Alla Camera di Commercio di Vibo i risultati e scenari di Open Knowledge

di ROSANNA DI LORENZO –  Aziende confiscate: è il momento di riconoscerle, reintegrarle, riutilizzarle. 

Questo in sintesi il senso del progetto Ok Open Knowledge, finanziato dal Pon Legalità 2014_2022, e realizzato da Unioncamere e Sicamere con il coinvolgimento territoriale delle Camere di Commercio per diffondere nelle istituzioni e nella società civile, nel più ampio dialogo e coinvolgimento con una serie Roadshow, Webinar e Laboratori,  la conoscenza e l’utilizzo del Portale “Open data Aziende confiscate” per incentivare l’utilizzo dei dati ai fini di analisi, monitoraggio e supporto alle politiche e alle azioni volte alla restituzione al mercato legale delle imprese  confiscate alla criminalità organizzata.

A conclusione dell’ampio ed articolato percorso temporale e operativo, nei giorni scorsi, nella sede vibonese della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, si è svolto il convegno finale  proprio con lo scopo di tracciare un bilancio delle attività svolte ed illustrare  i risultati raggiunti -anche in termini di proposte, raccomandazioni, percorsi di lavoro futuri. 

I Laboratori, infatti, hanno permesso di attivare uno scambio proficuo fra i partecipanti- esperti facilitatori e i soggetti attivi del territorio- che ha dato vita ad una consistente produzione di elaborati e dossier economici e statistici che ha consentito di ampliare il perimetro di analisi del Progetto, estendendolo dalle aziende sequestrate e confiscate alla analisi dell’economia illegale nella sua complessità.

Su questo si è focalizzato il convegno finale con la autorevole presenza e contributo del Prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Grieco e aperto dai saluti istituzionali del Consigliere e Membro di Giunta camerale Rosalinda Romano per conto del Presidente dell’Ente Pietro Falbo, a cui si sono affiancati quelli del Segretario generale Bruno Calvetta portati dal referente camerale di progetto Maurizio Caruso Frezza. A presentare nello specifico le risultanze dei laboratori gli esperti che li hanno nel tempo condotti: Stefania Pellegrini, docente universitario,  Stefania Di Buccio, avvocato specializzato in amministrazioni giudiziarie di beni sequestrati e confiscati alla criminalità, Fabio Tindiglia Dottore Commercialista –Docente esperto in Corsi di specializzazione e Master universitari, mentre le analisi di approfondimento sono state elaborate da Paolo Cortese Centro Studi Tagliacarne.

A commentare gli scenari rappresentati, sono intervenuti, dal loro osservatorio qualificato, Giuseppe Quattrone Dirigente Agenzia per l’Amministrazione  e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata–Sede RC e Mario Caligiuri-Ordinario di Pedagogia della comunicazione Unical. A conclusione, il bilancio delle attività svolte nell’intervento di Giuseppe Del Medico, responsabile progetto Unioncamere Nazionale, che ha sottolineato anche l’importante ruolo di supporto svolto dalle Camere di Commercio  proprio per consentire il riutilizzo e il reintegro delle imprese confiscate nel mercato legale, che va oltre gli adempimenti procedurali relativi al Registro imprese, comprendendo l’attività di monitoraggio, dove le Camere proprio col progetto Open Knowledge hanno sperimentato sistemi evoluti di trattazione e coordinamento di dati ai fini della diffusione delle informazioni qualificate sulle imprese confiscate, così come nella costituzione di reti, dove il ruolo centrale degli enti viene evidenziato normativamente nel richiamo all’importanza del tavolo di supporto/tutoraggio previsto dall’art. 41 quater D. lgs. 159/2011. 

In sostanza contaminazione fra mondi diversi, dialogo fra soggetti pubblici e privati, confronto fra diversi approcci, condivisione di saperi e dati hanno così consentito di attivare, un processo di costruzione ‘collettiva’ di un sistema di idee, proposte, linee attuative che rappresentano il lascito più importante e – auspicabilmente – più durevole del progetto OK Open Knowledge. Un patrimonio che il sistema camerale ha inteso non disperdere,  riconducendo gli esiti dei Laboratori in una serie di Quaderni tematici, dove sono presentati gli obiettivi e le esigenze rispetto al tema trattato e sono illustrate le proposte emerse dal confronto, con a corredo una appendice economico-statistica e delle schede normative. Quello specifico sull’esperienza della sede vibonese della Camera di Commercio e del suo territorio di riferimento è titolato Mappa delle criticità nel processo di restituzione alla società civile delle aziende confiscate.

La destinazione dei quaderni, in particolare, è quella rappresentare ai Tavoli di Sviluppo, ai diversi livelli istituzionali, le istanze di ogni singola realtà provinciale così come, lo scenario italiano nella sua unitarietà, come concreta e utile piattaforma programmatica. 

Il convegno è stato accreditato dall’ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili VV e dall’Ordine degli Avvocati VV. (rdl)

VIBO – Consegnato il Premio Lìmen Cultura d’Impresa e del Lavoro

Alla Camera di Commercio di Vibo Valentia sono stati consegnati i Premi Lìmen Cultura d’Impresa e del Lavoro, il riconoscimento istituito dall’Ente Camerale per promuovere e dar merito a Imprese e Lavoratori dipendenti che si sono distinti per la loro longeva e pluriennale attività svolta a favore dello sviluppo del sistema socio-economico della provincia di Vibo Valentia.

A ricevere i riconoscimenti dalle mani del Commissario Sebastiano Caffo e del Segretario Generale Bruno Calvetta, i candidati selezionati da un’apposita commissione chiamata a verificare la sussistenza del merito in base a precisi presupposti, complessivamente così determinati: innovazioni introdotte dall’azienda nel corso dell’attività svolta nella provincia che hanno prodotto risultati tangibili sul mercato; continuità e crescita in un mercato molto competitivo; valore aggiunto al costo medio dei fattori  nell’ultimo triennio; valorizzazione delle tradizioni e delle vocazioni locali; attività tradizionale e tipica della vocazione commerciale e di ristorazione veloce del centro cittadino di Vibo Valentia; anzianità di iscrizione al Registro Imprese; certificazioni e attestazioni di merito per la qualità del prodotto e l’organizzazione acquisiti negli ultimi 10 anni. 

All’esito della valutazione della Commissione, per la categoria “Dipendenti”, i riconoscimenti sono stati assegnati a Angela Neglia e Nicola Cirillo della Giacinto Callipo Conserve Alimentari  S.p.A. e Callipo Group S.r.l. che hanno ritirato il premio accompagnati dal presidente delle Società Pippo Callipo, che, visibilmente soddisfatto, ha speso per loro parole di elogio e di grande umanità, raccontando la loro storia personale nell’intreccio con quella aziendale, sottolineando l’impegno, anche nell’acquisizione di nuove competenze, la dedizione e il contributo ad un gioco di squadra che è tratto identificativo e forza del gruppo a cui appartengono. 

Per la categoria “Imprese” si sono distinte Autoservice di Francesco La Bella, Ceravolo Costruzioni Meccaniche S.r.l., Officina elettromeccanica di Leoluca Valotta, Verdiglione S.a.s di Schiavello Antonio & C, tutte con sede a Vibo Valentia.

Una cerimonia sobria ma densa di emozioni in cui si è percepito l’orgoglio dei lavoratori premiati così come degli storici titolari d’azienda ma anche di chi, nel cambio generazionale, ne ha rilevato la gestione imprimendo una nuova dimensione sia organizzativa che tecnologica, mantenendo intatti, però, impegno e valori originari.

«Crediamo che questi riconoscimenti – ha detto il Commissario Caffo – siano un doveroso segno di rispetto e di gratitudine verso persone che hanno effettivamente incarnato e promosso nell’azione quotidiana la Cultura d’impresa e del lavoro facendone obiettivo di crescita personale armonizzata a quella aziendale, in un lavoro di squadra, in cui il ruolo primario di ciascuno trova senso e completamento in quello degli altri verso il raggiungimento di un obiettivo comune».

«Ecco perché – ha proseguito – questo premio alla longevità, competenza e serietà a chi ha ben capito  che l’impresa è un bene sociale e la sua crescita costituisce presupposto di ricchezza non solo per l’imprenditore ma anche per i lavoratori e le loro famiglie, per il territorio e l’intera comunità». 

«Il senso di questo premio – ha spiegato il Segretario generale Bruno Calvetta – è inoltre quello di far sentire a imprese e lavoratori l’attenzione e la vicinanza della Camera di Commercio che con fattivo impegno continua ad ascoltarli, sostenerli, accompagnarli verso obiettivi di successo, perché, anche in questo periodo di particolari criticità, non venga mai meno la fiducia in nuove opportunità e soprattutto si continuino a mantenere saldi impegno e quei valori che fanno della nostra imprenditoria e del capitale umano che la sostiene baluardo di eccellenza e competitività».

Per la Commissione era presente il componente Onofrio Casuscelli(rvv)