro della Commissione appositamente istituita dalla Camera di commercio di Cosenza a fine 2016 e durato tre anni, possiamo dire di avere finalmente aggiunto un ulteriore tassello nell’impegno che l’ente sta portando avanti a favore dell’equilibrio e della correttezza del mercato, così come già accaduto per lo sviluppo delle forme alternative di risoluzione delle controversie e, più di recente, con l’Ocri».

Ai saluti del presidente Algieri, sono seguiti gli interventi di approfondimento tenuti dal Presidente dell’ordine degli avvocati di Cosenza e consigliere camerale, avv. Vittorio Gallucci, dalla Presidente della Commissione di revisione degli usi, dott.ssa Beatrice Magarò, magistrato designato dal Presidente del Tribunale di Cosenza, dott.ssa Maria Luisa Mingrone, dal vicepresidente, prof. avv. Vincenzo Ferrari, docente universitario in materie giuridiche e avvocato designato dalla Consulta dei Professionisti e dal segretario della Commissione, dott. Giuseppe Spizzirri, funzionario della Camera di commercio. (rcs)

Protocollo d’intesa tra Camera di Commercio di Cosenza e Soprintendenza Provincia di Cosenza

Innescare percorsi di animazione territoriale, eventi culturali, oltre che turistici, legati alla valorizzazione di tutte le risorse di beni e di luoghi, che favoriscano una stretta collaborazione tra le due istituzioni, per programmare attività formative e di sviluppo socio-economico e turistico, dirette allo sviluppo di produzione e diffusione artistico-culturale-ambientale. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra la Camera di Commercio di Cosenza e la Soprintendenza  Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza, per predisporre programmi e progetti legati alla valorizzazione dei settori archeologico, storico-artistico, monumentale e paesaggistico della provincia.

Oltre ai rappresentati dei due Enti, il presidente Klaus Algieri ed il direttore Fabrizio Sudàno, erano presenti per la Cciaa il segretario generale avv. Erminia Giorno, mentre per la Soprintendenza l’arch. Nicola Ruggieri.

L’accordo nasce dalla volontà dei sottoscrittori di fondere le proprie energie e le proprie risorse al fine di predisporre programmi comuni con forti ricadute turistiche e produttive sul territorio della provincia di Cosenza.

A tale proposito, il programma condiviso per la realizzazione di specifiche azioni sarà in primis quello della valorizzazione dei beni culturali partendo da un’attività di  censimento e monitoraggio che conduca ad un’elencazione ragionata dell’entità e dello stato di conservazione del patrimonio, quale passo iniziale per la sua  fruibilità e futura valorizzazione. (rcs)

CALABRIA, SANITÀ PUBBLICA UN DISASTRO
QUELLA PRIVATA GENERA l’1,3% DEL VALORE

Sembra quasi un paradosso, ma non lo è: in Calabria, la sanità privata è capace di generare, nel 2018, valore aggiunto per l’1,3% del totale nazionale (547 milioni di euro), con un valore aggiunto per addetto di poco inferiore ai 37.000 euro (inferiore del 26% rispetto alla media nazionale). È quanto è emerso dal rapporto sul Sistema della Imprenditoria sanitaria in Italia realizzato dal Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne e presentato dalla Camera di Commercio di Cosenza alla Camera dei Deputati.

Dallo studio emerge poi che sono 3.681 le imprese attive della filiera in Calabria (il 3,0% del totale nazionale). Si tratta del risultato di una crescita importante avvenuta nell’ultimo decennio (+45,4% tra il 2011 e il 2019) dinamica che, nonostante la pandemia, si è mantenuta anche nel 2020). A pesare è la dimensione delle strutture private, che con una media di 4.3 addetti portano la nostra regione al penultimo posto della graduatoria.

Va aggiunto, poi, che rispetto alla media nazionale, la filiera sanitaria calabrese vede un peso di imprese più consistente per la componente del commercio, che rappresenta il 56,1% del totale a fronte del 50,7% rilevato in Italia e in termini occupazionali significativa è anche la parte relativa ai servizi (69,1% contro il 61,0% della media nazionale).

Buona parte del valore aggiunto totale (38,1%) generato dalla sanità privata in Calabria risulta prodotto da unità dislocate nella provincia di Cosenza, seguita da Catanzaro e Reggio di Calabria (entrambe con il 21,8%), Crotone (13,5%) e Vibo Valenzia (4,8%).

Per quanto riguarda i livelli occupazionali gli addetti totali ed il numero di unità locali attive hanno fatto registrare nel 2020 una variazione positiva rispetto all’anno precedente, con tassi di crescita del 2,5% e 4,0% rispettivamente, e saggi di incremento medi prossimi al 5,0% nell’intero periodo di osservazione 2011-2020.

Anche in questo caso è Cosenza la provincia caratterizzata dai valori più significativi: +6,1% nel caso delle imprese e +6,9% nel caso degli addetti in termini di variazione media annua nel periodo. In questo caso seconda provincia per dinamica di imprese è Catanzaro (+5,2%), mentre per crescita occupazionale al secondo posto si colloca la provincia di Vibo Valentia (+6,1%).

Come sottolineato da Klaus Algieri, presidente di Confcommercio Calabria, si tratta di «dati molto interessanti, e ci aiutano a capire tanti aspetti della sanità in Calabria».

«Prima di tutto – ha spiegato – confermano come nella nostra Regione la sanità privata colma le lacune della sanità pubblica che invece è in balia della classe politica. Ma mostra, anche, come la sanità privata sia un propulsore economico, in grado di generare ricadute positive sul territorio sia in termini di ricchezza generata che di occupazione. Tuttavia occorre fare una riflessione e capire che l’accesso alle strutture private non è alla portata di tutti. Pertanto, è necessario che la classe politica ponga, in modo serio e definitivo, l’attenzione sulla questione sanità, intervenendo per ripristinare i presidi ospedalieri sui territori e garantire l’accesso alle cure a tutti riducendo quel fenomeno di migrazione sanitaria, che non fa altro che indebolire il nostro territorio».

«La sanità costituisce l’8,7% del Pil – ha sottolineato il presidente Algieri – ma potrebbe apportare più dell’11%, sia in termini di Pil che di occupazione. Un sistema sanitario, quello italiano, che in termini di confronto con gli altri paesi Ocse, registra una situazione relativamente soddisfacente in termini di qualità dell’assistenza, pubblica e privata, con un elevato livello professionale dei servizi prestati. Tuttavia, l’Italia risulta, nell’ultimo decennio, in posizioni fortemente inferiori in termini di spesa sanitaria pubblica pro-capite rispetto alla media Ocse e della maggior parte dei principali paesi europei, un divario che sembra accelerare negli ultimi 4-5 anni di analisi».

«Un settore strategico, quindi – ha detto ancora Algieri – rispetto al quale la Camera di Commercio di Cosenza, ritiene di fondamentale importanza contribuire alla promozione della trasparenza e della legalità, con una riflessione organica che tenga conto, accanto agli aspetti normativi e di regolazione, anche dell’intera Filiera della Salute che, in termini economici e produttivi, rappresenta un sistema integrato nelle sue componenti pubbliche e private».

Gaetano Fausto Esposito, direttore del Centro Studi Tagliacarne, ha sottolineato come «la filiera sanitaria è un valore importante per il Paese: la componente pubblica e privata ha prodotto lo scorso anno 140 miliardi di euro».

«Il settore della sanità privata – ha spiegato – occupa 950 mila persone con quasi 124 mila imprese ed è cresciuto a tassi molto forti a partire dal 2011, sia in termini di imprese che di occupati. Anche nel 2020 in netta controtendenza ha registrato un incremento del 2,3% delle imprese contro un aumento dello 0,2% di quelle totali e uno sviluppo del 3,7% dell’occupazione contro un calo del 2,1% degli occupati totali».

«Nel complesso – ha concluso – la sanità di mercato genera un valore aggiunto che è una volta e mezzo di quello dell’agricoltura. Mentre l’intero settore sanitario pubblico e privato produce più della metà dell’industria manifatturiera». (rrm)

COSENZA – Alla Camera di Commercio l’incontro sulla fatturazione elettronica

Domani mattina, a Cosenza, alle 10.00, nella Sala Petraglia della Camera di Commercio, l’incontro Fatturazione elettronica. Servizi per le piccole e medie imprese in ambito nazionale ed europeo.

Organizzato in collaborazione con Unioncamere, l’evento comincerà con i saluti di Klaus Algieri, presidente Camera di Commercio di Cosenza.

Mario Altavilla, di Unioncamere, parlerà di Fatturazione elettronica in ambito europeoAlessandro Alfano, senior consultant, di Fatturazione elettronica, situazione nazionale a pochi mesi dall’adozione obbligatoria.

Maddalena Venezia, consulente InfoCamere, di Il servizio pubblico per le PMI predisposto dalla Camera di CommercioErminia Giorno, segretario generale della Camera di Commercio di Cosenza di Altri servizi di eGov dedicati alle imprese: SPIDe e Cassetto digitale dell’imprenditore.

A seguire, dibattito e interventi. Modera Erminia Giorno. (rcs)